Il
primo documento scritto che ne attesti la presenza in
quella zona di una cappella con un annesso hospitio che curava
i viandanti pellegrini, o che ne ospitava i corpi dei defunti,
da e per la terrasanta è datato 1162. Alcuni storici affermano
che la stessa era stata eretta su una precedente cappella.
Addirittura si ipotizza la presenza sul posto di un antico
tempio pagano, cosa non strana vista la presenza in zona di
fonti sorgive e di buoni punti d'approdo. Sicuramente la facilità
d'approdo ha consentito a Molfetta di essere inserita negli
itinerari dei pellegrini che non sapevano certo di essere
crociati, infatti, questa è una denominazione cui si e fatto
ricorso parecchi secoli dopo per identificare gli avvenimenti
di quel periodo. Ciò che invece, non divide nessuno,
è l'enorme catena di miracoli e prodigi che la Madonna ha
costruito sul Suo passato e direi…sul presente. Tale produzione
ha alimentato una fede
inossidabile nei suoi confronti e nel suo operare a favore
dei deboli o chi è in difficoltà. Uno sguardo nel piccolo
e fornitissimo museo allestito dai Frati attesta quanto affermiamo.
Ritorniamo per un attimo alla storia della
chiesa.
Divenuto papa Innocenzo VIII non dimentica
di essere stato vescovo della città, ne, tantomeno
la devozione che il popolo portava nei confronti del Santuario
per questo con una bolla
papale datata 1485 era assegnata l'indulgenza plenaria
per chiunque visitasse la chiesa il giorno della nascita di
Maria e del lunedì in albis. Tale privilegio fu confermato
da papa Gregorio XIII nel 1576. Nel 1950 la Madonna dei Martiri
fu eletta compatrona
della città, ma fu un riconoscimento solo formale Ella,
di fatto, lo era sempre stata. Nel 1987, per mano di papa
Paolo VI, era elevata
a Basilica Pontificia Minore.
L'attuale configurazione architettonica risale alla prima
metà del secolo scorso, infatti, la Basilica ha subito
diversi rifacimenti e ristrutturazioni, tuttora ne sono in
corso alcuni piuttosto…discutibili, anche perché poche
persone si sono accorte del rispetto che un tale tempio merita.
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