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Vi presentiamo i tre manifesti prodotti dalla Galleria PHOTO 13:
Concentrarsi su se stessi a tavolino od in mezzo ad un deserto .....pensarsi artista, riflettere sulla storia (non solo quella dell'arte)....misurarsi in più sensi con l'idea e con lo spazio.... fotografare i procedimenti mentali e disporli nell'ambiente, negli spazi visibili. La necessità di racchiuderci nell'intimo della nostra progettualità per espanderci poi in scala micro o macro ci tiene costantemente all'erta. Un'altra urgenza operativa: dematerializzare e dematerializzarsi per poi situare altri nuovi spazi di comunicazione.Così abbiamo chiuso dietro la porta della soffitta di casa colori ad olio, marmi, tele, acciai, cornici e cementi ed abbiamo impugnato l'idea come penna per scrivere concetti ermetici o narrativi. Cercare-ricercare-sperimentare-CANCELLARE e di nuovo-cercare.......raccogliere e seminare scritture polisemiche.....microscritture.... macroscritture, dipende dagli spazi fisici o mentali che si vogliono creare o sottolineare. Il programma è quello di impegnarsi nel lavoro sulle forme del concetto, sulla idea come accensione di meccanismi mentali, sul pensiero e sulla riflessione che programmano interventi e situazioni nello spazio-tempo dell'esistente, dell'esistenza, fuori e dentro la storia e le storie delle arti. La progettualità che si mette in MOSTRA.........progettare e programmare di realizzare anche l'impossibile.........Dematerializzare, se occorre, anche i propri sentimenti, le proprie emozioni......mettersi a nudo e mettere a nudo di fronte allo spettatore i processi e le scansioni mentali dell'operazione artistica. Farsi VEDERE mostrarsi macchina che pensa spietatamente per fare pensare, per scuotere l'esterno segnandolo. Sgomberare lo spazio da qualsiasl tipo di ingombro artistico tradizionale e mettersi allo scoperto, inchiodarsi come artista alle proprie responsabilità per inchiodare gli spettatori alle loro proprie responsabilità.....fuori dai pesi e dalle misure artistiche tradizionali, VEICOLARSI in profondità anche senza l'aiuto espressionistico della materia anche per costruire poesia.
La natura è
lì è qui intomo,bisogna riferircisi ancora ma in
termini nuovi,con nuove disponibilità Le due nature,quella che si è fatta da sé e quella creata dagli eventi umani ci assediano.
Galleria Photo 13 Cicci Borghi - Mauro Rombi 13 marzo 1980
Nel buio e/o nella luce è sparito l'oggetto, l'oggetto artistico, il manufatto con aura estetica.......ci sono rimaste le mani ad agitAZIONARSI.........ditaiuole. A E I O U se non ci fossero le vocali non potremmo parlare-narrare neanche di arte, ma si potrebbero ancora fare suoni e metter giù scritture fuori dal limite del visibile, del riconoscibile, dentro l' immaginario...le mani possono articolarsi per fare o per aree, anche senza intrappolarsi nella materia. S.O.S..........sos........sostare nel regno della immaginazione e dell'intelletto e poi procedere a qualunque costo con qualunque mezzo..... tendere diagonali sottilissime che passano per i vetri senza infrangerli... approntare oggetti e situazioni effimere, caduche, che durino un giorno o anche meno..... minute...... minuti.......momenti momentanei.......sogni.......segni che si possano cancellare o che si cancellino da solui .eventi e venti che si possano cancellare o che si cancellino da soli che passano nello spazio e rimangono nella mente ..transeire ..nel'aria scrivere col fumo delle ciminiere di Sarroch tre parole: ART AS IDEA e cronometrare la durata della loro sopravvivenza. Luce sull'oggetto cancellato .l'artista è preesistente, presente, sente in corpore oppure anche l'artista è cancellato .in mostra la sua assenza, i panni della sua mente .mente .le muse non bastano più citAZIONI-eccitAZIONI-riflessioni nella tabula rasa dei non colori .il bianco e/o il nero .i colori possono essere un fatto marginale .di che colore è l'orizzonte? Nelle enciclopedie non c'è scritto, nelle enciclopedie non c'è spazio tra voce e voce nella natura si, nella mente anche.
.un esempio di scrittura concettuale elementare? .cielo, terra, mare, i supporti della natura in tre parole .E se si cancellasse anche la natura .? Rimarebbe il buio .E se si cancellasse anche il BUIO?????
Galleria Photo 13 Cicci Borghi - Mauro Rombi Aprile 1980
Dèi ..dei due documenti teorici finora presentati al pubblico, una frase ronza ancora nelle nostre orecchie: Come un sottilissimo velo tra la realtà psichica e quella fisica, diaframma ipotetico tra spirito e materia, ponte fragilissimo tra arte e vita, tra arte e politica, tra vita e morte. Frammento di vita che si espande, che cresce a dismisura, che oltrepassa i limiti della coscienza, che diventa vita nel suo contemporaneo attuarsi come realtà. Eppure presuppone un progetto che, non finalizzato ad una pur sempre effimera realtà, è progetto di vita che grida la propria autonomia, che esalta la propria spiritualità, che colora la propria materialità. Puoi anche sapere tutto dei meccanismi della percezione, ma ricorda: se un giorno non dovessi più vedere il sole, o sei cieco o sei il sole.
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