Protezione
dei consumatori in materia di contratti a distanza, una legge ridicola Decreto Legislativo
22 maggio 1999, n. 185 "Attuazione della direttiva 97/7/CE
relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza".
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 143 del 21 giugno 1999 Non sappiamo come siano recepite le direttive europee negli altri paesi, ma e' forte il sospetto che da noi si adotti il sistema "all'italiana". Cioe' "neutralizzando" le direttive laddove possono infastidire i poteri forti nostrani. Un esempio lampante è il D.L. 171/98 che ha stravolto la relativa direttiva e grazie al quale gli italiani non possono controllare gli addebiti nelle bollette telefoniche, vedi "Il bugiardo". Stavolta
le denunce degli utenti alle associazioni dei consumatori sono partite
a causa dalle migliaia di attivazioni di servizi non richiesti appioppati
all'insaputa dell'abbonato. Una lampante violazione della legge. Solo
che la legge in questione, le rare volte che è applicata, prevede
sanzioni semplicemente risibili. Art. 9. 1. E'
vietata la fornitura di beni o servizi al consumatore in 2. Il consumatore
non e' tenuto ad alcuna prestazione corrispettiva in
1. Fatta
salva l'applicazione della legge penale qualora il fatto Immaginatevi
quale "terrore" possano incutere sanzioni simili in aziende
che fatturano migliaia di miliardi l'anno! |