CATANIA: LA SUA STORIA, I SUOI SERVIZI, LE SUE ATTRAZIONI, LE SUE SCUOLE

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Progetto

Ist. Comprensivo A. Manzoni

Circolo Didattico Coppola

Ist. Comprensivo Monterosso

Ist. Comprensivo Capuana - Pirandello

 

storia e arte

ambiente, servizi, scuole

personaggi illustri

Internet, e-mail

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Noi alunni dell’ Istituto comprensivo " A. Manzoni " guidati dai docenti abbiamo aderito al progetto Catania in rete, precisamente Catania dal punto di vista storico ed artistico.

Attraverso ricerche, dibattiti e visite guidate abbiamo approfondito alcuni aspetti del centro storico, esperienza interessante perché con nostra grande meraviglia abbiamo riscoperto luoghi e partico - lari che prima, pur essendo a noi noti, vedevamo con altri occhi e superficialità sconoscendone il nome esatto ed il periodo storico in cui sono stati costruiti.

Le notizie raccolte in questo volumetto raccontano la storia, l’arte e le tradizioni popolari del quartiere, mettendo in risalto lo splendore artistico del nostro centro storico.

Gli alunni della IIa B; IIa G; IIIa G

Docenti coordinatori:

Prof. ssa Aliotta Francesca

Prof. ssa Privitera Marisa

Prof. Vitale Roberto

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ARGOMENTO : CATANIA: arte e storia

Il barocco delle chiese di S. Chiara e S. Maria dell’Aiuto.

FINALITA’ : Far conoscere agli alunni la realtà ambientale della

propria città e del patrimonio artistico della zona nella

quale vivono e prenderne coscienza.

OBIETTIVO

EDUCATIVO : Instaurare un rapporto con l’ambiente.

OBIETTIVI

DIDATTICI : 1) Conoscere la realtà economica della zona, basandosi

su esperienze dirette e su documenti certi;

2) Conoscere l’espressione artistica del barocco catanese;

3) Saper fruire delle offerte culturali artistiche e

ricreative del territorio.

METODOLOGIA: Visite guidate, lezioni frontali, lezioni dialogate.

ATTIVITA’: Ricerche individuali e di gruppo, studi dei luoghi e

storia dei monumenti, analisi di ciò che si è visto ed

approfondimento.

Fotografie relative all’argomento preso in esame,

realizzazione di cartelloni e di produzione scritta.

STRUMENTI: Libri, riproduzione di opere pittoriche, fotografie,

cartoline, macchine fotografiche.

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Questa via, chiamata anticamente via Ferdinandea, è stata per tanti anni una delle vie più importanti di Catania perché permetteva il collegamento tra il mare e l’entroterra, infatti mentre la via Etnea collegava la città con i paesi etnei,via Garibaldi collegava la città con i paesi dell’entroterra fino a Palermo.

Gli edifici su via Garibaldi sono tutti palazzotti sette – ottocenteschi che nell’insieme costituiscono un quadro ambientale omogeneo.

In via Garibaldi come in via V. Emanuele ed in via Etnea secondo i canoni architettonici dettati dall’architetto Vaccarini,vi è una sola linea d’altezza per gli edifici e solo in prossimità delle chiese questa linea ha " un’onda " che la fa salire e poi ridiscendere, tutto ciò per mettere in risalto le chiese e rendere visibile la supremazia del divino sull’umano.

Al numero 57 della via Garibaldi è ricordato con una epigrafe il meteorologo Filippo Eredia ed al numero 279 il grande attore Angelo Musco, in via S. Anna vi è la casa di G. Verga i cui balconi si affacciano su via Garibaldi di fronte la chiesa di S. Chiara la cui loggia frequentata dalle Clarisse ispirò lo scrittore nel comporre il romanzo "Storia di una capinera".

Via Garibaldi è tutt’oggi molto trafficata ed è fiancheggiata da una doppia fila di esercizi commerciali all’ingrosso ed al dettaglio che in questi ultimi tempi hanno subito un drastico ridimensionamento a causa del fiorire di numerosi centri commerciali ed ipermercati localizzati in periferia, tuttavia resistono ancora oggi alcune attività commerciali favorite dall’incremento turistico avutosi in questi ultimi anni.

