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Un paradiso verde: la Conca di By (da La Valpelline, Storia natura itinerari, Kosmos)


La splendida Conca di By, sopra Ollomont è raggiungibile partendo da Glassier percorrendo un sentiero che si inerpica sul costone terminale della valle di Ollomont. E' inoltre collegata a Doues da una strada agricola che serve gli alpeggi della zona. Lassù a 2000 metri di altitudine, lo sguardo può spaziare fra gli alti pascoli e le cime innevate del Mont Velan, del Grand Combin e del Mont Gelé.,
La Conca di By è stata da sempre sfruttata a pascolo. Le prime notizie dell'alpe di By risalgono all'anno 1186, quando il vescovo di Aosta Guillaume de la Palud acquistò da un certo Pierre un'alpe appunto a By. Nel 1224 la Mensa Episcopale aveva le decime sui pascoli di By: il cavalier Vuillerme di Valpelline si affrancò dalla decima con l'obbligo di donare al vescovo di Aosta cinquanta carichi di fieno. L'alpe di proprietà del vescovo era probabilmente quella che oggi è denominata Eveco.
Il pianoro di By era anticamente abitato tutto l'anno. A 2000 metri di altitudine si coltivavano segale e frumento e sorgeva un grande villaggio, la Ville de By, dove sono state trovate tracce di mulini e dove rimangono i resti di una cappella risalente al 1584. Nel campanile, uno dei più antichi della Valle d'Aosta, fu trovata una campana datata 1582.
La cappella di By venne fondata da un sacerdote di Ollomont, curato di Roisan, un certo Antoine Rosset, per permettere agli abitanti degli alpeggi di assistere alla messa e per ricordare le anime di coloro che in quelle zone, verso il 1200, persero la vita durante gli scontri con i Vallesani per la difesa dei pascoli di confine. Fin dal 1400 per favorire l'irrigazione dei pascoli, le acque della Conca di By sono state canalizzate nel ru de By e nel ru des Monts. Il ru de By è un ruscello di montagna che attinge l'acqua dai ghiacciai sopra By, nel vallone di Eau Noire a 2200 metri di altezza, attraversa orizzontalmente tutti gli alti pascoli di Ollomont e Doues e finisce sopra Allein.
La sua costruzione è datata 1401-1414. Anche la realizzazione del ru des Monts risale al 1400 circa. Ha inizio a Vaud, percorre la collina della riva destra di Oliomont e, attraverso una galleria lunga 800 metri, arriva a Chatelair nel comune di Doues spandendo a ventaglio sulla collina le sue acque.
Il ru des Monts fu abbandonato nel 1630 al tempo della peste, secondo alcuni a causa della mancanza di personale adatto alla sua manutenzione.
Altri affermano che questo ruscello fu abbandonato molto tempo prima per le numerose frane che incombevano sul percorso. Il ru des Monts è stato ricostruito ed inaugurato nuovamente nel 1949: le sue acque hanno certamente incrementato le attività agricole di Doues. Nel 1955 a By è stata costruita una piccola diga che ha capacità di circa 33000 m3 e che raccoglie le acque della Conca di By e di Eau Blanche.
La condotta che ha origine dal bacino, attraversa poi les Arsines e da qui invia le proprie acque alla centrale di Valpelline, o se non ve ne è necessità, le scarica direttamente nella diga di Place Moulin a Bionaz.

