Attenzione alle conserve in scatola :

Quando entrate in un negozio o supermercato fate attenzione alle offerte speciali, occhio alle date di scadenza e di produzione del prodotto.

Pomodori Pelati in Latta Stagna Verniciata

Tabella Sigle di produzione delle Industrie Conservatoriere:

1998 1999 2000 2001 2002
H S N M T
Giorno Giorno Giorno Giorno Giorno
001/365 001/365 001/365 001/365 001/365

Esempio : M 243 corrisponde al 243° giorno dell'anno 2001 questo significa che, state acquistando un Pomodoro inscatolato il   31 Agosto 2001.

Questa tabella viene utilizzata per la maggior parte dei prodotti scatolati.

In particolare nei Pomodori in scatola, controllare che, siano stati prodotti dal 200° al 300° giorno dell'anno per assicurarsi la qualità del prodotto stagionale e che non siano risalenti ad oltre 1/1.5 anno fa circa.

Il problema di fondo è che, un prodotto anche se non scaduto, comunque risale almeno a circa 1,5/2 anni fa.

Le latte normalmente verniciate di bianco o trasparente per isolare igienicamente la Latta dall' alimento, con l'andar del tempo la verniciatura perde aderenza e si mescola nel prodotto, che bel sugo! un misto di pomodoro, fitofarmaci, acido ascorbico, mescolato con piccole particelle di vernice e metalli pesanti ....

Come risolvere il problema...?... acquistare prodotti freschi o, confezionati in vetro tenendo sempre presente la data del confezionamento.

------------------------------------------

Pomodori Freschi ed i Fitofarmaci :

Come difendersi dai Fitofarmaci :

------------------------------------------------

Il Sugo perfetto :

Dopo aver accuratamente pulito il pomodoro, lasciar cuocere per almeno 3/4 ore a fuoco lento, aggiungendo durante la cottura acqua, un pizzico di sale e per diminuire il sapore aspro mezzo cucchiaino di zucchero, fino al raggiungimento del sapore gradito.

Buon appetito ...

-------------------------------------------------

OGM; PECORARO SCANIO, ARROGANTE PRESSIONE USA        (10/01/2003)

Roma - La minaccia di ricorrere al Wto contro l'Ue per poter vendere in Europa gli alimenti geneticamente modificati espressa dal rappresentante statunitense Robert Zoellick e' prova dell'arroganza degli Stati Uniti. E' quanto afferma il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio che giudica ''grave e cinico'' il riferimento alla fame nel mondo fatto dagli Usa ''esclusivamente per difendere gli interessi commerciali delle multinazionali''. ''Peraltro - aggiunge Pecoraro in una nota - anche gran parte della popolazione americana e' schierata su posizioni diverse dalle sue. Esattamente come in Europa, dove cresce sempre piu' la richiesta di regole certe per i consumatori e garanzie per un'alimentazione di qualita'''. ''In questo senso - conclude il presidente dei Verdi - la risposta della Commissione Europea all'arrogante pressione statunitense e' certamente apprezzabile. Mi auguro che il Governo italiano si attivi in ogni sede per difendere agricoltori e consumatori italiani e respinga al mittente ogni iniziativa Usa strumentale e speculativa''.

-------------------------------------

APPROVATA LEGGE SU TUTELA BUFALA MEDITERRANEA   (19/12/2002)