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La costruzione della chiesa di S. Chiara fu iniziata nel 1704 su disegno dello architetto Palazzolo e fu ultimata nel 1764.

Il prospetto barocco della chiesa, come ancora oggi possiamo ammirare, si presenta imponente nella sua semplicità, non è molto esteso ma si sviluppa in altezza.

La facciata che è prospiciente la via Garibaldi è costituita da un portale (disegnato dell’architetto Battaglia), ai cui lati si ergono, lungo tutta l’altezza della

facciata, due lesene a grosso bugnato, al di sopra del portale d’ingresso vi è collocato un balcone.

Un cornicione orizzontale chiude la parte inferiore della facciata; nella parte mediana si apre un’imponente loggia, con tre balconi ad arco prospicienti il piano della facciata; chiudono il prospetto dei pinnacoli barocchi che fanno da cornice a tutta la loggia,la quale si snoda tutt’attorno alla cupola,seguendo una forma poligonale, dando imponenza alla costruzione come quasi fosse una torre.

Oltrepassando il portale d’ingresso principale della chiesa, salendo una breve scalinata in marmo sia a destra che a sinistra vi sono due artistiche acquasantiere in marmo policromo.

L’interno della navata è di forma ellittica, la cupola che la sovrasta è divisa in spicchi chiusa da un affresco raffigurante il trionfo di S. Chiara, opera del pittore Sozzi.

Sopra l’ ingresso vi è una magnifica cantoria decorata e tutt’ intorno la navata quattro splendidi altari, il bellissimo pavimento decorato in tarsie marmoree policrome mette in risalto l’edificio sacro.

Nella parte opposta all’ingresso si trova l’abside con uno splendido altare marmoreo.

 

Le finestre che si aprono alla base della cupola creano all’interno un’atmosfera claustrale, realizzando pienamente lo scopo a cui l’edificio era destinato.

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Percorrendo via S. Giovanni ci troviamo al cospetto della bella chiesa di S. Maria dell’Aiuto.

Il suo maestoso prospetto barocco si erge su una scalinata in pietra lavica.

La facciata progettata dall’architetto A. Battaglia, venne riedificata dopo il terremoto del 1693 ed eseguita in pietra bianca e marmo rosato, presenta un basamento su cui sono poggiate sei maestose colonne tufacee in stile ionico composito che si sporgono rispetto la facciata,

nella parte superiore sopra il cornicione si ergono in corrispondenza altre quattro colonne in stile corinzio chiuse da un timpano sul quale al centro si trova lo stemma mariano, incoronato e circondato da quattro angioletti ad alto rilievo.

Al di sopra del portale d’ingresso è stata posta, negli anni sessanta, l’opera scultorea in marmo bianco raffigurante la Madonna con il Bambino venerata all’interno della chiesa.

Al centro della facciata un bel balcone balaustrato dà luce all’interno della chiesa.

Due splendide statue raffiguranti S. Pietro e S. Paolo sono poste all’estremità,destra e sinistra,nella parte alta del prospetto.

Attaccata alla facciata si trova la torre campanaria di forma quadrangolare, che termina con una guglia ed è provvista di un

grande orologio ripristinato nel 1986 ad opera di Mons. C. Smedila.

L’interno della chiesa si estende lungo un’unica navata illuminata da cinque grandi finestre rettangolari,sulla tribuna posta al di sopra della porta vi è un organo a canne.

La volta è decorata da stucchi in oro con scritte e simboli mariani.

 

Sull’ altare di sinistra,quello del SS.Crocifisso si può ammirare un pregiatissimo reliquiario suddiviso in 24 teche,ai piedi del Crocifisso un dipinto raffigura la Madonna Addolorata trafitta da un pugnale in bronzo.

Ciò che stupisce il visitatore è lo splendido altare maggiore in marmi policromi.

