EL CATAIN - LA CATAINA

Più che gli uomini, erano le donne a esercitare il mestiere del merciaio ambulante: per questo il termine più in uso era la cataina (la merciaia ambulante).

La cataina rappresentava il mestiere più umile e modesto della lunga serie di venditori ambulanti. Forse per questo motivo era lasciato alle donne.

La cataina vendeva: spoloni, botoni tomatici, bombaso da scarpe, astico, corda e uce. Teneva tutto dentro ad un'ampia cassetta posta dietro la sella della bicicletta o dentro du sportoni, due enormi sporte tenute a penzoloni, uno a destra e uno a sinistra del manubrio.

La cataina gridava con sicurezza: Done son qua g'ho tuto! (Donne sono qua, vi offro ogni tipo di merce). Generalmente, la cataina, barattava la sua merce con uova che si riponeva nelle capaci sporte. Più di recente, la cataina, spinta dall'aumento dei consumi arrivava in paese spingendo per le stanghe un leggero carretto con ruota da bicicletta, costruito appositamente, il letto diviso in tanti piccoli scompartimenti perché la merce si era moltiplicata: Spoloni, rocheti, spagnoletti, botoni tomatici, astico, corda, uce da cusire, uce da sicurezza, bombaso, coton, calzetti, fanele, mudande felpate e soprattutto grumbiali, perché una donna senza grembiule davanti la se sentea nuda.