SODDISFAZIONE ALLEVATORI COLDIRETTI DAVANTI A MONTECITORIO

ROMA - E' stato definitivamente approvato il disegno di legge per la tutela della Bufala mediterranea. A darne notizia e' la Coldiretti che, con una delegazione di allevatori campani, ha manifestato oggi davanti a Montecitorio a sostegno dell'atteso provvedimento. La proposta di legge - informa una nota - detta disposizioni per la tutela e lo sviluppo della bufala mediterranea la cui presenza in Italia puo' essere fatta risalire all'antica Roma (ne fanno fede scritti di Catullo e di Apicio). ''Oggi - spiega la Coldiretti - soltanto nel basso Lazio ed in Campania l'allevamento di questa specie ha assunto nel tempo caratteristiche tali da rappresentare una fonte di ricchezza''. In Italia sono allevati oltre 200 mila capi bufalini, dei quali 160 mila in Campania e circa 30 mila nel Lazio. La salvaguardia della presenza in Italia della bufala mediterranea e delle caratteristiche della razza - continua la Coldiretti - rappresenta un obiettivo importante per il patrimonio zootecnico nazionale dal punto di vista del mantenimento delle risorse genetiche e da quello produttivo per la destinazione del latte alla trasformazione nella famosa e celebre mozzarella di bufala campana a denominazione di origine protetta (DOP)''. La mozzarella di bufala campana DOP - ricorda l'organizzazione agricola - ha ottenuto il riconoscimento comunitario nel 1993 ed e' un formaggio da tavola di pasta filata molle derivato da latte intero di bufala, mentre il termine 'mozzarella' deriva dal termine 'mozzare', operazione questa praticata nella lavorazione. Il disciplinare prevede, per la produzione della Mozzarella di bufala, l'utilizzo esclusivo di latte di bufala. In tal modo rimane escluso un impiego anche parziale di latte bovino. Le caratteristiche di questo rinomato formaggio sono quelle dei molli di pasta filata; coagulazione a 33 gradi centigradi (di meno durante la stagione calda, di piu' durante la stagione fredda). Minimo di umidita' 57%, minimo di grasso sul secco 54%; tollerata una percentuale del 52%, per dare modo di controllare se trattasi di una partita di latte contenente molto latte di 'figliarelle' (bufale partorite da poco), oppure ottenuto in condizioni di alimentazione particolari. L'iniziativa della Coldiretti - precisa la nota - ha trovato pieno sostegno di cittadini, parlamentari di maggioranza ed opposizione e rappresentanti di Governo, che si sono uniti agli allevatori che hanno distribuito, in un apposito stand, assaggi di mozzarella di Bufala Campana a denominazione di origine.

-------------------------------

COLDIRETTI, OCCHIO A BEVANDE CON FRUTTA FANTASMA (19/12/2002)

AUTORITA' DEVONO VERIFICARE RISPETTO LEGGE IN VIGORE

ROMA - Un contenuto in frutta piu' che dimezzato rispetto a quello gia' basso (12%) previsto dalla legge per le bevande a base di frutta commercializzate con nomi di fantasia ''e' l'ultima preoccupante novita' sul mercato delle bibite analcoliche''. E' la Coldiretti a segnalare la presenza in commercio delle bevande con 'frutta fantasma', ''che non sono succhi di frutta o nettari, ma rientrano in quel gruppo di prodotti, gassati o meno, definiti come bevande analcoliche a gusto arancia, limone ed altri frutti, pur contenendone una quantita' risibile e variabile dal 3% al 5%''. Si tratta - precisa la Coldiretti in una nota - di una percentuale che rappresenta il contenuto di una sola arancia (70 grammi di succo) per ogni bibita da un litro e mezzo prodotta e commercializzata con il richiamo al gusto di arancio, a prezzi quattro volte superiori a quelli del singolo frutto e con l'aggiunta di aromatizzanti e coloranti. Una situazione - prosegue l'organizzazione agricola - ''sulla quale le autorita' preposte sono chiamate a verificare il rispetto della legge in vigore, a tutela dei consumatori e degli imprenditori agricoli. Ogni punto percentuale di frutta in meno nelle bibite - conclude la Coldiretti - equivale ad una riduzione di 7 milioni di litri di succo nelle bottiglie destinate ai consumatori e quindi ad oltre 235.000 quintali di arance in meno coltivate dagli imprenditori su oltre 1.300 ettari di superficie''.

