Le LOTTE MILLENARIE fra ISLAM, EBRAISMO e CRISTIANITA’

E se fosse tutto un equivoco ? Ovviamente cambierebbe la storia mondiale dei prossimi anni, se scoprissimo che lo scontro tra le civiltà religiose islamica, giudaica e cristiana è solo frutto di traduzioni ed interpretazioni sbagliate del Corano, della Torah e del Nuovo Testamento ?

Questo è ciò che sosteniamo, e non  siamo soli al mondo, anche il New York Times ha pubblicato un articolo recentemente su questo argomento.

«New York Times» (di Alexander Stille): Si riapre la polemica sulle origini del testo del Corano.

Il libro non sarebbe coevo di Maometto ma elaborato nel corso di alcuni secoli.

New York -- ……….È una tesi più provocatoria dei “Versi satanici” di Rushdie, ma il New York Times l'ha messa in prima pagina, con la firma di Alexander Stille. 

Il problema riguarda le origini del libro sacro dell'Islam, e il modo in cui è stata tramandato.

Secondo la tradizione “il Corano è la parola di Dio, rivelata a Maometto dall'arcangelo Gabriele», e come tale non può essere discusso. Chi crede può accontentarsi di questa spiegazione, e considerare un attacco alla religione islamica qualunque studio critico”.

L'Antico e il Nuovo Testamento, però, sono stati sottoposti a ricerche di ogni genere, che secondo il capo dell'Institute for the Secularization of Islam Society, Ibn Warraq, “hanno reso la gente meno dogmatica e più aperta”, pur senza cancellare la fede. Già nel 1977 John Wansbrough, della School of Oriental and African Studies di Londra, aveva scritto che “un'analisi del Corano secondo le tecniche della critica biblica è sconosciuta”, ma secondo Stille negli ultimi 25 anni qualcosa si è mosso. Lo stesso Wansbrough ha sostenuto che il libro sacro dell'Islam è stato composto nel corso dei decenni, se non dei secoli, sommando varie tradizioni orali e scritte. Infatti “tutti gli studiosi concordano sul fatto che non c'è traccia del Corano fino al 691, ossia 59 anni dopo la morte di Maometto”. Patricia Crone e Michael Cook sono andati anche oltre. Per loro, la scrittura presenta un paradosso fondamentale: è imbevuta di tradizione monoteistica, con riferimenti ad Abramo, Isacco e Gesù, eppure il cammelliere analfabeta Maometto l'avrebbe ricevuta a La Mecca, nel cuore di un deserto disabitato. Se non si crede a Gabriele, restano solo due possibilità: o in Arabia c'erano molti immigrati ebrei e cristiani che hanno influenzato il testo, oppure il Corano è stato composto negli anni successivi in altre regioni.

La Crone e Cook sono arrivati a sostenere la tesi dell'hagarismo, dal nome della serva con cui Abramo aveva generato Ismaele. Secondo questa idea, i primi musulmani erano predicatori della tradizione messianica del Vecchio testamento, piuttosto che i fondatori di una nuova religione.

Queste interpretazioni vengono dal mondo occidentale, e quindi sono sospette. Ma secondo Stille la revisione si sta allargando agli studiosi arabi e musulmani.

Warraq, Abu Zaid e Suliman Bashear, ad esempio, hanno compiuto lavori significativi, anche a rischio della loro pelle. Christoph Luxenberg, un esperto di antichi linguaggi semitici che lavora in Germania sotto pseudonimo, ha pubblicato un libro intitolato The Syro-Aramaic Reading of the Koran.

Lui sostiene che almeno alcune parti della scrittura islamica derivano da testi della tradizione cristiano-aramaica, mal tradotti e mal interpretati dagli studiosi che poi hanno elaborato la versione corrente del Corano.  L'esempio più curioso è quello delle presunte vergini, che aspettano i martiri in Paradiso.

Il passaggio, secondo Luxenberg, si basa sulla parola “hur”, che in aramaico vuol dire “uvetta bianca”, ma nella tradizione islamica è diventata “houri”, che vuol dire vergini.

Quindi i “martiri” andrebbero incontro a chili di uvetta, invece che orde di ragazze compiacenti.

Il problema, per Luxenberg, è che nelle prime versioni del Corano mancavano i punti diacritici, indispensabili per capire quale lettera intendeva usare l'autore. Questi chiarimenti sono stati inseriti dopo, esponendo il testo a errori e forzature. Nelle copie arcaiche, ad esempio, non si distingue il verbo “uccidere” da “combattere”, e quindi l'interpretazione più dura potrebbe essere stata aggiunta dagli esegeti in periodi di guerra. Questo significa che il Corano è un falso ?

