PercFest Memorial Naco
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In memoria di Giuseppe Naco Bonaccorso
Percfest1999
Laigueglia (SV) 2 - 4 luglio 1999

È stato l'anno del lancio internazionale. Di PercFest hanno parlato un po' tutti i giornali e non solo in Italia. Insomma, la grande festa di percussioni e batteria sorta due anni or sono in memoria di Naco è diventata oggi uno dei maggiori appuntamenti europei del settore, tanto da attirare l'attenzione dei grandi musicisti stranieri e di grandi aziende come la Yamaha, che si è unita a chi ha sempre aiutato il festival a crescere: Ufip, Aramini e Mokkès.

I DRUM CIRCLE
Il festival, organizzato da Rosario Bonaccorso e Mario Riggio con la collaborazione di moltissimi musicisti famosi, fra cui "Elio e le storie tese", ha voluto privilegiare l'incontro della gente comune con il mondo delle percussioni. Così sono nati i "drum circle", lezioni e stage collettivi, che hanno raccolto fino a trecento persone al giorno intorno ai più grandi maestri italiani: Massimo Carrano, Carlo Martinelli, Dado Sezzi, Marco Fadda e Christian Meyer, batterista di Elio. I "drum circle" si sono svolti all'aperto, movimentando i tranquilli pomeriggi della pittoresca cittadina ligure, ed hanno dato a tutti la possibilità di suonare grazie alle decine di tamburi messi a disposizione da Aramini, uno degli sponsor della manifestazione.

Dado Sezzi e Marco Fadda
Dado Sezzi e Marco Fadda durante un drum circle

I "drum circle" non sono che uno dei quindici differenti eventi musicali organizzati per ricordare Naco. Nelle vie, nelle piazze e nei locali di Laigueglia si sono svolti concerti, seminari, jam session e l'atteso concorso internazionale per percussionisti creativi.



Una star a livello mondiale come Lee Konitz, un gruppo che ha vinto tutti i premi europei di jazz con Stefano Di Battista e Roberto Gatto, Nanae Mimura - la bella marimbista che viene dal Giappone. Questo ed altro a Percfest 1999. CLICCA QUI PER IL PROGRAMMA DEL 1999


I SEMINARI
Non sono mancati gli appuntamenti per i musicisti più esperti, come il seminario condotto da Ellade Bandini e Max Furian, due maestri della batteria. Ellade Bandini, 54 anni, ha inciso oltre 400 dischi, ed è il batterista di fiducia dei più grandi artisti italiani, da Mina a Guccini fino all'ultimo Fabrizio De André. Max Furian è un musicista di livello mondiale: oggi è impegnato, infatti, in una lunga tournée con Laura Pausini, tournée che lo porta a suonare negli stadi dei cinque continenti. Ellade e Max hanno suonato insieme, raccontando gli aneddoti di trent'anni di musica in Italia davanti ad un pubblico numerosissimo ed attento.

Ellade Bandini
Ellade Bandini durante il seminario

Durante lo stage Ellade è stato più attento a mostrare la padronanza del groove, mentre Max ha preferito più lavorare sulla ricerca dei suoni, mostrando cosa si può ottenere da un paio di bacchette, ma anche da spazzole, ferri da calza (!), blastick (speciali bacchette con l'interno di bambù e l'esterno formato da listelli in fibra sintetica). Negli esempi suonati sono emerse anche le potenzialità del suo drumset, frutto di ricerche timbriche condotte insieme alla "Drum Sound", utilizzando fusti customizzati di misura non convenzionale. Anche i piatti nascondevano "trappole sonore" in linea con lo stile di Naco: martellature non convenzionali, sovrapposizione di metalli e di fogge diverse, risultato del lavoro condotto il collaborazione con la Ufip.

Ellade Bandini
Il seminario di Ellade Bandini

Le sorprese sono arrivate anche da Ellade Bandini, che ha mostrato come si può accompagnare magistralmente usando semplicemente spazzole e rullante: una prova della grande classe del maestro di Ferrara che, ancora una volta, ha saputo stupire con le cose semplici. Gran finale con i due batteristi impegnati in un duetto di scambi in cui Max ha privilegiato la scomposizione ritmica e timbrica e Ellade ha sviluppato lunghi fraseggi melodici, con spunti tecnici velocissimi e complicati, che hanno lasciato a bocca aperta il foltissimo pubblico.