----------------------------------------

ORTOFRUTTA:  DALL'ITALIA UN PONTE SUL MEDITERRANEO (04/12/2002)

SEDICI SOCIETA' RIUNITE NELLA MEDITERRANEAN FRUIT COMPANY

ROMA - L'ortofrutta italiana punta ad essere sempre piu' internazionale e a 'gettare un ponte' tra le produzioni dell' Italia e quelle del Mediterraneo. E' con questa intenzione che 16 realta' del settore (dalle produzione al packging fino alla costruzione di impianti e tecnologie) hanno dato vita, in vista della completa apertura dell' Ue ai paesi del bacino del Mediterraneo prevista per il 2010, alla 'Mediterranean Fruit Company'. La neonata societa' che e' stato presentata quest' oggi alla presenza del ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno e che e' aperta alla partecipazione futura di altre imprese, disporra' nella prima fase di attivita' di un capitale sociale di 400.000 euro destinato poi ad essere incrementato ad 1 milione di euro. Tra gli obiettivi del nuovo organismo, promosso e sostenuto dal Mipaf, ci sara' tra l'altro l'apertura di una rete di uffici nelle principali aree di produzione e commercializzazione dei paesi dell'area partendo da Egitto e Turchia (al fine di incrementare l'export del prodotto ortofrutticolo, delle tecnologie e del know how italiani), nonche' la partecipazione alle principali manifestazioni del settore per favorire incontri e partnership con operatori del bacino del Mediterraneo. Fra i progetti prioritari della societa' che e presieduta dal direttore generale del Gruppo Apofruit, Renzo Piraccini, anche quello di realizzare la formazione di personale locale. Nel prossimi due anni e', infatti, prevista la formazione di 100 addetti: dalla produzione alla commercializzazion fino alla logistica, alla manutenzione e ai sistemi di certificazione. ''Questa iniziativa, frutto del lavoro di un gruppo di imprenditori coraggiosi, dimostra - ha sottolineato, nel suo intervento, il ministro Alemanno - come sia possibile una proficua collaborazione tra amministrazione pubblica e soggetti privati. Gli accordi fra Stati, come il green corridor che abbiamo aperto con l' Egitto, dimostrano -ha precisato - che per avvicinare le due sponde del Mediterraneo e' necessaria una progettualita' che nasca dal confronto costruttivo con la societa' civile''. Secondo Alemanno pero' ''l' appuntamento del 2010, fino ad oggi, non e' stato adeguatamente preparato con progetti di cooperazione e di complementariet delle produzioni agricole. Se questo ritardo non sara' recuperato - ha ricordato - l'area di libero scambio rischia di essere una condanna per la nostra agricoltura meridionale che si troverebbe a competere, in una vera e propria guerra tra poveri, con le agricolture dei paesi emergenti. Al contrario  ha poi aggiunto  intendiamo investire gli anni che ci separano dal 2010 per costruire una collaborazione che consenta di calendarizzare le produzioni agricole, importando dal Nordafrica solo quelle che non vengono prodotte nello stesso periodo anche in Italia. Un passo importante in questa direzione - ha concluso e' il fronte comune che si e' creato in sede europea tra Italia, Spagna, Grecia e Portogallo per difendere e sostenere le produzioni mediterranee nell' ambito della revisione di medio termine della Politica Agricola Comune. Per raggiungere tutti questi obiettivi ci siamo impegnati a dedicare il semestre di presidenza italiana del Consiglio dei Ministri dell' Agricoltura dell'Ue ai problemi del Mediterraneo''. La produzione ortofrutticola della sponda Sud del Mediterraneo e' passata da 73,5 milioni di tonnellate nel '96 a 79,4 milioni di tonnellate del 2000 facendo segnare un incremento dell'8%. L' Ue assorbe circa il 50% delle esportazioni ortofrutticole dei paesi della sponda Sud del Mediterraneo.

