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«Zivido diventi un parco storico»

Appello per recuperare l' antico borgo dove si svolse nel 1515 la battaglia dei Giganti. Anche Opera nacque da qui.

Associazione culturale chiede alla giunta di discutere due progetti fermi da un anno «Zivido diventi un parco storico» Appello per recuperare l' antico borgo dove si svolse nel 1515 la battaglia dei Giganti SAN GIULIANO MILANESE - Due progetti accompagnati da un «gran clamore» quando, un anno fa, fecero capolino, e adesso «un silenzio preoccupante». Pierino Esposti, presidente dell' Associazione culturale Zivido, lancia un nuovo appello per «salvare» l' antico borgo, testimone di duemila anni di storia e teatro della cruenta «Battaglia dei Giganti» che, nel 1515, vide schierati i francesi di Francesco I contro i mercenari svizzeri al soldo del ducato di Milano.

Quell' evento storico, che cambiò il destino dell' Europa e segnò l' inizio della neutralità della Svizzera, da un decennio viene rievocato puntualmente ogni terza domenica di settembre, proprio su iniziativa dell' Associazione, con una manifestazione voluta «perché Zivido, piccola frazione di San Giuliano Milanese - dice Esposti - è un patrimonio di storia e cultura, è un tesoro da valorizzare, una risorsa sottovalutata. Per questo è preoccupante il fatto che dei due progetti presentati all' inizio dell' anno scorso non si sa più nulla. Il silenzio è sempre un cattivo segnale». I progetti sono entrambi di privati: uno prevede la riconversione dell' ex cascina Invernizzi con la costruzione di appartamenti e l' altro la realizzazione di un' arena dove far rivivere tutti gli anni l' arrivo dei Giganti. «L' idea dell' are na - dice Esposti - ci piace, sarebbe un primo passo verso il risanamento anche se noi auspichiamo da tempo la valorizzazione, anche in senso turistico, dell' intera area. Il nostro sogno è un grande parco storico-ambientale da 400 mila metri quadrati». Diverso il capitolo ex cascina. «Il piano - prosegue Esposti - ci era sembrato positivo, rispettoso dell' architettura esistente. Ma adesso a che punto è? E, soprattutto, che fine farà l' ala sud del castello, dove sono stati trovati affreschi di pregio e sul cui destino finora nessuno ha saputo darci risposte?». Ma l' Associazione pensa anche ad altro:

«C' è un progetto per trasferire in una nuova parrocchia le suore che ora vivono nel castello - spiega il presidente -. Se andasse in porto, permetterebbe di utilizzare diversamente il maniero e la vicina chiesetta. Sono state fatte anche scoperte archeologiche come monili, vasi e anfore di epoca romana. Zivido potrebbe diventare un laboratorio storico, un polo di attrazione turistico-culturale, con enormi ritorni di immagine se solo qualcuno si prendesse l' impegno di di studiare un progetto organico». Ed ecco, appunto, l' idea del «parco storico» come «garanzia di organicità per non disperdere l' esistente e offrire nuove occasioni». «Tanto più - continua Esposti - che se Zivido oggi è conosciuta per la Battaglia dei Giganti, in realtà c' è ancora molto da scoprire». Quello che chiamano il castello, ad esempio, è in realtà una villa signorile, forse romana, proprietà per seco li dei Brivio-Sforza. «Tutta San Giuliano - conclude Esposti - ha storie da raccontare. E' di un anno fa il ritrovamento di un monastero dimenticato, le cui fondamenta sono sotto il cimitero. A Mezzate c' è una necropoli romana. L' abbazia di Viboldone, sorta nel 1176, nacque probabilmente nei pressi di un insediamento preesistente». «E Zivido stessa - conclude - forse era un' antesignana dei moderni centri di interscambio merci: a cavallo tra il Lambro, navigabile fino a qui, e la strada romana via Emilia, vi arrivavano le merci da e per Milano. Ci sono interi capitoli di storia ancora da scrivere. Zivido rappresenta un' occasione che bisogna saper cogliere al volo».

Corriere della sera 27 Gennaio 2002 - Articolo di Barbara Sanaldi

LE PROPOSTE PARCO DEI GIGANTI È prevista un' arena natura le da 50 mila metri quadrati per ospitare l' annuale rievocazione della «Battaglia di Marignano»; il progetto è delle imprese edili che stanno realizzando il nuovo quartiere CASCINA INVERNIZZI L' antica cascina verrà riconvertita ad area residenziale ; il progetto è all' analisi della Soprintendenza ai beni storici

LA LEGGENDA Anche Opera nacque da qui SAN GIULIANO MILANESE - «San Giuliano nasconde un patrimonio storico e archeologico ancora tutto da scoprire». Pierino Esposti, «anima» del l' Associazione culturale Zivido, di storie da raccontare ne ha tante, altre vorrebbe svelarne. Come quella del «borgo perduto». Narrano le cronache che l' imperatore Federico I Barbarossa calò su Milano nel 1162 per riprendersi quel controllo politico che la Lega dei Comuni gli aveva sottratto. Le battaglie segnarono anche la scomparsa di un piccolo borgo, allora esistente vicino all' attuale frazione di Sesto Ulteriano. «Di quel borgo - dice Esposti - non c' è più traccia visibile, ma sarebbe bello avviare una campagna di ricerche, anche per trovare conferme di ciò che racconta la leggenda, e cioè che le popolazioni in fuga dal Barbarossa fondarono l' attuale Sesto Ulteriano e il primo nucleo di Opera».

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