Concerti, seminari, backstage. Tutte le immagini del festival.
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I CONCERTI
I concerti hanno avuto come protagonisti il gruppo del trombettista belga Bert Joris, il Jessie Davis Group, Lee Konitz - una legganda del jazz mondiale, e il quintetto all star del sassofonista italiano Stefano Di Battista - pluripremiato dai critici d'oltralpe, che ha stupito per la musicalità e per le invenzioni del celebre batterista romano Roberto Gatto. Roberto non è un normale batterista: è un musicista nel senso pieno del termine. Pur essendo dotato di una tecnica fuori dal comune, privilegia la musicalità, utilizzando il suo strumento in modo anche informale, ma sempre attento alle dinamiche della musica e del gruppo. Applauditissimo il suo solo finale, che ha saputo conciliare la padronanza dello strumento con la melodia. Non sono mancati anche da alcuni effetti speciali, come un colpo di scarpa tirato sul rullante (per la cronaca, Roberto suona scalzo).



IL CONCORSO
Percfest ha ospitato anche la fase finale del "concorso internazionale per percussionisti creativi", nato sotto il segno di Naco e portato avanti grazie all'aiuto di alcune aziende del settore degli strumenti musicali: Ufip, MokkÈs, Aramini e Yamaha. Sei finalisti venuti da tutto il mondo si sono contesi il titolo a colpi di tamburo: alla fine hanno vinto il multipercussionista tedesco Leander Kaiser, che ha magistralmente eseguito alcuni brani di musica contemporanea di sua composizione, ed il gruppo italo-cubano "Bridon-Lombardo Project". Il concorso ha messo in luce anche altri concorrenti, come il poderoso gruppo "Drumagogo'", composto da alcuni famosi musicisti veneti e liguri, che ha coinvolto il pubblico in una girandola di ritmi afrocubani, l'ensemble di Stefano Scala, che ha suonato una serie di particolarissimi strumenti autocostruiti, il fiorentino Gabriele Corcos che ha creato un particolare mix elettronico e acustico e la giovane giapponese ChiÈ Suzuki, specialista della marimba.

I Drumagogo'
Il gruppo italiano Drumagogò, che ha trascinato il pubblico di PercFest in una girandola di ritmi afrocubani



The Great NACO Orchestra con Giancarlo Parisi alla cornamusa, Daniele Di Gregorio, Ellade e Max...
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THE GREAT NACO ORCHESTRA
Come ogni festa che si rispetti, PercFest ha avuto il suo il clou nella serata finale: oltre quaranta musicisti hanno suonato nella "Notte dei tamburi" di fronte a più di tremila spettatori. La notte dei tamburi è stata animata dalla "The Great Naco Orchestra", un ensemble di batteristi e percussionisti che mette in scena alcune composizioni di Naco. Fanno parte dell'orchestra alcuni famosi musicisti come "Elio e le storie tese", che hanno divertito il pubblico con canzoni e gag memorabili, Ellade Bandini - beniamino del pubblico, Max Furian, il pianista Massimo Colombo, Daniele Di Gregorio - percussionista di Paolo Conte, il pianista Dado Moroni, il trombettista Flavio Boltro, l'eclettico polistrumentista Giancarlo Parisi ed il grande bassista Stefano Cerri. Ospiti speciali l'ensemble di percussioni "Tamburo", vincitore della scorsa edizione del festival, e la straordinaria marimbista giapponese Nanae Mimura, una delle massime virtuose nel suo difficile strumento.

The Great Naco Orchestra
Da sinistra: Massimo Colombo (di spalle), Furio Chirico (canotta bianca), Jorge Rodriguez, Beppe Gioacchini, Giacomo Tringali, Mario Riggio, Antonio Gentile (The Great Naco Orchestra)

PERCFEST 1999
Il Programma
Photo page
The Great Naco Orchestra



Il leggendario sassofonista Lee Konitz a Percfest 1999

Elio
Elio in una rara espressione intelligente

Nanae Mimura
La marimbista giapponese Nanae Mimura. Strage di cuori al Percfest

Christian Meyer
Christian Meyer. Strage di cuori anche per lui

Daniele Di Gregorio
Daniele Di Gregorio, percussionista di Paolo Conte e cintura nera (quindi nessun commento)

Dado Sezzi
Dado Sezzi, multi-percussionista, si è fatto valere come timbalero

Giancarlo Parisi e zampogna
Giancarlo Parisi & zampogna



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