--------------------------------------

TRENTINO; VENDEMMIA 2002 MENO UVA PIU' QUALITA'  (28/11/2002)

PRODOTTI 978 MILA QUINTALI, IL 58% BIANCHE IL 42% NERE

TRENTO - Minore quantita' a fronte di una migliore qualita'. Questo, in sintesi, il risultato della vendemmia 2002, per la quale il Consorzio Vini del Trentino diffonde i dati ufficiali, raccolti presso le aziende vinificatrici della provincia. La produzione di quest' anno, informa il Consorzio, e' risultata pari a 978.035 quintali di uva e registra una riduzione del 14,6% rispetto ai valori dell' anno scorso. Si tratta di una flessione in linea con le prime stime di produzione effettuate a livello nazionale le quali indicano un calo della produzione italiana di uve da vino del 17% rispetto al 2001. Nel confronto tra le uve bianche e le nere, le prime aumentano il distacco nei confronti delle seconde, per un totale percentuale del 57,8% contro il 42,2%. La riduzione piu' consistente interessa la varieta' di Enantio (-30%) e Schiava (-26%) penalizzate, oltre che dall' annata ingenerosa, da una riduzione delle superfici vitate. L' indagine ha inoltre rilevato che circa 65.000 quintali di uve raccolte nelle province di Bolzano e Verona sono state conferite a cantine della provincia di Trento. Fatti salvi questi dati, il Consorzio ritiene che la produzione di vino stimata in Trentino ammonti a circa 750.000 ettolitri.

------------------------------------

PESTICIDI, ITALIANI MANGIANO BENINO (28/11/2002)

PADOVA - Come mangiano gli italiani? Benino, secondo i dati diffusi durante il convegno organizzato da Veneto Agricoltura (l'Azienda della Regione Veneto per i settori agricolo, forestale ed agroalimentare) sul tema ''I residui dei fitofarmaci nell'agroalimentare''. I campioni esaminati nel 2001 dall' Osservatorio Nazionale dei Residui (ONR) e dal Ministero della Sanita', e' stato reso noto, sono regolari nella quasi totalità dei casi, con piccole differenze fra le varie matrici vegetali.

In generale, la frequenza di contaminazione da residui e' inferiore all'1,7%.

La percentuale di frutta risultata priva di residui e' pari al 54,5%, contro l' 81,5% degli ortaggi; i campioni con residui inferiori al limite minimo dei residui costituisce il 44,0% della frutta e il 17,4% degli ortaggi.

Kiwi (3,1%) Sedano (7,1%) Ciliegia (2,7%) Bietola da costa (5,1%) Fragola (2,6%) Scarola (4,2%) Uva (2,5%) Rucola (3,0%) Albicocca (2,5%) Lattuga (2,5%) Mela (1,7%) Cetriolo (1,5%) Pompelmo (1,4%) Cicoria (1,5%) Radicchio (1,2%) Fagiolino (1,2%) Patata (1,2%) Cavolfiore (1,1%) Melone (1,1%).

Dei campioni risultati non regolamentari tra la frutta il 61,5% proviene dal territorio nazionale, il 12,3% da paesi terzi. Analoga situazione per gli ortaggi. La percentuale di irregolarità nei prodotti ortofrutticoli e' diminuita drasticamente, passando dal 5,6% del 1993 all'1,3% del 2001.

-------------------------------------

VINO, CHIANTI SUPERA TEST CONTROLLI QUALITA'  (28/11/2002)

