Caprile-Foce del Rio Padrongiano
  Il delta del rio Padrongiano è una zona umida costituita da un reticolo di canali e di isole semisommerse e stagnetti delimitati da un gran numero di cordoli di sabbia. Le condizioni della spiaggia sono in risultato di numerosi interventi fatti dall' uomo nell'ultimo secolo, dei processi sedimentazione del fiumi e dell'erosione causata dal mare. In questa stessa area, presso l'insediamento turistico del Lido del Sole, che lo separa in pratica dalla foce del Padrongiano, è compreso lo stagno Caprile o Gravile. La superficie totale è di circa 25 ettari; la profondità media è di 80 cm ma in alcuni punti può arrivare a 3.5 m. Il fondale, sabbioso vicino al mare, è fangoso nella parte più interna. La comunicazione col mare è assicurata da una serie di canali e sono visibili resti di sbarramenti in griglie di rete plastificata e pali in legno. E' alimentato dalle acque del rio Padrongianus e presenta un tempo di ricambio molto rapido (1-2 giorni). Le acque quasi dolci nei mesi invernali divengono salmastre d' estate. Lo stagno è utilizzato in modo discontinuo, con reti da posta e tramagli, da pescatori dilettanti. L'intera zona è ricoperta da associazioni vegetali tipiche delle zone salmastre, tra cui particolarmente riconoscibile la salicornia. Nello stagno di Caprile è presente, unica esempio in Sardegna il Limoniastrum monopetalum. Per quanto riguarda l' avifauna (censimento R.A.S. 1994.), sono state osservate 7 specie con 73 esemplari. Particolarmente abbondanti i cormorani, ma sono presenti anche aironi, garzette e fenicotteri, oltre naturalmente ai gabbiani.