Durante
quel periodo spiegò una complessa ipotesi geometrica per capire
la distanze tra le orbite planetarie. Suppose
che i pianeti fossero vincolati a muoversi lungo le loro orbite
per effetto di una forza esercitata dal sole, e illustrò gli
studi relativi a questa teoria in un trattato dal titolo Mysterium
Cosmophicum (1596). Nel 1600 si trasferì a Praga e succedette
a Tycho Brahe nella carica di matematico e astronomo imperiale
dell'imperatore Rodolfo II .
Nel 1609 scrisse Astronomia Nova dove sono
enunciate le prime due leggi del moto planetario .
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