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"Musiche, Canti, e Danze tradizionali delle Quattro Province"

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La Musica ed il canto nella tradizione

E' il piffero, uno strumento a fiato ad ancia simile all'oboe, il protagonista unificante della secolare storia musicale dell Quattro Province. A lui è affidata l'esposizione delle melodie per danza, dei canti cosiddetti "da piffero" e delle marce da strada.

Fino al secondo decennio di questo secolo, sua compagna era la musa, cornamusa di piccoli dimensioni ad un solo bordone.

Successivamente, la fisarmonica cromatica (a piano o a bottoni) l'ha soppiantata nell'uso ma non nella memoria.

Il repertori propone brani destinati alla danza: Alessandrina, Monferrina, Giga, Piana e Povera Donna.

Il continuo evolversi della cultura etnica nelle Quattro Province ha inoltre consentito l'assimilazione nel repertorio tradizionale di danze e relative melodie di più recente origine, quali valzer, mazurka, polka. Le marce, i canti ("stranot"), le melodie per danze non più ballate sono invece destinate essenzialmente all'accompagnamento del corteo nuziale ed ai riti del Carnevale.

Dal punto di vista della tecnica strumentistica, spicca nella tradizione delle Quattro Province l'uso particolare della fisarmonica, alla quale è affidato un ruolo di centralità ritmica di inusuale spessore.

La vocalità, molto diffusa e praticata si divide e ben definiti filoni: dalle più antiche "buiasche" di matrice locale al trallallero di origine genovese risalito nelle valli. Ricca infine anche la presenza di temi cantati assimilabili al repertorio sei cantastorie e delle mondariso.

 

 

 

 

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