MILANO - Il vino Chianti, dopo una serie di test qualitativi che ha coinvolto circa 300 campioni di diverse annate, ha superato brillantemente gli esami e si e' quindi confermato come uno dei migliori vini italiani. E' quanto e' emerso oggi nel corso di un incontro organizzato a Milano per iniziativa del Consorzio Chianti. Il programma, adottato dal Consorzio toscano fondato nel 1927, ha coinvolto - secondo quanto e' stato riferito - circa 300 esemplari di Chianti Docg, Colli dell'Etruria centrale Doc e Vinsanto del Chianti Doc sono stati prelevati in diversi mercati europei, oltre a quello italiano e in Giappone, secondo un programma concordato con il ministero delle Politiche Agricole avviato nella prima meta' del 2001 e attualmente in fase di conclusione. ''Ancora una volta il Chianti - ha commentato il presidente del Consorzio Luca Giannozzi - si puo' presentare come metro di paragone sia a livello nazionale che internazionale''. Secondo Giannozzi, poi, ''se negli anni si e' formato un gusto nazionale in fatto di vini e se i consumatori italiani oggi non sono secondi a nessuno in fatto di competenza enologica, molto merito e' del Chianti, che e' entrato discretamente in tutte le case e su tutte le tavole e si e' progressivamente elevato di livello qualitativo, insieme alle aspettative di chi lo beve''. Dagli esami effettuati prelevando casualmente campioni composti di tre bottiglie di vino appartenenti allo stesso lotto, il risultato e' stato ''ottimale'', mentre le anomalie riscontrate, in numero decisamente esiguo, sono state prevalentemente riconducibili alla cattiva conservazione del prodotto, spesso riferita anche ai difetti connessi al tappo di sughero. ''In ogni caso - ha precisato il presidente Giannozzi - ogni campione difettoso e' stato segnalato alle autorita' competenti coordinate dal ministero per le Politiche Agricole''.

----------------------------------

OLIO : ITALIANI PRIMI IN EUROPA PER CONSUMI  (26/11/2002)

PREFERISCONO OLI BIOLOGICI, CERTIFICATI E DOP

ROMA - Sono gli italiani i consumatori piu' esperti negli acquisti di olio extra vergine d'oliva in campo europeo, consumano piu' extra vergine e orientano sempre piu' le loro scelte verso oli biologici e a denominazione di origine protetta. Lo rileva l' osservatorio economico dell'Unaprol, sottolineando che il legame con il territorio e l'origine nazionale del prodotto restano elementi importanti che contribuiscono ad orientare la struttura degli acquisti domestici. ''Il mercato italiano si presenta, oggi, con una segmentazione impensabile fino a qualche anno fa - ha commentato il presidente dell' Unaprol, Nicola Ruggiero - questo e' un dato positivo perche' e' una conferma della crescita culturale in atto nel nostro Paese e dimostra il grado di conoscenza che i consumatori hanno sviluppato verso questo nobile prodotto''. Dall'indagine emerge che, rispetto al prodotto extra vergine di base (in termini di valore rappresenta l' 87,1% del mercato nazionale ed e' venduto sugli scaffali mediamente al prezzo di 3,5 euro al litro), le altre tipologie appartenenti alla categoria degli oli extra vergine spuntano prezzi piu' remunerativi: si va da un +16% per il 100% italiano a +95% per il biologico, da un 'fruttato' con un +59% al Dop con un +147%. Ecco una tabella che mostra, in dettaglio e in termini di valore, la suddivisione del mercato nazionale dell' olio extra vergine di oliva:

TIPOLOGIA IN VALORE PREZZO MEDIO % IN EURO

100% italiano 6,9% 4,1 €

Biologico 1,4% 6,9 €

Extra vergine base 87,1% 3,5 €

Fruttato 2,5% 5,6 €

Origine Protetta (Dop) 2,1% 8,8 €

-------------------------------

PREMIATI A SAN VINCENT MIGLIORI FORMAGGI DEL MONDO (22/11/2002)

