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LA
STORIA
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(G.Vasari.
Particolare
dell'incendio
del
Castello
della
Lastra
(1529)
dal
ciclo
dell'assedio
di
Firenze.
Firenze,
Palazzo
Vecchio,
sala
di
Clemente
VII.) |
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La
storia
certa
del
territorio
della
Lastra,
nasce
con
l'apertura
della
via
Pisana,
che
un'iscrizione
militare
rinvenuta
nei
pressi
di
Montelupo
afferma
aperta
nel
13
d.c.
Tale
via
consolare,
prendeva
inizio
dalla
"Platea
in
capite
pontis"
sulla
sponda
sinistra
dell'arno
a
Firenze,
e
continuava
costeggiando
il
fiume,
proseguiva
ricalcando
l'attuale
s.s.
67
toccando
Settimo,
dove
era
posto
il
VII°
cippo
miliare,
Ponte
a
Signa,
ove
presso
la
deviazione
per
S.Martino
a
Gangalandi
era
posto
il
IX°
cippo
miliare,
e
Porto
di
Mezzo,
il
cui
toponimo
ricorda
il
porto
fluviale
"Ad
Arnum",
procedeva
quindi
lungo
l'angusta
"Chiusa
della
Gonfolina"
alle
pendici
delle
colline
selvose,proseguiva
poi
verso
l'attuale
centro
di
Montelupo.
Intorno
all'VIII°
sec.
era
sorto
il
piviere
di
Signa,
nel
castello
omonimo,
nella
localita'
dove
la
Via
Pisana
attraversava
l'Arno;
sorse
quindi
la
presenza
necessaria
di
un
ponte
sul
fiume,
dato
che
la
maggior
parte
della
popolazione
risiedeva
sulle
colline
di
là
d'Arno
a
Castagnòlo,
S.Ilario,
estendendosi
ad
ovest
fino
a
Brucianesi
e
Lamole.
Un
ponte,
forse
in
legname,
esisteva
a
Signa
fin
dal
XII°
sec.,
ed
era
l'unico
che
attraversava
l'Arno
tra
Firenze
e
Pisa.
Nel
1278
era
già
rovinato
tanto
che
venne
costruito
il
fonte
battesimale
nella
chiesa
di
S.Martino
a
Gangalandi,
per
evitare
di
adoperare
quello
della
Pieve
di
Signa,
di
là
d'Arno.
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La
rivoluzione
stradale
del
XIII°
sec.
interessò
anche
il
plebato
di
Signa,
che
aveva
usufruito
delle
bonifiche
portate
avanti
dai
monaci
della
Badia
a
Settimo;
infatti
grazie
a
tali
opere
sorsero
molte
comunita'
in
pianura,
tra
cui
Castagnolo
e
Calcinaia.
La
formazione
di
nuovi
centri
spinse
la
Repubblica
Fiorentina
a
costruire
nuove
comunità
da
contrapporre
al
nemico,
istituendo
a
tal
fine
solide
fortificazioni
ed
invitando
i
propri
sudditi
a
stabilirsi
all'interno.
Nell'ambito
di
tale
politica,
a
seguito
delle
distruzioni
operate
da
Castruccio
Castracani
a
Signa
e
nei
borghi
abitati
vicini,
e
soprattutto
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conseguentemente
alle
aggressioni
dei
Pisani,
quidati
da
John
Hawkwood,
venne
eretta
la
fortificazione
di
Lastra
a
Signa,
agli
inizi
del
XV°
sec.,
come
uno
dei
capisaldi
del
sistema
di
difesa
della
Via
Pisana
nel
comune
di
Gangalandi.
"
Lastra
",
prima
di
essere
munita
di
opere
di
difesa,
apparteneva
ad
un
insieme
di
"borghi"
e
castelli
che
costituivano
la
zona,
ancora
oggi,
denominata
"Le
Signe".
Tale
contrada,
fin
dai
tempi
della
Repubblica
Fiorentina,
era
divisa
dal
punto
di
vista
amministrativo
in
tre
Comuni:
Comunità
di
Gangalandi
(Lastra)
che
comprendeva,
oltre
agli
abitanti
del
piviere
di
Signa
situati
sulla
sinistra
dell'Arno,
altre
curie
più
lontane;
nella
Comunità
di
Signa
ed
in
quella
di
Lecore,
distinte
tra
loro
sotto
la
Podesteria
di
Campi.
Il
nome
originario
del
caposaldo
era
quello
di
"Lastra
a
Gangalandi",
poichè
Gangalandi
era
la
denominazione
della
contrada
dove
venne
eretto.
Tale
appellativo
deriva
da
quello
della
nobile
famiglia
che
in
queste
località
ebbe
possedimenti
ed
un
castello;Il
Righini
afferma
infatti
che
,
nell'XI° XII°
sec.
un
tal
cavaliere
Gian
Gualandi
in
seguito
alle
lotte
fra
guelfi
e
ghibellini
da
Pisa
si
stabilì
sul
colle
di
S.
Martino,
dove
resse
il
castello
dimora
dei
Gualandi.
Il
documento
più
antico
che
riguarda
tale
castello
risale
al
1108,
ed
e'
concernente
alla
dichiarazione
di
priorìa
con
capitolo
della
chiesa
di
S.Martino;
tale
documento
rivela
che
tale
Bernardo
di
Adimaro
ed
altri
nobili
fiorentini
patroni
delle
chiese
di
S.Michele
e
di
S.Martino
a
Gangalandi,
assegnarono
i
nominati
luoghi
più
le
rispettive
abitazioni
e
terreni
all'amministrazione
e
governo
del
preposto
di
S.Martino
a
Gangalandi,
cui
donarono
fra
le
altre
sostanze
delle
case
e
delle
terre
poste
:
"...
Juxta
ripam
castri
Gangalandi".
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