La forma dell’altare richiama la struttura della facciata esterna, sulla parte sommitale c’ è uno splendido gruppo marmoreo raffigurante il Padre Eterno assiso sulle nuvole con accanto un grosso globo sorretto da un angelo, ai lati del quale ci sono due grandi angeli in marmo bianco.

Alle due estremità,all’altezza del ciborio due grandi statue raffigurano San Pietro e San Paolo.

Al centro del monumentale altare vi è incastonata la tela della Madonna con il bambino(sec. XVI ).

L’immagine miracolosa è stata rinvenuta in una icona di via Pozzo Mulino ed è stata traslata, per volontà del popolo , in questa chiesa ( oggi Santuario ) il 31/11/1941.

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La festa di S.M.dell’Aiuto si svolge in due giorni:il 24 maggio si celebrano le funzioni religiose nel Santuario, mentre l’ultima domenica di maggio si svolgono i festeggiamenti esterni.

All’alba della domenica,il quadro della Madonna,addobbato di fiori viene esposto sul sagrato della chiesa, dove si celebra la messa della "Aurora".

Nel tardo pomeriggio,accompagnata dalla banda musicale,il quadro della Madonna,portato a spalla dai devoti del "Circolo S.M.dell’Aiuto, percorre le strade del quartiere.

Dopo una breve sosta presso la Chiesa dei Santi Cosmo e Damiano,(quest’anno la sosta sarà effettuata presso la Chiesa dell’Immacolata) i fedeli riportano il quadro in Chiesa accolto da canti e preghiere.

Chiudano i festeggiamenti i fuochi d’artificio e un concerto sinfonico-bandistico.

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All’interno della bella Chiesa di S.M.dell’Aiuto è custodito un gioiello architettonico;la cappella della Madonna di Loreto,che è la copia dell’originale custodita a Loreto..

L’opera venne eseguita,per volere del canonico Lauria nel 1740,dallo scultore palermitano Michele Orlando .

Le sculture,in bassorilievo in marmi di Carrara che coprono interamente le pareti esterne della cappella,riproducono fedelmente gli originali del Santuario Laureano.

L’interno,in contrapposizione al sontuoso esterno ,è semplice e rustico costruito in mattoni parzialmente ricoperti da affreschi che volutamente

riproducono con fedeltà le pitture del monumento marchigiano.

Una nicchia custodisce la statua lignea della Madonna nera di Loreto,recentemente restaurata ed incoronata con una splendida corona in argento.

La luci soffusa crea un’atmosfera mistica che induce al raccoglimento

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La festa di S.Maria di Loreto si svolge in due giorni consecutivi.

Giorno 9 dicembre,dopo la celebrazione della S.Messa,gli avieri di Sigonella depongono una corona d’alloro presso la lapide che ricorda i caduti in guerra.

Giorno 10 dicembre,la piccola statua della Madonna,portata a spalla dai fedeli,seguita dai rappresentanti dell’Unitalsi e da una folta folla,compie il giro del sagrato della chiesa di S.Maria dell’Aiuto,dove si trova annessa la cappelletta lauretana di Catania.

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Da parecchi anni la comunità del Santuario S.Maria dell’ Aiuto in Catania , che custodisce una monumentale Cappella, riproduzione fedele della Casa Nazaretana del Pontificio Santuario di Loreto, ha realizzato un gemellaggio spirituale. L’occasione tanto attesa è avvenuta il giorno 26 aprile 1999 con l’arrivo a Catania di Mons.Angelo Comastri, Arcivescovo di Loreto.

Durante la celebrazione della Santa Messa, l’Arcivescovo di Loreto ha donato alla Cappella un artistico cero , a ricordare la lampada che arde nel Santuario di Loreto, per la preghiera per l’Italia.

Il parroco don Carmelo Smedila ha offerto all’ Arcivescovo un album con delle artistiche foto della Cappella Lauretana di Catania.

A chiusura della concelebrazione è stata firmata dai due Arcivescovi di Loreto e di Catania la pergamena che sancisce il gemellaggio spirituale tra le due chiese.

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