Al primo sopralluogo del giacimento di S. Croce contribuirono nel 1938, assieme al Majellaro, il Prof Cardini docente dell'Istituto Italiano di Paleontologia Umana di Firenze, ed il Dott. Ciro Drago. Il Majellaro raccolse  nelle sue ricerche e scavi resti di fauna pleistocenica (iena, orso, cavallo, cervo, rinoceronte, bue e daino), punte musteriane e ciottoli graffìtici. Il Majellaro sostiene in un manoscritto: "Si cercava l'uomo, l'artefice delle selci musteriane da noi raccolte in quel giacimento, l'uomo fu trovato".   La scoperta avvenne il 25 Giugno 1955. Il Prof Cardini rinvenne un femore dell'Uomo di Neanderthal, probabilmente residuo di preda felina: manca infatti della estremità distale ed una vasta pèrdita di sostanza interessa la regione trocanterica. La grotta ha restituito oltre 2200 punte musteriane, raschiatoi e schegge, oltre a reperti litici del Paleolitico Superiore.