(6.55) |
che dà una metrica di Bertotti-Robinson in prossimità di ciascuno degli N orizzonti, ed è asintoticamente piatta all'infinito.
Nell'analizzare la condizione di equilibrio statico, bisogna osservare che il sistema in esame è governato da tre tipi di forze: l'attrazione gravitazionale, la repulsione magnetica e la forza scalare attrattiva mediata dal dilatone .
Per definire i valori delle masse, delle cariche magnetiche e delle cariche scalari, consideriamo il limite classico a bassa energia delle soluzioni (6.46) - (6.48).
Per il calcolo delle masse Mi osserviamo che le componenti spaziali della metrica canonica:
gij | = | ||
(6.56) |
nel limite asintotico per devono tendere al limite node0.oniano:
(6.57) |
dove Mn è la massa dell'nmo buco nero. Segue che le soluzioni asintoticamente piatte descrivono una distribuzione di buchi neri estremi con masse:
(6.58) |
Analogamente, le componenti spaziali del tensore di campo elettromagnetico:
(6.59) |
tendono al limite classico:
(6.60) |
dove Qn è la carica magnetica dell'nmo buco nero. Si ha perciò:
(6.61) |
Infine si possono definire le cariche scalari dal comportamento asintotico del dilatone:
= | |||
(6.62) |
che, nel limite per deve ridursi a:
(6.63) |
si ha dunque:
(6.64) |
La condizione di equilibrio statico tra gli N buchi neri estremi sarà allora espressa dal bilanciamento della forza attrattiva di Newton:
(6.65) |
della forza repulsiva di Coulomb:
(6.66) |
e della forza scalare dilatonica attrattiva:
(6.67) |
deve cioè essere:
(6.68) |
Una semplice sostituzione algebrica mostra allora che tale condizione è identicamente soddisfatta per tutti i valori di k, e rappresenta una generalizzazione al caso dilatonico della soluzione di Majumdar-Papapetrou della relatività generale.