DOMANI CERIMONIA FINALE CON MINISTRO ALEMANNO

AOSTA - Dalla fontina di Gignod al parmigiano reggiano di Berceto, dall' Emmenthal di Willisau (Svizzera) al Gruviera di Charmey (Francia), fino al pecorino di Ribera (Spagna). Sono solo alcuni dei formaggi che hanno vinto la prima edizione dell' ''Olimpiade dei formaggi'', manifestazione casearia che si concludera' domani a Saint Vincent. Al concorso, organizzato dalla fondazione Caseus Montanus, hanno partecipato oltre 400 formaggi di malga e di alpeggio provenienti da Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Slovacchia, ma anche da paesi extraeuropei come Canada, Stati Uniti, Argentina, Cile, Messico e Giappone. La giuria ha assegnato il primo premio a: Giulio Testori di Sondrio (categoria Bitto dop); Daniel Rousselet di Longevilles Mont d' Or, in Francia (Comte'); Eliseo Duclos di Gignod (Fontina dop); Roberto Ablondi di Berceto, in provincia di Parma (Parmigiano Reggiano dop); Pius Ogger di Willisau, in Svizzera (Emmenthal); Cooperative fribourge des fromages d' alpage di Charmey, in Francia (Gruyere); Josef Spielhofer di Carmoret, in Svizzera (Tete de moine); Vincent Badoz di Pontarlier, in Francia (formaggi a crosta lavata o fiorita); Klaus Winkler di Stainach, in Austria (formaggi erborinati); Philippe Claude di Septfontaines, in Francia (pasta cruda); Paul Bieri di Hinwill, in Svizzera (a pasta semicotta); Josef Spielhofer di Cormonet, in Svizzera (a pasta cotta); Jean Luis Juglaret di Bourg Saint Maurice, in Francia (a pasta cotta con morchia); azienda De Castilla di Ribera, in Spagna (pecorino); e Nunzio Marcelli di Contursi Terme, in provincia di Salerno (altri formaggi). I premi speciali della giuria sono stati assegnati alla ''Bingham hill cheese company'' di Fort Collins, Colorado (Stati Uniti) per il ''Rustic blue'', un formaggio erborinato di vacca, e a Nozomu Miyajima di Hokkaido (Giappone) per un formaggio ''raclette''. Domani sono in programma le premiazioni ed e' annunciata la presenza del ministro alle Politiche Agricole, Gianni Alemanno.

-----------------------------

VINO; IMPENNATA AUTUNNALE PREZZI, + 15%   (22/11/2002)

TORINO - Impennata autunnale dei prezzi dei vini: le quotazioni all' ingrosso, che erano sostanzialmente stabili fino a giugno (+0,9%), a fine ottobre hanno registrato un aumento del 15%. Bene la bilancia commerciale, con un saldo attivo tra export e import, di un milione e 228 mila euro nel primo semestre 2002. I dati, che risultano dall' indagine condotta dall' Osservatorio del vino, sono stati illustrati oggi dal direttore dell' ente Gian Primo Quaglino, all' inaugurazione della rassegna (aperta solo agli operatori del settore) al Lingotto di Torino, dove sono rappresentate 1.175 cantine italiane. A fare lievitare i prezzi e' stata soprattuttto la vendemmia, la piu' scarsa, per quantita', degli ultimi decenni: 43,2 milioni di ettolitri, contro i 52 del 2001 e i 61 di inizio anni '90. A prendere il volo sono stati, in primo luogo, i vini da tavola, + 30% i bianchi, + 19,8% i rossi; aumenti piu' contenuti per i vini doc: + 6% i rossi, + 1.2% i bianchi.

---------------------------

VINITALY; PRESENTATE NOVITA' PER EDIZIONE 2003   (21/11/2002)

PER OSSERVATORIO SPUMANTI ITALIANI ALLA CONQUISTA USA

VERONA - Un sistema di pre-accrediti e pre-inviti selezionera' ulteriormente la presenza degli operatori commerciali italiani ed esteri al prossimo Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 10 al 14 aprile 2003. Lo ha annunciato oggi la direzione dell'Ente espositivo, confermando che in occasione della manifestazione vinicola sara' pronto anche il nuovo parcheggio multipiano da 2.100 posti auto ad uso esclusivo degli espositori. Sono queste alcune delle novita' della prossima edizione di Vinitaly, manifestazione che sta contribuendo a incentivare il consumo di vino italiano nel mondo. Secondo rilevazioni compiute dall'Osservatorio permanente sul mercato del vino di Veronafiere gli spumanti italiani stanno conquistando gli Usa. L'import nei primi sei mesi del 2002 ha registrato un incremento dell'87,5% rispetto all'analogo periodo del 2001 sia in quantita' che in valore, passando da 20.330 ettolitri e 10 milioni di dollari a 37.970 ettolitri e 18,75 milioni di dollari. In termini percentuali l'aumento e' superiore a quello della Francia, detentrice della leadership in questo settore e della Spagna che in quantita' e volumi segue l'Italia nella specifica graduatoria. Complessivamente, nei primi sei mesi dell'anno l'importo dei vini italiani negli Usa e' aumentato del 21% in quantita' e del 25% in valore, pari a 885.990 ettolitri e 317,5 milioni di dollari.

