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Forum: Genitori

Punture zecche

Si veda anche il thread: Puntura di vespe, api ecc.


Date: Fri, 17 Aug 2001 19:46:21 +0200
From: lettera firmata
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Ho una bambina di quattro anni e mezzo punta da una zecca in zona montana-fluviale nel nord della Spagna.

L'animale è stato rimosso. Ma, a distanza di quindici giorni, permane un piccolo pomfo con puntino nero al centro.

Non ci sono sintomi di alcun genere, se non un lieve prurito in loco.

E' comunque opportuno sottoporre la bambina ad analisi?


Date: Mon, 20 Aug 2001 23:24:51 +0200
From: "Firmino F. Rubaltelli"

Il punto importante è che le zecche possono trasmettere la borellia (borelliosi o malattia di Lime) e/o le rickettsie. Ad esempio circa il 40% delle zecche del nord-italia è infettato dalla Borellia burgorferi. Il primo sintomo, dopo 7-10 giorni, è a livello del morso della zecca con una manifestazione esantematica anulare tipica, che dà prurito e talvolta è dolorosa. E' possibile, ma le diagnosi a distanza non si possono fare, che il ponfo da Lei descritto sia appunto l'inizio dell'eritema migrante della malattia di Lyme. La terapia a questa età, consultato ovviamente un pediatra, sempre che il sospetto di borelliosi sia fondato, è a base di amoxicillina (Zimox) alla dose di 50 mg/kg/die divisa in due dosi giornaliere per 21 giorni. La prognosi è buona.

Diverso sarebbe il discorso della rickettsiosi, che però compare dopo 5-7 giorni dalla puntura della zecca, con febbre elevata, mal di testa, malessere, artralgie e un esantema "bottonoso" con maculopapule (scusi il termine tecnico) grosse come lenticchie. Nella sede della puntura della zecca compare una macchia nera che dà poi luogo a un'ulceretta. Come avrà capito questa malattia è molto più grave e , se non trattata con le tetracicline o con il cloramfenicolo (farmaci che per vari motivi ì ormai sono poco usati nell'adulto e mai nel bambino tranne che in questo caso) può in qualche caso portare anche a morte (è più pericolosa per gli adulti che per i bambini ma comunque...).

Spero di esserLe stato di qualche utilità senza spaventarLa troppo.

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Prof. Firmino F Rubaltelli
Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale
Azienda Ospedaliera Careggi
Università degli studi di Firenze, Facoltà di Medicina
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