" LE ROYAUME DE SARDAIGNE "
Anno - 1753
Titolo - "
Le Royame de Sardaigne dréssé sur le cartes manuscrites levées
dans le Pays par les Ingenieurs Piemontais à Paris par le rouge
Ing. Gèographe du Roy, rue des Augustins 1753 A; P.D.R." "
Misure - cm 70,5
x 41,5
Autore - Goerge
Louis Le Rouge
Sta in - "Atlas
général contenent le detail des quatre parties du monde principalment
celui de l'Europe, par le Rouge...A Paris, chez S.r Le Rouge " 1741
- 1762
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E'
questa la famosa carta geografica della Sardegna meglio conosciuta come
"Carta degli Ingegneri Piemontesi", così come si
legge in uno dei cartigli, eppure si nota che il profilo costiero é
non poco frastagliato e inesatto, la forma e il numero delle isole inferiori
e errata, gli errori dei toponimi innumerevoli, i centri abitati ubicati
erroneamente, l'orografia poco veritiera, ecc. che rendono la carta molto
approssimativa; queste approssimazioni molti dubbi hanno suscitato sulla
paternità di questa carta attribuita agli ingegneri piemontesi e
già il Padre Scolopo Tommaso Napoli (1743 - 1825) metteva in dubbio
che questa potesse essere veramente compilata sui rilievi di ingegneri
, proprio per la sua inesattezza, e così scriveva:
"Falsamente spacciasi fatta
dagli ingegneri Piemontesi sul luogo "dans le pays" mentre non
è credibile che ingegneri stati in Sardegna e principalmente in
Cagliari, avessero disegnato una carta la più scorretta potesse
mai darsi luce."
Il Piloni invece, nel suo libro
"Carte Geografiche della Sardegna", allude al fatto che questa
potesse avere origine da una carta manoscritta del Lemoine, identica a
questa, dove in basso a destra la firma è accompagnata da "Fecit",
che a quei tempi si usava per significare che il disegno era originale,
ossia inventato da chi lo aveva disegnato. Purtroppo, nonostante le varie
ricerche, non si conoscono dati biografici del Lemoine e quindi la sua
credibilità non si può certificare. Un nota curiosa sono
le leggende che appaiono in questa carta e precisamente:
- Accanto all'isola di San Pietro
dove si legge "Cette Isle est peuplée par des Genois Pescheurs
de Coraille ci devant possesseurs de Tabarca".
- Tra i monti della Nurra dove si
legge "Peuples non Conquis qui ne payent point de Taxes".
- Tra i monti della Gallura dove
si legge "Icy se voyent les matrices des Colones du Panthéon".
Resta comunque il fatto che l'elenco
dei vari giacimenti minerari, i nomi regionali, i confini delle regioni
e dei feudi ed il fatto che figurino tutte le strade ad eccezione di quelle
dell'Iglesiente, conferiscono a questa carta una nota di particolare novità,
interesse e originalità. A l'epoca per questo ottenne un grande
successo dimostrato dalle varie repliche che si susseguirono negli anni
di cui ne citiamo alcune:
1765 - "I Carte chorograpfique
des Etets du Roy de Sardaigne...Par A. Dury (London) Printed for and sold
by A. Dury, in Duck's-court, St. Martins-lane".
1776 - Inserita nell'"Atlas
Universelle dressé sur le meilleurs cartes modernes A Venise, Par
P. Santini, Rue S. Justin".
1779 - Nello stesso atlante qui
sopra citato ma pubblicato nel 1779 dove figura la carta incisa "chez
M. Remondini" (Esemplare riprodotto nell'immagine).
1784 - Nell'"Atlante nuovissimo
illustrato ed accresciuto sulle osservazioni e scoperte dai più
celebri e recenti geografi" pubblicato a Venezia da Antonio Zatta.
1799 - Nello stesso "Atlante
nuovissimo..." dello Zatta ma stampato a Venezia nel 1799.
1789 - Inserite nell'atlante dal
titolo "Schauplatz der fünf Theile der Welt..." pubblicato
a Vienna da Franz Johan Joseph von Reilly.
1792-1801 - Nel "Nuovo Atlante
Geografico Universale delineato sulle ultime osservazioni" stampato
a Roma nella Calcografia Camerale tra il 1792 e il 1801 dove figura la
carta incisa da G. M. Cassini.