-------------------------------

VINO: IN ITALIA BUSINESS DA 8.000 MILIONI DI EURO   (20/11/2002)

PER UNA PRODUZIONE ANNUA DI 54 MILIONI DI ETTOLITRI

ROMA - Il business del vino ha un giro d' affari annuo in Italia di 8.000 milioni di euro, per una produzione media che, negli ultimi cinque anni, e' stata di 54 milioni di ettolitri. I dati, che saranno oggetto di approfondimento nel corso del Salone del vino che si aprira' venerdi' prossimo a Torino, indicano inoltre che la produzione del nostro Paese rappresenta, in media, il 21% della produzione mondiale e il 34% di quella dell' Unione europea con 24 Docg e 350 Doc. Ma anche per quanto riguarda gli occupati le cifre sono di tutto riguardo, con 1,2 milioni di addetti riconducibili al vino (compresa la fase della distribuzione). Per quanto riguarda la produzione, la piramide del vino in Italia e' cosi' composta: 2,5 milioni di ettolitri Docg, 9 milioni di ettolitri Doc, 22 milioni di ettolitri Igt e 20,5 milioni di ettolitri di vino da tavola. Le aziende vitivinicole sono 800.000, mentre quelle imbottigliatrici (con una media di cinque etichette) sono 30.000. L' Italia e' il primo Paese esportatore al mondo: nel 2001 ha esportato 15,6 milioni di ettolitri per un valore di 2.580 milioni di euro. Il settore vino conferma il ruolo primario delle esportazioni agroalimentari italiane contribuendo per il 16,8% al totale esportato del comparto. Il principale luogo di acquisto di vino e' la grande distribuzione organizzata (Gdo), con il 40%: nel 2001 le vendite di vino hanno raggiunto i 480 milioni di litri. Ma e' in crescita anche il fenomeno delle enoteche e wine-bar: 1.000 locali con un fatturato da 300 milioni di euro che, nella loro hit parade, mettono, in ordine, Brunello di Montalcino, Chianti, Chianti Classico, Barolo. Il consumo medio annuo di vino per abitante in Italia e' di 59 litri (le proiezioni parlano di 60 litri~nel 2005). Stando a un rapporto dell'ufficio studi di Mediobanca (marzo 2002), condotta sulle 38 principali societa' d'Italia (che rappresentano un quarto del valore totale della produzione), nel 2001 e' continuata a salire la redditivita' delle imprese, con un utile netto piu' che triplicato e salito a 75,5 milioni di euro nel 2000 dai 22 milioni di euro nel '96; il Roe (ritorno sul capitale investito) e' cresciuto dal 4,2% nel ' 96 al 10,2% nel 2000. Ma il vino e' importante per l'indotto - i cosiddetti 'accessori' (barbatelle, macchine per l'enologia e l' imbottigliamento, botti, macchine agricole per la viticoltura, tappi di sughero) hanno un giro d'affari di 2.600 milioni di euro - cosi' come per il turismo: le nuove tendenze parlano di viaggi all'insegna della riscoperta dei prodotti e dei sapori di casa nostra, da assaggiare nei week-end o nelle 'micro-vacanze'. Gli italiani che hanno subito il fascino dei territori del vino nel 2001 sono stati 3,5 milioni e il fatturato, pari a 2,5 miliardi di euro, e' in costante crescita.