Alcuni studiosi laici forse vogliono arrivare a tanto, ma c'è chi vorrebbe limitarsi allo studio critico del testo per chiarirlo, invece di cancellarlo.

Un'analisi del genere potrebbe eliminare errori che hanno provocato contrasti sanguinosi tra le civiltà, e riavvicinare le origini delle tre grandi religioni monoteistiche, indebolendo la linea di chi vuole lo scontro a tutti i costi. Stille ammette che «in questo momento l'Islam si sente sotto attacco, è quindi è difficile trovare interesse per studi simili nel mondo arabo.

Ma in realtà sarebbe una dimostrazione di forza, molto auspicabile per la comprensione tra le fedi”.

Commento alla traduzione errata della parola/radice Hur: essa in fenicio e/o aramaico (antiche lingue della Palestina), significa anche la Luce, la Conoscenza; la radice Hur indica anche la “purificazione del fuoco”; in arabo, lingua che ha perso i significati più completi del fenicio e/o dall’aramaico dai quali deriva, significa il caos; l’anagramma della radice, significa anche lo spirito, il vento, il soffio.- ricordiamo che la radice Hur-Hor ha anche generato la ns. parola italiana Oro…….. NdR”)

Quindi il testo – ben tradotto – direbbe che: in paradiso i martiri andrebbero incontro alla luce della conoscenza (che non avevano sulla terra), attraverso la purificazione del fuoco (di nuove prove) …….., tutto ciò ha un senso molto più logico che l’incontro …..con l’uvetta bianca….

Altro fatto: La traduzione della parola araba Allah, che è legata al nome del Dio della religione Islamica, è importante per meglio definire i vari significati di questa parola detta sacra.

Essa è composta da 2 radici: Al + Lah

La prima significa: la potenza del movimento estensivo, cioè andare verso l’elevazione, della forza, della potenza, della distesa…..l’essere agisce senza fine……attraverso la fatica….verso l’infinità…..

La seconda significa: la linea del movimento prolungata all’infinito (senza termine di tempo e spazio), ma significa anche la negazione, il nulla, il non essere.

Ecco la spiegazione semantica della parola Allah !

Reinserire queste ritraduzioni nel testo Koranico, permette di definire che i comportamenti umani devono essere in linea con questi concetti……!!!!

Ora analizziamo la parola utilizzata fin dall’antichità per indicare Dio e che è a noi pervenuta dagli atlantidei, akkadici, sumeri, egizi, fenici/ebrei/samaritani, e che è formata da 4 lettere (fenici/ebraiche/samaritane): vedi il Titolo: Chi è, cosa è Dio… ? 

Ovviamente la traduzione, l’interpretazione e la spiegazione del Corano e della Bibbia, come quella di tutti gli scritti detti “sacri” delle varie religioni, andrebbero riviste alla luce di seri studi di semantica; la loro rivisitazione porterebbe sicuramente le varie religioni a rivedere i loro rapporti con se stesse e con le altre religioni, con il beneficio che l’oDIO che esse hanno nei confronti di coloro che non sono loro seguaci….scomparirebbe……ed ritorneremmo ad una sola identità di vedute e quindi ad una sola “religione” meglio definita come filosofia della vita….. a……MEN…all’uOMo.

La vera Conoscenza porta l’Uomo e la Natura verso l’evolversi di entrambi, non verso la propria o la altrui estinzione; infatti l’uomo cosiddetto “religioso” ha diviso se stesso da Dio e teso a dividere l’intera umanità e la Natura dal vero Dio cioè da Tutto ciò che Vive, portandolo verso la pazzia dell’auto distruzione e della divisione fra credenti ed atei, fra religioni Orientali e quelle Occidentali o fra quelle del Nord o del Sud del mondo e fra esse stesse, fra Cristiani e Musulmani od Ebrei od Induisti, ecc.

Aboliamo queste stupide divisioni e ritorniamo alla fratellanza universale espressa nelle definizioni concettuali estratti dalle 4 lettere di questo sacro nome YAOUE’ + Allah

Dio è Amor, quindi amiamoci gli uni e gli altri, anche con coloro che non la pensano come noi……rispettiamoci, partecipiamo in ogni situazione per poterla risolvere con il minor danno e per il bene di tutti…….ed aboliamo le religioni che dividono e torniamo subito alla purezza di queste meravigliose espressioni spirituali, perché Dio è Spirito, quindi pensiero……..