CATANIA: LA SUA STORIA, I SUOI SERVIZI, LE SUE ATTRAZIONI, LE SUE SCUOLE |
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Progetto | Ist. Comprensivo A. Manzoni |
Circolo Didattico Coppola |
Ist. Comprensivo Monterosso |
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ORTO BOTANICO |
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Con questo nome si indica un terreno destinato alla coltivazione di piante comuni e rare,indigene o esotiche,a scopo di studio: di solito è unito a un istituto universitario o a una scuola superiore. Oggi gli orti botanici sono centri di studi dei vari rami della botanica, dall'anatonomia alla fisiologia, dalla patologia vegetale all'ecologia, e sono anche dei centri di attrazione e di curiosità per gli amatori delle piante. È qui le piante le mettono per essere osservate e da questo noi possiamo apprendere molto. |
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ORTO BOTANICO DI CATANIA Profilo storico Quando nel 1434 nacque la più antica Università di Catania la Botanica non era stata istituita, solo nel 1788 venne istituita la prima Cattedra di Botanica. Settant'anni dopo, un monaco benedettino Francesco Tornabene Roccaforte che era titolare della Cattedra Botanica fondò l'Orto Botanico. Gli edifici furono progettati dal prof. Mario Distefano, mentre Tornabene si occupò della sistemazione delle piante. Nel 1860 Mario Coltraro lasciò l'Orto all'Università è fu ampliato con una nuova area destinata alla coltivazione delle specie spontanee della Sicilia. Da allora non è stata possibile un'espansione dell'Orto, perché c'è stato un rapido sviluppo della città che l'ha circondato. Rimane uno dei pochi giardini di valore. |
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ll progetto presentato dall'architetto Distefano fu approvato nel 1857, gli edifici dello stabilimento comprendevano l'Aula, l'Erbario e la Biblioteca. Partendo dal cancello d'ingresso che è sulla via Etnea, si allarga in un mezzo cerchio, il panorama dell'edificio domina l'intera area, | |||||
lo spazio per quanto limitato appare più ampio grazie al grandioso portico con doppio ordine di colonne che si alza su una gradinata di marmo bianco. Le colonne sono in stile ionico, il soffitto a cassettoni, al di sopra di quattro nicchie avrebbero dovuto esserci delle statue e invece ci sono delle iscrizioni volute da Tornabene. L'edificio riflette le immagini del neoclassico del Distefano, al quale si devono oltre l'Orto Botanico anche il palazzo Zappalà Tornabene e l'Istituto Agrario Valdisavoja. | |||||
Il giardino si suddivide in: Hortus Generalis e Hortus Siculus. |
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LE PALME Molto interessante è la collezione delle palme, piante tra le più maestose del regno vegetale, che grazie al nostro clima mite può essere coltivata all'aperto. La più comune palma è la Phenix Canariensis, che troviamo in molte delle nostre piazze insieme ad altre palme come la Phenix roebelinii e la Washingtona robusta |
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All'orto botanico c'è un posto riservato alle piante succulente fra le tante ricordiamo il cactus,il fico d'India, il cuscino della suocera, il bastone del vecchio ecc. Le spine rappresentano una delle caratteristiche principali delle piante grasse. Esse nate sotto forme di foglie, si trasformano in spine e fanno in modo che l'acqua, che è stata assorbita dalla pianta non evapori. Per tanto le piante grasse hanno la capacità di resistere anche più di un'anno senza acqua. | |||||