----------------------------------

VISSANI ESCLUSO DA GUIDA VERONELLI 2003    (05/11/2002)

DOPO DICHIARAZIONI SU OLIO D'OLIVA

ROMA - Il ristorante di Gianfranco Vissani e' stato escluso dalla Guida Veronelli 2003. Lo annuncia in una nota Veronelli Editore, addebitando l'esclusione del cuoco di D'Alema dalla guida alle ultime dichiarazioni rilasciate dal famoso chef sull'olio d'oliva. In una recente intervista, infatti, Vissani avrebbe affermato che l'olio e' un prodotto antico portato da Cristoforo Colombo nel 1492. ''L'ignoranza di questa dichiarazione - afferma Veronelli Editore - e' evidente a tutti: l'olivo, infatti, e' una tipica pianta mediterranea a differenza della patata, del mais e del pomodoro, portate in Europa dopo la scoperta dell'America''. Lo chef di D'Alema avrebbe inoltre affermato che ''c'e' un abuso dell'olio d'oliva: per friggere, ad esempio, si deve usare l'olio di semi o di girasoli. E questo poche cucine lo capiscono''. Anche questa affermazione ha sollevato le proteste di Veronelli Editore, per il quale ''l'olio d'oliva per le fritture e' assolutamente piu' indicato di altri oli, sia dal punto di vista salutistico sia dal punto di vista dell' abbinamento gastronomico''. ''Le dichiarazioni di Vissani - conclude Veronelli Editore - sono ancora piu' gravi se teniamo presente la situazione in cui versa l'olivicoltura italiana''.

---------------------------------

SICUREZZA ALIMENTARE:    (31/10/2002)

STOP A POLLI BRASILIANI E TAILANDESI

ROMA - Stop ai polli e ai tacchini provenienti dal Brasile e dalla Tailandia. Lo hanno deciso oggi le aziende avicole italiane aderenti all'Una (Unione Nazionale Avicoltura) dopo che nei giorni scorsi Legambiente aveva denunciato l'importazione in Italia di polli e tacchini allevati nei paesi extra Ue con antibiotici vietati in Europa. Secondo un comunicato dell'Una, la decisione delle imprese italiane sara' nel tempo sostenibile solo se, in assenza di un adeguamento del Brasile e della Tailandia alle disposizioni comunitarie, L'Ue vietera' le importazioni da tali Paesi. L'Una precisa inoltre che lo scorso anno sono entrate nel nostro Paese (direttamente o tramite altri partner europei) 13.617 tonnellate di carni di pollame (per oltre il 90% di petti di pollo e fesa di tacchino) provenienti dal Brasile e 92 tonnellate di carni di pollame provenienti dalla Tailandia. Nel totale, tali carni rappresentano l'1% circa della produzione nazionale. Il 100% di tali prodotti e' entrato nell' Ue (ed anche in Italia) allo stato di ''congelato'' e non puo' essere stato commercializzato come carne ''fresca''. Queste carni - secondo quanto riferisce la Una - sono state importate e commercializzate nel rispetto delle norme e dei controlli comunitari e nazionali e sono state acquistate legalmente.

--------------------------------------

Dal Brasile carne agli antibiotici  (25/10/2002)

In Brasile, da cui proviene il 35% della carne che si consuma in Italia, continuano ad essere impiegati negli allevamenti di polli, bovini e suini, degli additivi alimentari vietatissimi in Europa. La denuncia viene da Legambiente che ha presentato oggi degli 'schiaccianti documenti' nel corso di una trasmissione televisiva. Legambiente si e' rivolta al presidente Romano Prodi, affinche' intervenga in difesa dei cittadini consumatori.

-------------------------------------------

ˆTorna su ˆ

Copyright © Umby.  

Per problemi o domande su questo sito Web contattare umby.cam@tiscali.it
Ultimo aggiornamento: 16-05-05.

  http://web.tiscali.it/byumby        http://web.tiscali.it/umby

-----------------