OGG: PROVE E PRIMO CONFRONTO

 

Meglio il formato OGG che una gallina domani.

Esordisco con questa battuta per evidenziare una cosa: il formato OGG è l'ultimo nato (ma non è mica nato ieri!) dei formati audio.

Scopo principale di questo formato è quello di sostituire l'MP3, in quanto coperto da copyright.

OGG, invece, è stato pensato da Vorbis per essere libero, ruspante, insomma!

Giacché si è dovuto pensare ad un nuovo sistema di compressione chi l'ha ideato ha fatto tesoro delle esperienze sull'MP3 e quindi ha cercato di migliorarlo.

Il formato OGG è infatti dichiarato migliore del "vecchio" ma diffusissimo MP3.

Ho voluto quindi approfondire la cosa, provando a convertire i WAV in OGG tramite Goldwave 4.23, che prevede questo nuovo formato.

Il programma purtroppo non prevede opzioni di compressione e non mi è chiaro il bitrate che utilizza.

L'opzione di salvataggio in questo formato indica solamente "Vorbis, 44100Hz, stereo".

Ad ogni modo ecco la risposta in frequenza:

 

Confronto con MP3 128kbit

Il cedimento si verifica ad oltre 16.000 Hz, quindi la larghezza di banda è superiore ad un MP3 a 128kbit.

Il diagramma mostra inoltre delle spurie sulla parte finale della gamma, di livello però trascurabile.

La dimensione del file OGG però è superiore del 10-15% dell'equivalente MP3 a 128kbit.

In realtà non è sempre così, infatti provando parecchi file ho notato che molti risultavano più compatti dell'MP3, altri più grossi.

In media l'occupazione dei file OGG equivale quella degli MP3 a 128kbit.

Altra sorpresa: convertendo un'onda sinusoidale in MP3 otteniamo la stessa onda, perfettamente costante.

Se la convertiamo in OGG otterremo un'ampiezza fluttuante.

Questa è l'ampiezza di un'onda a 440 Hz (il classico LA) in MP3:

Come si vede l'ampiezza è costante.

Questo è lo stesso LA in OGG:

L'ampiezza è visibilmente irregolare e questa caratteristica si mantiene pressoché costante per tutta la gamma.

Ecco quindi le varie statistiche dell'onda MP3:

Riportano correttamente la potenza media come -6 dB.

Ecco invece come appare la statistica sul file OGG:

Qui l'ampiezza dell'onda presenta una certa "oscillazione d'ampiezza" (vedi Minimu RMS Power e Maximum RMS Power) per cui l'ampiezza media (Average RMS Power) è leggermente inferiore ai -6 dB teorici. Poca cosa, comunque.

Probabilmente il formato OGG utilizza algoritmi frattali o cose del genere per scomporre/ricomporre l'onda, e questo provoca una sorta di "imprecisione".

Ma non è detto che sia un lato negativo, anzi! In natura non esistono onde così perfette come quelle dei test, per cui ben difficilmente potremo notare il difetto, anzi, è possibile che questo algoritmo consenta un ascolto che "suona" più naturale.

Ci vorrebbero ben altri test per valutare appieno la questione.

Qualcuno penserà che io mi sia fermato qui, invece...

Altro encoder

Dato che l'encoder di Goldwave mi pareva scarno, ma forse anche perché il formato OGG non era ancora completamente "varato", ho cercato un altro encoder.

Non so da dove è saltato fuori, ma mi sono trovato con un eseguibile denominato OGGDROP.EXE. Lanciandolo appare una finestrella con l'immagine di un pesce. Facendo il Drag & Drop di un WAV sulla finestrina, il file viene convertito in OGG.

E' possibile impostare la qualità, da 128kbit a 350kbit.

L'aspetto "poco serio" del programma mi ha fatto dubitare delle sue qualità, ma la prova...

Ecco la risposta in frequenza a 128kbit:

Sono rimasto allibito: a 128kbit risposta piatta! Sulle prime ho creduto di aver sbagliato file ed aver preso l'originale WAV!

Invece no! E' proprio il file OGG!

C'è da dire che il discorso che ho fatto sull'ondulazione dell'onda per quanto riguarda Goldwave è presente anche in questo encoder, quindi si tratta di una caratteristica del formato OGG.

Terrà "botta" anche nelle prove "dinamiche"? Vedremo!


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