Il Col Fenetre: una "finestra" molto frequentata

Il paese era già conosciuto al tempo degli antichi Salassi che comunicavano con le genti del Vallese per lo scambio di metalli e bestiame attraverso la Fenetre Durand. Fenetre è una forma dialettale, molto usate nel medioevo, derivante dal latino finestra, che significa apertura fra due montagne, colle. Durand è un termine molto comune nella zona delle Alpi Pennine, come dimostrano i nomi dei torrenti Duria, Durance, Drance. La Fenetre Durand si apre in fondo alla valle di Ollomont a 2803 m, fra il Mont Gelé e il Mont Avril. Nel passato fu sicuramente uno dei valichi alpini più frequentati fra Aosta e il Vallese. Il colle si trovava sul passaggio della grande via di transito chiamate Vy Durand che attraversava al livello di circa 2000 m gli alpeggi di Doues e di Ollomont e portava nella valle di Bagnes, nel Vallese. L'importanza assunta da questo colle nel corso dei secoli, spinse l'arcidiacono Bernardo da Mentone a costruire, nel 1307, un ospizio nei pressi del villaggio di Glassier. Questa costruzione, conosciuta con il nome di la Bernarda. aveva lo scopo di accogliere i viandanti. L'ospizio aveva anche una piccola guarnigione di soldati che scortavano i viaggiatori per proteggerli dalle incursioni, molto probabilmente dei Saraceni.
I resti dei muri dell'ospizio sono stati visibili fino al 1973 quando, una frana provocata dalle acque della Conca di By, li ha completamente sepolti.
Fu attraverso la Fenetre Durand che nel XII secolo calarono a più riprese i Vallesani con l'intento di impadronirsi dei pascoli alpini.
I Vallesi si scontrarono con gli Ollomontesi, che li respinsero vittoriosamente, al disopra della Conca di By, in un piano occupato oggi da un piccolo lago: il luogo del combattimento fu chiamato PIan de la Bona Mort. Sotto By, nei pressi di Glassier, si trova anche un bois de la bataille che ricorda un combattimento analogo.

Due importanti fiere

All'alpe Chermontane, sul versante nord della Fenetre, e a Valpelline si tenevano contemporaneamente due celebri fiere. Poiché gli abitanti delle due località se ne contendevano il primato, il duca di Savoia Aimé III (1103-1149), risolse il conflitto ponendo le fiere in due date diverse: primo settembre a Chermontane, 28 settembre a Valpelline.
Fatto piuttosto Curioso è che l'alpe Chermontane, che si trova sul versante svizzero, appartenne ad Ollomont fino al 24giugno del 1539, quando gli abitanti di Bagnes se ne impadronirono con le armi.
Da allora sul colle si costruirono delle fortificazioni e delle trincee per le truppe di guardia.
Sembra che attraverso la Fenetre Durand, Calvino, riformatore protestante, si sia rifugiato in Svizzera dopo le storiche giornate del 1536, quando i valdostani presero la decisione di rimanere fedeli alla religione cattolica e cacciarono i protestanti. Da quel tempo la Fenetre Durand è conosciuta come Fenetre de Calvin. Possibile via di penetrazione del contagio durante la pestilenza, dal 1596 il colle fu periodicamente presidiato da un corpo di guardia permanente.

Espatri clandestini di celebri personaggi

Sicuramente la strada per la Svizzera, oggi nell'ultimo tratto ridotta ad un sentiero, doveva essere un tempo in buone condizioni se, ancora nel 1816 vennero fatte transitare 2000 vacche per approvigionare il Vallese.
Ma la Fenetre Durand non poteva fare concorrenza al Colle del Gran San Bernardo perché più elevato di quest'ultimo. La valle di Bagnes inoltre è più lunga di quella che cala in Svizzera dal Gran San Bernardo e quindi il transito risultava meno agevole.
Per questo motivo venne scelto il Colle del Gran San Bernardo quale principale via di comunicazione tra la Valle d'Aosta e la regione del Vallese. Nei pressi della Fenetre Durand, una targa ricorda l'espatrio clandestino in Svizzera, nel settembre del 1943, di Luigi Einaudi, futuro presidente della Repubblica (dal 1948 al 1955).
In quel periodo, il senatore, Magnifico Rettore dell'Università di Torino, era ricercato dalla polizia nazifascista poiché durante la caduta temporanea del Duce, aveva scritto una serie di articoli contro il regime. Con il ritorno al potere di Mussolini, Luigi Einaudi fu costretto a fuggire: arrivò ad Aosta con la moglie. Qui incontrò monsignor Stevenin che gli procurò un'auto per farlo espatriare attraverso il valico del Gran San Bernardo; ma poiché questo colle era controllato, il senatore fu accompagnato a Doues e da lì, espatriò in Svizzera attraverso la Fenetre dopo una breve sosta a By presso la casa di Paolo Alfonso Farinet, poi diventato senatore della Repubblica. Negli anni sessanta la Fenetre Durand era attraversata dai contrabbandieri di sigarette che cercavano di eludere la sorveglianza dei doganieri. Nei pressi del colle di trova una grotta dove i finanzieri attendevano, per sorprenderli, gli uomini con il loro carico (bricolla).