LA COSTA TIRRENICA
In linea d'aria la costa tirrenica si estende dalla foce del
fiume Noce fino al promontorio di Scilla,
dominato da un maestoso castello. Essa non è molto frastagliata, presenta solo due insenature:
il Golfo di S. Eufemia ed il Golfo di Gioia Tauro.
Tutto il litorale è
caratterizzato dai cosiddetti <<scalùni>> ovvero terrazzamenti marini
formatosi nell'Era Quaternaria consistenti in depositi e
conglomerati di sabbia che contribuiscono a conferire al paesaggio quella
originalità unica che solo il moto ondoso ed il lavorio (risarca) del mare
possono dare nel corso dei millenni.
Anche l'orogenesi non fu da meno. Infatti per lunghi tratti la costa è compressa da
alte montagne presentandosi di frequente dirupata e scoscesa, nella quale si
possono vedere rocce arcaiche fratturate in profondità da violenti terremoti o
sprofondate nello specchio d'acqua antistante. Queste sono evidenti sulla Costa Viola alle pendici del monte S. Elia lungo la scogliera
di Capo Vaticano.
Mentre nella parte nord il fenomeno erosivo è dovuto da
millenni principalmente alla presenza di fiumi e torrenti come il Lao, l'Argentino, l'Abatemarco,
il Vaccuta, il Corvino ecc., che formano spettacolari gole
fluviali, incidendo in profondità la roccia, prevalentemente calcarea, che
contraddistingue le incombenti formazioni montuose come il ripido Massiccio
del monte Pellegrino, di quello della Montea e dell'imponente mole
del monte La Caccia alle cui pendici si trovano
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