Benjamin-Henri Constant de Rebecque

Scrittore e uomo politico francese, Losanna, 1767 - Liegi, 1830. Nato da famiglia protestante, il padre era comandante di un reggimento svizzero al servizio dell'Olanda e la madre morì dopo averlo dato alla luce, si dimostrò precocissimo negli studi frequentando con profitto varie scuole in Svizzera, Olanda, Gran Bretagna e Germania. Appassionato di letteratura e di politica, avido di emozioni e facile agli amori turbinosi, nella prima parte della sua vita ebbe legami sentimentali con due donne più anziane di lui: Madame de Charrière, molto intelligente e colta che esercitò una grande influenza sulla sua formazione intellettuale e letteraria, e, successivamente, Madame de Staël, relazione quest'ultima che durò, con alterne e sovente burrascose vicende, dal 1794 al 1811. Aveva conosciuto la Staël nel 1794 a Coppet, presso Ginevra, dove frequentava il circolo degli intellettuali emigrati dalla Francia rivoluzionaria raccoltisi intorno ai Necker. Rientrato in Francia nel 1795, si dedicò alla vita politica, unendo all'attività pubblica un intenso impegno letterario. Ma il periodo più fecondo della sua produzione storica e letteraria ebbe inizio nel 1808, quando, già allontanato dalla vita politica per la sua opposizione a Napoleone, lasciò la Francia insieme alla Staël. Risale a quegli anni la stesura del suo capolavoro, Adolphe, 1816 - Adolfo, in parte ispirato alla sua turbinosa relazione con la scrittrice. Caposaldo della letteratura romantica, il romanzo, scritto in forma diaristica e in uno stile rigidamente controllato, è una sottile analisi psicologica del contrasto fra l'abbandono alla passione amorosa e il desiderio di strapparsene per operare nella realtà. Caduto l'imperatore, lo scrittore tornò in Francia, 1817 e percorse una brillante carriera politica: come Leader dell'opposizione liberale, fu eletto deputato e contribuì alla salita al trono di Luigi Filippo nel 1830, anno in cui venne nominato presidente del Consiglio di Stato. Alla fine dello stesso anno però moriva, stroncato da una vita dissipata. Fra le sue opere politiche, espressione del liberalismo costituzionale che animò tutta la sua vita politica, sono da ricordare: De l'esprit de conquête et de l'usurpation, 1813 - Dello spirito di conquista e dell'usurpazione; De la religion considérée dans sa source, ses formes et ses développements, 1826-31 - Della religione considerata nella sua origine, nelle sue forme e nei suoi sviluppi; i Mélanges de littérature et de politique, 1829 - Miscellanea di letteratura e politica. Postume furono pubblicate le due opere autobiografiche: Cahier rouge, 1907 - Il quaderno rosso e Journaux intimes, 1952 - Diari intimi, che costituiscono gli antecedenti dell'Adolphe.