EL MERZARO

El Merzaro vendeva la sua merce girando con il carretto carico di bale (rotoli di stoffa) per i paesi e le corti, consumando la giornata pių a mostrare, parlare per convincere, srotolare e arrotolare la stoffa, che a vendere.

La gente non si comprava pių di un paio di braghe o di una cotola. Anche le donne pių ambiziose possedevano ‘na cotola dosso e una in tel fosso, una sottana addosso e una in lavatura.

Il Merzaro in genere si annunciava con il suono di una trombetta, lontana parente del corno da caccia.

To, to, to to! La gente commentava: El dise to to, ma dopo bisogna pagarlo! El merzaro era amico di tutti, pronto alla battuta. Cercava di convincere le mamme ad accontentare le figlie: La g’ha da capire, el mondo el vole la so parte; come se dise: magna come te vol ti e vesti come vole i altri (per l’abbigliamento delle ragazze l’opinione della gente, la moda contano molto). E cosė le mamme toccate nell’orgoglio spesso cedevano, ma a sera l’omo non era sempre dello stesso parere e allora nascevano discussioni.