EL SENSALE

Fino ad una trentina di anni fa mercati, sagre, grandi fiere erano caratterizzati dalla presenza dei sensali (sensàro), detti anche mediatori o missetti. Non era difficile riconoscerli: erano persone di taglia robusta, vestite in maniera appariscente con vistosi gilet di pesante stoffa a quadri, in inverno e di seta sgargiante in estate. Completano l’abbigliamento il cappello a larga tesa e un fazzolettone al collo. Ma la caratteristica principale del sensale era il bastoncino di canna d’India, la bagolina che era il feno del mestiere: serviva nella resa delle fiere, a far spostare mucche e cavalli e nel frattempo valutare la grassezza. La loro sceneggiata seguiva un rituale fisso: esaltazione in pubblico delle virtù delle bestie in vendita, conciliaboli separati con il venditore ed i possibili acquirenti alla ricerca di un prezzo equo, un piacere tra i due contendenti, dopo estenuanti trattative durante le quali veniva spesso usato un linguaggio gergale di difficile comprensione, la serie di strette e schiaffi di mano che sanciva la garanzia e la validità della vendita. La garanzia era di diversi tipi: generica, con cui si garantiva l’animale " sano e da galantuomo ", alla formula "per la cavezza" che liberava sensale e venditore da qualunque responsabilità esclusi "i vizi d’animo" cioè di carattere ( bestia che non si lascia aggiogare ).La formula che il mediatore usava era : Dopo do giorni o bestia o bestia o schei. Molto spesso i venditori però, con la complicità di altri sensali amici, con chiacchiere e spettacolo facevano di tutto per nascondere malattie e vizi occulti che rendevano l’animale poco appetibile e ne riducevano molto il valore. Per questi motivi i sensali godevano talvolta di cattiva fama: una delle quaranta ore della Settimana Santa era dedicata esclusivamente a mercanti e mediatori: quest’ora veniva chiamata "l’ora dei ladri". I sensali facevano da mediatori anche nella vendita di cose e di campi e allora modificavano il loro metodo di lavoro: non più battute allegre, frizzi e rime, ma contegno serio e riservato. Quando si trattava di un’eredità il sensale sapeva dare giusto valore a merci; così pure quando si trattava di stimare una dote: il corredo delle figlie di qualsiasi nucleo doveva venire acquistato a spese di tutti; e quindi era necessario stabilirne il valore. I sensali conducevano vita errabonda in giro nei vari paesi, spesso in osteria. Oggi i sensali sono scomparsi dalle piazze e dai mercati. Tuttavia esiste il mestiere del mediatore che fa una funzione importante nella compravendita di cose o campi.