CATANIA: LA SUA STORIA, I SUOI SERVIZI, LE SUE ATTRAZIONI, LE SUE SCUOLE

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Progetto

Ist. Comprensivo A. Manzoni

Circolo Didattico Coppola

Ist. Comprensivo Monterosso

Ist. Comprensivo Capuana - Pirandello

 

storia e arte

ambiente, servizi, scuole

personaggi illustri

Internet, e-mail

Murabito Giovanni dell'associazione Difesa Ecologia Ambientale, via Garibaldi n.241 Catania mail.dea@tiscalinet.it  

Catania è situata alle pendici dell'Etna. Ad eccezione dei quartieri che compongono la parte sud della città (Fossa Creta, S. Giorgio, Zia Lisa, Villaggio Sant'Agata, Librino e Pigno) edificati su terreno argilloso, il resto della città poggia su materiali vulcanici (stratificati) eruttati dall'Etna.

La nascita del Vulcano

L'Etna è un vulcano giovane formatosi non più di 500.000 anni fa. La vasta zona su cui attualmente sorge, prima della sua formazione era occupata dal mare, un ampio golfo che si estendeva dai Monti Iblei ai Monti Peloritani. L'Etna che attualmente vediamo è la somma dei vari centri eruttivi che nel tempo si sono succeduti. La formazione dell'Etna attuale può essere riassunta in quattro fasi

1.jpg (76806 byte) Dopo una fase di attività sottomarina, i cui resti sono localizzati tra Acicastello, Acitrezza e la collina di Vampolieri, circa 200.000 anni fa un vulcano comincia ad emergere dal mare, formando le basi dell'attuale edificio vulcanico. (i resti di questa attività sono localizzati nella zona di Monte Calanna, nei pressi di Zafferana Etnea).
2.jpg (81333 byte) Circa 80.000 anni fa, cessata l'attività di Monte Calanna, ha inizio la formazione del Trifoglietto, sorto all'interno della vasta laguna tra il complesso eruttivo del Monte Calanna e i Nebrodi. I resti di questo centro eruttivo vengono individuati nella zona detta Piano del Trifoglietto, all'interno della Valle del Bove. Con l 'attività del Trifoglietto la vasta laguna che si estendeva tra il vecchio apparato eruttivo del Monte Calanna e la terra ferma viene colmata e le acque che scendono dai Nebrodi formano il corso del Simeto che, con i suoi depositi alluvionali, nel corso dei millenni, andrà a colmare la zona a sud del complesso eruttivo, costruendo così l'attuale Piana di Catania.
3.jpg (90362 byte) Dopo una lunga attività eruttiva, circa 65.000 anni fa, il cono vulcanico sprofonda, dando origine ad una vasta caldera. Questi catastrofici eventi che sconvolsero il vulcano sono tutt'oggi visibili. La valle del Bove è ciò che resta della vasta caldera creatasi con lo sprofondamento del Trifoglietto.
4.jpg (96337 byte) Con lo sprofondamento del Trifoglietto l'attività vulcanica si sposta ancora verso l'interno: nasce il Mongibello. La continua attività del nuovo centro eruttivo nel corso dei secoli porta alla formazione dell'attuale edificio vulcanico. I materiali espulsi vanno a colmare la zona a sud dei Peloritani, le acque che da essi scendono formano il corso del fiume Alcantara.

L'Etna, in continua attività, con le frequenti eruzioni cambia continuamente il suo paesaggio, tipico esempio è la zona sommitale. L'Etna all'inizio del XX secolo aveva un solo cratere sommitale, oggi nel XXI secolo si contano quattro crateri sommintali tutti in piena attività: il vecchio cratere centrale, il cratere di Nord-Est (formatosi nel 1911), la Bocca Nuova o voragine Ovest (apertasi nel 1968) ed infine il Cratere di Sud-Est (formatosi nel 1990).

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