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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
MEDIANTE L'USO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

(legge 104/92)

A - PREMESSA

La Scuola Media N°3 di Olbia da anni è impegnata direttamente nell'integrazione degli alunni portatori di handicap, alcuni dei quali in situazioni molto gravi, sia sotto l'aspetto "sanitario"(per es.: tetraplegie, Down, ecc.. ) sia sotto l'aspetto socio-affettivo-relazionale, condizionante i processi di integrazione sociale e scolastica e di apprendimento.
Attualmente sono presenti n° 12 portatori di handicap con tipologie diverse: difficoltà di linguaggio, di scrittura, di lettura, di calcolo, di comportamento, di competenze linguistiche riferite al primo ciclo della scuola elementare, di relazione, di autonomia, mancanza di autostima, oltre a quelle su menzionate.
Per rispondere ai bisogni di questi ragazzi e anche degli altri, promuovendone la maturazione e l'integrazione occorre impegnarsi e dedicarsi a loro con attenzione, affetto e anche con materiali specifici.
La scuola, pertanto, deve porsi come comunità che offre istruzione, mezzi per realizzarla, allo stesso tempo protezione e controllo. Deve rappresentare un ambiente in cui gli alunni avvertano di essere protetti, sostenuti e guidati, acquisendo quella autonomia che li metta in condizioni di poter esplicare quelle che sono le loro capacità latenti.
Solo una metodologia che si basi su laboratori pratici, che utilizzi materiali adeguati e funzionali e che coinvolga anche gli altri compagni, può favorire l'integrazione e rappresentare un'efficace alternativa ad una didattica basata essenzialmente sulla trasmissione di contenuti teorici.
Pertanto il ragazzo svantaggiato si sentirà uguale agli altri "producendo" un materiale simile a quello realizzato dai compagni. Questo processo porterebbe l'alunno a maturare una maggiore autostima e senso di responsabilità nei riguardi della classe ed un appropriato autocontrollo.
L'utilizzo di tali sistemi didattici è atto a promuovere l'apprendimento di abilità cognitive, di tipo strumentale e operativo, soprattutto se condotto per piccoli gruppi di compagni della propria classe e di altre classi, che collaborano a turno con l'alunno portatore di handicap, nel rispetto dei suoi tempi di apprendimento e della sua graduale crescita personale e relazionale.
Si ritiene opportuno incrementare le dotazioni informatico-multimediali della scuola sulla base delle seguenti considerazioni:

  • Nello studio l'uso del computer rende la conoscenza attiva perché permette di creare subito delle applicazioni su quello che si è appreso
  • Nello studio della matematica, la materia forse più ostica nei primi anni di scuola, l'uso del computer può far finalmente capire che la matematica è un modo di pensiero attivo
  • Agli alunni, e specialmente a quelli portatori di handicap, si dovrebbe insegnare ad imparare da soli e non li si dovrebbe semplicemente indottrinare
  • Il ruolo dei docenti deve cambiare radicalmente: devono insegnare agli alunni come essere autonomi nei processi di apprendimento; inoltre l'insegnante deve dimostrare come si studia e si impara, mettersi a studiare con gli allievi.

B - FINALITA'

  • Favorire l'integrazione degli alunni portatori di handicap mediante la maturazione di più adeguati livelli di motivazione anche scolastica da parte degli stessi;
  • Favorire la maturazione di più adeguati livelli di "accettazione del diverso" da parte degli alunni normodotati;
  • Favorire i processi di comprensione attraverso testi, suoni e immagini nelle diverse discipline;
  • Favorire l'apprendimento degli alunni portatori di handicap mediante l'eliminazione di procedure strettamente manuali e ripetitive con l'utilizzazione dei mezzi informatici e multimediali;
  • Favorire la maturazione di un più adeguato "concetto di sé" e maggior fiducia nelle proprie possibilità mediante l'eliminazione del "trauma" dell' "errore", dal momento che la cancellazione a video non lascia "traccia".

C - OBIETTIVI

  • Acquisizione di più adeguati livelli di espressione e comunicazione scritta;
  • Acquisizione di metodi di lavoro più efficaci attraverso la ricerca, l'elaborazione e la rappresentazione delle conoscenza nei diversi linguaggi;
  • Acquisizione di idonei comportamenti sociali mediante l'inserimento in gruppi di lavoro "in rete";
  • Assunzione di atteggiamenti responsabili di fronte ad ogni fase di lavoro.

D - METODOLOGIA

  • Utilizzazione dei personal computer inseriti in "rete didattica" (trasferimento immagini e suoni. Controllo di video, tastiera e mouse da parte dell'insegnante) e in rete trasferimento dati.
  • L'alunno portatore di handicap utilizza un Pc a lui riservato, ma dotato di scheda 10BaseT per l'inserimento in rete e sistemato su carrello mobile, in modo che il Pc possa essere utilizzato anche separatamente in ambienti diversi dall'aula informatica e multimediale.
  • Utilizzazione di programmi didattici specifici funzionali alla qualità e gravità dell'handicap, per consentire il rispetto dei tempi personali di apprendimento di ciascun soggetto.

    E - GRUPPO DI LAVORO H

    • Il gruppo H, regolarmente istituito in questa scuola, attraverso riunioni bimestrali e conseguenti azioni di monitoraggio, prenderà atto delle problematiche emergenti in itinere durante il processo didattico, fornirà adeguata consulenza e proporrà eventuali soluzioni ai vari consigli di classe.
    • Il Consiglio di classe per intero, attenendosi alle direttive generali del piano di intervento del gruppo H e ciascun docente, secondo le specifiche peculiarità, rispettando l'interdisciplinarietà degli interventi, adeguerà la propria azione educativa e la programmazione didattica alle specifiche esigenze degli alunni in armonia con gli obiettivi e le finalità.
    • Lo stesso Consiglio durante le riunioni mensili farà il resoconto del materiale prodotto dall'alunno e dalla classe, procedendo a verifiche e valutazioni a medio e a lungo termine.

    F - TEMPI

    • L'utilizzo del computer è previsto da parte dell'alunno svantaggiato ogni qualvolta si renda necessario. Pertanto lo strumento deve essere adatto a spostamenti, soprattutto nei momenti in cui si ritenga necessario lavorare "a classi aperte".
    • Questo sistema permette di realizzare percorsi mirati di istruzione e formazione professionale, anche con l'intervento di specialisti nel campo dell'informatica.
    • In particolare si evidenzia, nella attività proposta, un sistema di lavoro più adatto al conseguimento dell'autonomia, finalità fondamentale per l'alunno svantaggiato.

    G - VERIFICHE

    Le stesse verifiche avranno inizialmente carattere ludico per facilitare l'approccio all'uso della macchina e allo stesso tempo per evitarne errori. Verranno utilizzate schede e materiale per distinguere la differenza esistente nella grandezza, nella similitudine di figure geometriche per dare la possibilità all'alunno di individuare autonomamente le differenze, le similitudini, di ordinare figure crescenti e decrescenti, completare serie e ritmi figurati sia numerici sia in lettere. Le verifiche verranno adattate alla situazione del momento.

     
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