EL CAREGARO O CAREGHETA

Quando a casa loro nel Bellunese o nel Friuli erano senza lavoro o pativano la fame venivano dalle nostre parti i caregari che fabbricavano , impagliavano e aggiustavano le sedie.

Il caregaro si sedeva nel cortile o nella stalla e lì lavorava. Portava i suoi attrezzi el cortel da du maneghi, el martelo, la raspa, la sega, la morsa, la rancola ed alcuni fajoi , fasci di erba palustre essiccata. Ed alunni nella gerla fatta come un di telaio di sedia. Le sedie avevano i sedili con paglia. La paglia si trovava in giugno e luglio nelle rive dei fossi e si tagliava con il falcetto. Bisognava stenderla all'ombra perché si seccasse restando verde così valeva di più. La paglia era erba palustre, salgina, larice e a volte giungeva anche dalla laguna veneta.

I fili di paglia venivano intrecciati per fare un unico resistente filo. Il telaio della sedia si faceva con il legno di moraro: dal tronco veniva tolta la corteccia con l'ascia e poi lo si segava con la sega, tenendo conto della misura delle gambe. Dopo si apriva il tronco con i cunei e con il martello, prestati dal contadino. Si sagomavano le gambe e le stecche di traverso con il menareto e si rifiniva con il coltello a due manici. Si facevano i buchi con la trivella e la sedia veniva montata in un attimo con qualche colpo di martello e senza chiodi.