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  I PROGETTI
 
   

ATTIVITA' DI DRAMMATIZZAZIONE

CAP. I° - VALENZA DIDATTICA ED EDUCATIVA DELLA RAPPRESENTAZIONE TEATRALE.

La valenza didattica ed educativa della rappresentazione teatrale è agevolmente intuibile e comunemente riconosciuta.
Essa infatti:

  1. offre la possibilità di approfondire tematiche previste dalla programmazione e si configura, altresì, come strumento per il raggiungimento di obiettivi specifici.
    Il testo da rappresentare può essere costituito dall'adattamento di un testo di narrativa che sappia attrarre l'interesse dei ragazzi, da problemi di attualità, da temi storici, da sollecitazioni provenienti dal proprio territorio e dal contesto sociale in cui essi vivono;
  2. consente la realizzazione di una attività interdisciplinare. La preparazione delle scenografie, l'allestimento dello spazio teatrale, la predisposizione dei costumi, le coreografie, le musiche, comporteranno il coinvolgimento di una pluralità di insegnamenti e, quindi, l'espletamento di un'attività interdisciplinare;
  3. si pone come spinta motivazionale alla socializzazione. I ragazzi saranno naturalmente ed inevitabilmente portati a cooperare, a scambiarsi idee ed impressioni, impareranno a progettare ed a costruire in comune per il raggiungimento di un obiettivo collettivo. Per certi riflessi risulterà "diverso" anche il rapporto con il proprio insegnante che non sarà più visto come docente dietro la cattedra, ma come coadiutore che condivide le difficoltà, cerca soluzioni per superarle, e collabora in prima persona per il raggiungimento di un obiettivo comune. Sotto un ulteriore riflesso, la fase della preparazione e della rappresentazione teatrale potranno costituire anche un momento di incontro ed un'occasione di collaborazione delle famiglie all'attività educativa e didattica, con modalità coinvolgenti.
  4. offre la possibilità di valorizzare la personalità di ciascuno. Nel complesso di attività indispensabili fino al momento della rappresentazione scenica finale, ogni ragazzo avrà modo e possibilità di lavorare e collaborare in un contesto armonico in cui ognuno sarà chiamato ad esprimersi ed a farsi valere, superando le timidezze ed acquisendo sicurezza di sé e coscienza delle proprie capacità;
  5. si pone quale utile mezzo per il recupero di potenzialità espressive e comunicative normalmente non utilizzate nel rapporto didattico, nonché come momento di conoscenza di se stessi, del proprio sé corporeo e dei propri atteggiamenti consci ed inconsci.
  6. può offrire agli alunni portatori di handicap e a quelli in difficoltà la possibilità di confrontarsi con il resto della classe in una situazione di effettiva parità.

CAP. II° - INTERAZIONE E CORRELAZIONE DELLA DRAMMATIZZAZIONE CON IL LABORATORIO FOTOGRAFICO, MUSICALE E DI CINEFORUM.

La realizzazione di una rappresentazione teatrale potrà costituire un'occasione di correlazione con le esperienze in atto nei laboratori musicali, fotografici e di cineforum.
I ragazzi che partecipano a tali esperienze, infatti, potranno trovare spazio per la realizzazione di riprese cine-fotografiche della rappresentazione teatrale. Potranno rivisitare, attraverso l'utilizzo della "moviola" le immagini più significative delle prove sceniche e apportare i dovuti correttivi ai movimenti e all'interpretazione.

CAP. III° - METODOLOGIA E IPOTESI DI LAVORO

  1. fornire ai docenti strumenti idonei ad avvicinare gli alunni al teatro;
  2. acquisire strumenti per valorizzare il rapporto tra intelligenza, affettività, vissuto motorio e corporeo;
  3. sperimentare il movimento ed il gioco come strumenti di comunicazione e relazione con gli altri;
  4. valorizzare ed incrementare capacità espressive ed abilità comunicative.

L'attività teatrale si presenta come attività interdisciplinare e richiede la partecipazione di una pluralità di insegnanti ed in specie, degli insegnanti di lettere, educazione fisica, educazione musicale, educazione tecnica, e, a seconda del testo, di lingua straniera.
L'insegnante avrà il ruolo di guida e di coordinatore; darà consigli ed idee, sempre attento, però, anche a recepire e valutare le idee e le proposte dei ragazzi. Dovrà sempre tener presente che i ragazzi sono i veri protagonisti e dovrà fare in modo di promuovere la libera e creativa espressione degli stessi.
Propedeutiche all'elaborazione attiva di rappresentazione teatrale potranno essere le visioni di spettacoli realizzati da professionisti o da altri ragazzi, anche attraverso videocassette preregistrate di rassegne teatro-scuola, sulla rivalutazione delle lingue minoritarie, abbastanza diffuse nel territorio.
Il progetto di laboratorio teatrale, data la sua peculiare valenza integrativa, che bene si inserisce nella altre iniziative laboratoriali programmate nella scuola, può coinvolgere la maggior parte delle classi e delle discipline, soprattutto per quanto riguarda la fase teorica e propedeutica a quella più specificatamente scenica, operativa e rappresentativa. Pertanto esso può essere attuato sia nelle ore curricolari di classe con orario normale di lezione (30 ore), sia nelle classi a tempo prolungato; mentre per quanto riguarda la fase tecnico-operativa e di allestimento e preparazione scenografica si farà ricorso:

  • alle ore in compresenza nei rientri pomeridiani del tempo prolungato;
  • a variazioni dell'orario limitate a periodi di tempo nell'ambito delle 150 ore previste dalla legge 517/77 per lo sviluppo di attività integrative, recupero e sostegno;
  • ad eventuale prolungamento dell'orario delle lezioni in classi normali di almeno due ore settimanali da effettuare al pomeriggio da parte o del personale docente con ore a disposizioni sino al raggiungimento delle 18 ore settimanali, o di altro docente che abbia dato la sua disponibilità.
    Il progetto prevede le seguenti fasi di lavoro:
  • A - In classe:
    • analisi di testi da rappresentare (testi letterari in prosa e poesia, storici, d'attualità, argomentativi, ecc.), loro collocazione spaziale e temporale, analisi dei personaggi.
    • creazione di testi teatrali;
    • stesura del copione e assegnazione dei ruoli;
    • disegno degli scenari, loro composizione grafica e assemblamento attraverso l'uso di vari materiali (cartapesta, plastica, cartoncino, ecc.);
    • studio tecnico-artistico delle figure da rappresentare e degli effetti sonori e luminosi;
    • ricerca e scelta di opportuni brani musicali e di adattamento degli stessi ai temi e ai testi delle rappresentazioni;
  • B - In laboratorio:
    • allestimento del palcoscenico con montaggio di impalcature modulari;
    • preparazione dello sfondo scenico;
    • predisposizione dei costumi e costruzione delle maschere;
    • coreografia e musiche;
    • prove sceniche del copione, (attività pratiche sull'espressione corporea e sull'uso della voce);
    • trucco;
    • messa in scena della pièce teatrale.

Durante ogni rappresentazione sarà realizzata una videocassetta che resterà nella videoteca della scuola tra le opere più significative la cui rivisitazione ed analisi serviranno da supporto per sperimentazioni future

CAP. IV° - OBIETTIVI

  • A - Obiettivi generali:
    1. Consolidare i rapporti interpersonali e favorire la coesione del gruppo.
    2. Potenziare tutte le forme di comunicazione e superare le difficoltà espressive.
    3. Superare l'emotività, la timidezza, e gli egocentrismi.
    4. Promuovere la partecipazione e la collaborazione delle famiglie al processo educativo e didattico.
    5. Promuovere la conoscenza di se stessi e del proprio sé corporeo.
  • B - Obiettivi specifici:
    1. Disponibilità alla comunicazione con l'altro attraverso il linguaggio verbale, gestuale, corporeo.
    2. Comprensione di testi letterari in prosa e poesia.
    3. Rielaborazione o invenzione di testi da rappresentare.
    4. Potenziamento della memoria e della concentrazione, e perfezionamento della dizione.
    5. Sviluppo della fantasia e della creatività.

Il laboratorio teatrale non va considerato come un'attività fine a se stessa, ma come strumento che dà la possibilità di approfondire tematiche previste dalla programmazione e come risorsa per il raggiungimento degli obiettivi finali di seguito indicati:

  • teatro come luogo di sperimentazione della interdisciplinarità;
  • teatro come luogo di socializzazione e di inserimento di alunni emarginati;
  • teatro come laboratorio di aggiornamento professionale per gli stessi docenti;
  • teatro come luogo di scambio creativo tra ragazzi, attori, artisti, docenti e genitori;
  • teatro come esperienza di apertura ad altre classi, ad altre scuole, ma soprattutto al territorio.

CAP. V° - MODALITA' DI VERIFICA E VALUTAZIONE DEI RISULTATI

  • A - La verifica. L'attività teatrale rappresenta una risorsa per il raggiungimento degli obiettivi che sono in larga parte anche obiettivi specifici disciplinari (dell'educazione linguistica in particolare), o obiettivi trasversali che quasi tutti i consigli di classe fanno propri, le prove di verifica dovranno essere sistematiche e appropriate all'obiettivo specifico oggetto della verifica ed al tipo di abilità che essa presuppone. Si avranno pertanto:
    1. Prove di ingresso per determinare la situazione di partenza e l'accertamento dei prerequisiti.
    2. Prove intermedie atte a verificare il graduale processo di apprendimento, la validità del metodo adottato e gli eventuali interventi di recupero delle abilità di recitazione ed espressive.
    3. Prove di uscita in vista della valutazione finale, per determinare il possesso delle abilità operative, di memorizzazione, l'impegno nelle procedure, l'estro, la coordinazione e la gestualità.
  • B - La valutazione. Nella valutazione si terrà conto di due livelli di riferimento:
    • a) Individuale.
    • b) Rispetto al gruppo classe.
    Saranno considerati come elementi validi:
    • la buona volontà;
    • la disponibilità al confronto;
    • la socializzazione raggiunta;
    • la capacità di realizzazione singola e/o di gruppo durante la conduzione dell'esperienza.