IL SITO PER I CERCATORI D'ORO

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sei nel Sito di Zappetta Gialla

 

 

 

                                         

pubbl. di Miniere d' Oro,(2003) 

 web.tiscali.it/minieredoro(2004)

Sono sempre stato fortemente incuriosito dai cercatori dell' Oro alluvionale e dai loro personali accorgimenti per ottenere la miglior resa dal punto scelto per il lavoro. L' attrezzatura usata, che é ben poca e a vederla così non sembra lasciar spazio a molta inventiva ( pala e setaccio...) é invece oggetto di ingegnose personalizzazioni.  

 

Cominciando dalla pala, oltre a quelle classiche e tipiche dei muratori, ne ho viste altre col "raccoglitore" rettangolare etc. ma una in particolare mi ha colpito perché l' ho trovata particolarmente azzeccata e utile per i torrenti di montagna (solo per quelli). Il manico é posto ad angolo retto rispetto al raccoglitore e quest' ultimo é sostanzialmente rettangolare ma termina "a punta" e con i lati posteriore e laterali rialzati a 90° con lo scopo ovvio di riuscire a trattenere tutto il materiale raccolto. La punta assolve perfettamente la funzione di scavare e intrufolarsi sul fondo del greto ed il manico verticale aiuta sicuramente in tutto questo. A me questo attrezzo l' ha fatto conoscere il sig. Ugo Magnani.

Parlando invece di "canalette" (mi riferisco a quelle portatili, e non all'installazione dei lunghi e famosi "sluices"  qui visibili nella foto, ce ne

Esempio di "Sluice" (Finlandia)

 

sono fondamentalmente di due tipi : quelle da fiume e quelle da torrente ; le prime hanno dimensioni abbastanza ampie, anche perché taluni cercatori preferiscono immettervi il materiale direttamente con la pala invece di usare il consueto "palotto" (che é lo stesso tipo di palotto col quale una volta i negozianti raccoglievano dai contenitori la pasta sfusa, farina, riso etc.). Utilizzando questo sistema, anziché setacciare anzitempo un bel pò di materiale per poi "lavarlo", lo passa direttamente, senza setacciarlo, nella canaletta, la quale però avrà in questo caso una parte iniziale abbastanza ampia da potervi posar sopra una griglia che farà così scendere solamente "il fino". Il sistema più usato nei fiumi consiste però, come da foto a lato, nel posare sulla zona a monte della scaletta, un asse che poggerà sui fianchi della scaletta stessa, di modo che l'acqua entrerà nella canaletta passando sotto a detto asse. Fatto questo si potrà così versare sul ripiano, a secchi o palate, il materiale setacciato per poi farlo gradualmente scendere nella canaletta con le mani stesse. Per quanto riguarda invece le canalette da torrente,essendo queste necessariamente di dimensioni più ridotte, é bene "passarvi il materiale" con ancor più attenzione per non rischiare di veder "fuggire" le pagliuzze. Se ci si trova nelle vicinanze di una miniera di Oro nativo [def.]ed é questo che si sta cercando, gli scalini della can. dovranno essere decisamente più marcati del solito perché questo tipo di Oro non é piatto come l'alluvionale e quindi ha bisogno di più spazio per fermarsi. In questa circostanza bisogna guardare velocemente anche la ghiaia non trattenuta dal setaccio per l'eventualità (ghiotta) di scorgervi un pezzetto di quarzo con un pochino d'Oro.

Anche La Batea (o padella, piatto , gave  ecc.)  si presenta in due tipologie, cioè quella a fondo piatto (qui a lato foto in alto) e quella conica (il classico cappello cinese). Personalmente preferisco la prima perchè, al contrario della conica, consente già di visualizzare con una scrollata la qualità del suo contenuto prima ancora di arrivare alla fine del "lavaggio". Intendiamoci, è una questione di gusti e preferenze del tutto individuali: la conica dal canto suo permetteva, quando e laddove si usava la tecnica qui a seguire, di inserire per l'appunto nel suo estremo fondo una piccola quantità di Mercurio il quale serviva a catturare ed amalgamare l'oro.

Un ultima cosa, ma certo non in ordine di importanza : vorrei qui segnalare ai pochi che non lo sanno ancora la cosiddetta "padella coi bulloni (o antenne). Si tratta di una batea con tre o quattro "chiodoni" alti 4 o 5 cm. che si alzano verticalmente dalla base del piatto con l'interessante scopo di rompere e sciogliere velocemente il materiale da lavare. Di questo innovativo sistema me ne ha portato a conoscenza il sig. Deon Gottardo.

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