next up previous contents
Next: Equilibrio statico nel limite classico Up: Buchi neri carichi nella teoria delle corde Previous: Soluzioni di buchi neri estremi multipli

6.6  La metrica ``canonica''

Nel capitolo precedente abbiamo descritto la soluzione di buchi neri multipli nell'usuale sistema di Einstein-Maxwell, nota come soluzione di Majumdar-Papapetrou, che rappresenta l'equilibrio statico tra buchi neri estremi di Reissner-Nordström, in cui l'attrazione gravitazionale e la repulsione elettrostatica si bilanciano esattamente. Recentemente [40] è stata studiata la soluzione di buchi neri multipli nella teoria delle corde in un sistema di Einstein-Maxwell modificato dalla presenza di un campo scalare dilatonico, accoppiato in modo non minimale (k = -1) al campo di Maxwell F, dove la condizione di equilibrio deve tener conto anche della forza scalare.

È perciò interessante considerare l'interpolazione tra questi due casi estremi. Tale studio è stato discusso da Shiraishi [42] nel caso multidimensionale, a partire da una azione modificata dilatonica, che è correlata all'azione delle corde (6.8) da noi considerata dalla trasformazione conforme della metrica:

  \begin{displaymath}\hat{g}_{\mu \nu} = e^{-2\phi} g_{\mu \nu} \; .\end{displaymath} (6.43)
 

In termini della metrica ``canonica'', l'azione assume la forma:

\begin{displaymath}I = \frac{1}{16\pi} \int d^4x \sqrt{-\hat{g}}\,\left[ \hat{......\nabla}\hat{\phi})- e^{-2a\hat{\phi}}\hat{F}^2 \right] \; ,\end{displaymath} (6.44)
 

dove:

\begin{displaymath}a\hat{\phi} = \phi \;\;\;\;\; ; \;\;\;\;\;a\hat{F} = F \end{displaymath}
 
\begin{displaymath}a = \sqrt{\frac{1-k}{3+k}} \; . \end{displaymath}
 

Le equazioni di campo relative a questa azione sono (omettendo per brevità il simbolo `` $\hat{\rule{0mm}{2mm}\;\;\rule{0mm}{2mm}}$''):

  (a) $\displaystyle \nabla_{\mu} \left(e^{-2a\phi}F_{\mu \nu} \right) = 0$  
  (b) $\displaystyle \nabla^2 \phi + \frac{1}{2} \, a \, e^{-2a\phi} F^2 = 0$  
  (c) $\displaystyle R_{\mu \nu} = 2 \,\nabla_{\mu}\phi \nabla_{\nu}\phi+ 2 \,e^{-2a\phi}F_{\mu \rho} F_{\nu}^{\;\:\rho}-\frac{1}{2} \,g_{\mu \nu} e^{-2a\phi}F^2 \; .$ (6.45)
 

Una soluzione per queste equazioni di campo, nel caso di buchi neri magnetici estremi multipli, è data da:

   
        ds2 = $\displaystyle - V^{-\frac{3+k}{2}} dt^2 + V^{\frac{3+k}{2}}d\mbox{\bf x} \cdot d\mbox{\bf x}$ (6.46)
$\displaystyle e^{-2a\phi}$ = $\displaystyle V^{\frac{-1+k}{2}}$ (6.47)
Fij = $\displaystyle \frac{\sqrt{3+k}}{2} \,\varepsilon_{ij}^{\;\;\:\:k} \,\partial_k V \; ,$ (6.48)
 

che si ottiene applicando la trasformazione conforme (6.43) alle soluzioni ottenute prima per le equazioni di campo relative all'azione (6.8).

V è una funzione che deve, come prima, soddisfare la condizione:

\begin{displaymath}\mbox{\boldmath$\nabla$ }^2 V = 0 \; .\end{displaymath}
 

Nel caso di un singolo buco nero estremo si può ancora considerare una espressione del tipo:

 \begin{displaymath}V = 1 + \frac{\alpha}{\rho} \; ;\end{displaymath} (6.49)
 

tuttavia lo scalare di curvatura relativo a questa metrica è:

 \begin{displaymath}R = - \frac{k^2+2k-3}{8} \,\frac{\rho^{\frac{-1+k}{2}}}{(\rho + \alpha)^{\frac{7+k}{2}}} \; ,\end{displaymath} (6.50)
 

e, in prossimità di $\rho = 0$:

\begin{displaymath}\lim_{\rho \to 0} R =\left\{\begin{array}{lc}\to \infty &......< 1) \\ [.3 cm]0 & \;\;\;\;\; (k=1) \; .\end{array}\right.\end{displaymath} (6.51)
 

Perciò, nell'intervallo $-1 \le k < 1$, la superficie $\rho = 0$rappresenta una vera singolarità di curvatura, non schermata da alcun orizzonte , e quindi non ritenuta fisicamente accettabile secondo la già accennata ipotesi di Penrose.

Tuttavia, nel limite k=1, si riottiene il caso di Reissner-Nordström estremo, in cui la superficie $\rho = 0$ non presenta alcuna singolarità.

Lo studio delle geodetiche radiali mostra alcuni aspetti peculiari della metrica ``canonica''; infatti le geodetiche ``space-like'' si mantengono finite per tutti i valori di k (eccetto, naturalmente, nel caso già discusso k = 1):

$\displaystyle \int_{l(\rho_0)}^{l(0)} dl$ = $\displaystyle \int_{\rho_0}^{0} d\rho \left(1+\frac{\alpha}{\rho}\right)^{\frac{3+k}{4}}$  
  $\textstyle \stackrel{\rho \to 0}{\simeq}$ $\displaystyle \left\{\begin{array}{lc}\displaystyle\int_{\rho_0}^{0} d\rho \......_{\rho_0}^0\to + \infty& \;\;\;\;\; (k = 1) \; .\end{array}\right.\nonumber$ (6.52)
 

Inoltre, relativamente alla stessa distanza,per tutti i valori di k, si mantengono finite le geodetiche ``time-like'':

$\displaystyle \int_{\tau(\rho_0)}^{\tau(0)} d\tau$ = $\displaystyle \int_{\rho_0}^{0} d\rho\left[-\left(1+\frac{\alpha}{\rho}\right)^{-\frac{3+k}{2}}+ E_{\tau}^2 \right]^{-1/2}$  
  $\textstyle \stackrel{\rho \to 0}{\simeq}$ $\displaystyle \frac{1}{E_{\tau}}\int_{\rho_0}^{0} d\rho= - \frac{\rho_0}{E_{\tau}}< +\infty \; ,$ (6.53)
 

e ``light-like'':

\begin{displaymath}\int_{\lambda(\rho_0)}^{\lambda(0)} d\lambda =\frac{1}{E_{\......rho_0}^{0} d\rho- \frac{\rho_0}{E_{\lambda}}< +\infty \; ,\end{displaymath} (6.54)
 

dove:

\begin{displaymath}E_{\lambda} = \left( 1 + \frac{\alpha}{\rho} \right)^{-\frac{3+k}{2}}\frac{dt}{d\lambda} \; .\end{displaymath}
 
 



next up previous contents
Next: Equilibrio statico nel limite classico Up: Buchi neri carichi nella teoria delle corde Previous: Soluzioni di buchi neri estremi multipli 
 
Sergio Demelio

1999-03-18