Cos'è AGENDA 21?

Per sviluppo sostenibile si intende un equilibrato consumo delle risorse economiche disponibili. Le risorse della terra, dal petrolio al carbone, dai pesci del mare al legno della foresta, dalla carne alla frutta, sono risorse limitate nel tempo, perché non sono sempre rinnovabili. Cominciando si da ora ad utilizzare risorse rinnovabili come il calore del sole, la forza del vento, l'alluminio, la plastica si può contribuire allo sviluppo sostenibile, cioè in armonia con l'ambiente che ci circonda. Modificando i propri comportamenti e le proprie abitudini, ognuno di noi fa qualcosa per l'ambiente. Prima di tutto è importante cercare di capire qual'è la qualità dell'ambiente in cui viviamo e per fare questo si utilizzano gli indicatori. Nel 1992 si sono riuniti a Rio de Janeiro i capi di Stato di 150 Paesi della Terra, per misurare lo stato di salute del nostro pianete e trovare la soluzione ai suoi problemi. Per questo é nata AGENDA 21 (21° secolo), un documento a cui ha aderito anche l'Italia, che contiene le informazioni per rendere migliore l'ambiente e le condizioni di vita di tutti i paesi del mondo.

Come un ascensore che può trasportare al massimo un certo numero di persone, anche la terra ha una capacità di carico, cioè un numero massimo di persone che può sopportare senza rischiare di distruggere tutte le risorse disponibili , ossia il numero di abitanti deve comportarsi in maniera da non consumare le risorse rinnovabili, ma deve dare il tempo alle risorse di rigenerarsi e riformarsi e di produrre spazzatura in grado di essere assorbita e riciclata completamente. Come si fa a capire se consumiamo troppe risorse? Si utilizza un metodo che si chiama IMPRONTA ECOLOGICA. Questo valore per essere nella norma di uno sviluppo equilibrato per tutto il pianeta non deve superare il valore di 2,3 ha pro capite e non scendere al di sotto di 1,8 ha pro capite (valore che impedisce una vita dignitosa). Facendo dei calcoli settimanali è possibile calcolare se i consumi di una famiglia o di un gruppo sociale sono equilibrati o meno. Per fare ciò si utilizza una tabella con dei fattori costanti che vanno moltiplicati per i consumi. IL risultato è in metri quadrati o in ettari, perché rappresentano il terreno necessario alla produzione di quel bene o servizio. L'impronta ecologica italiana è nel 2000 di 4,2 ha, quella americana è 9,6 ha, quella dei Paesi poveri è 0,07 ha pro capite.

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