Quotidianità preistorica

 

L’uso di dare sepoltura era già praticato dall’ uomo di Neandertal, ma variano, a seconda delle civiltà, le forme dei riti funerari: alcuni popoli seppelliscono i morti, altri bruciano il cadavere e ne raccolgono le ceneri, altri cercano di imbalsamarli conservando la forma esteriore del corpo. Perché l’uomo, unico tra le specie viventi, incominciò a prendersi cura dei propri defunti?
 La sepoltura dei morti assume diversi valori: è un mezzo per attenuare il dolore per la separazione da una persona cara attraverso una serie di atti e di rituali (il pianto funebre, il lutto, l’ornamento della tomba) che tengono in qualche modo la comunità dei viventi legata all’estinto; è un rito magico per confinare il defunto nella sua sepoltura ed evitare che la sua anima ritorni nel mondo dei vivi per turbarne l’esistenza sottoforma di ombra o fantasma; è un modo per assicurare alla comunità la protezione dei defunti considerati come semidivini; infine la credenza in una seconda vita che inizia quando il corpo muore.
 Proprio in base a questa tesi sono stati trovati ornamenti ed utensili. Talvolta si sono trovati scheletri di persone più giovani, o forse schiavi costretti a seguire il padrone nell’ aldilà. Queste manifestazioni di culto dei morti insieme ai perfezionamenti di tecniche di caccia e di raccolta, oltre che di lavorazione della pietra, indicano come i neandertalensi fossero giunti a livelli piuttosto avanzati. Una particolare santità veniva attribuita al cranio considerato sede della vita spirituale e quindi dell’anima.  

IL LIVELLO CULTURALE E L'ORGANIZZAZIONE SOCIALE DELL'UOMO DI NEANDERTAL

Il paleolitico è il più antico stadio della vita umana ed i neandertaliani sono i primi uomini dotati di cultura. Essi conoscevano alcune tecnologie di base: l’ accensione del fuoco, la cottura degli alimenti, la costruzione di attrezzi fondamentali come asce, coltelli, spille, la concia delle pelli; comunicavano attraverso una forma relativamente evoluta del linguaggio. Sono testimoniate anche attività per così dire superiori, ossia non finalizzate alla sopravvivenza: la sepoltura dei morti e la decorazione delle grotte. L’uomo di Neandertal viveva quasi esclusivamente di carne animale. Ma il fatto di uccidere gli provocava angoscia. Come liberarsi da questo disagio?
Trasformandosi in un uomo che uccide per scopi religiosi. Ecco dunque quest’uomo mettere in atto cerimoniali più o meno complessi nel corso dei quali, offrendo la vittima al dio, placava il suo senso di colpa. L’uomo di Neandertal aveva inventato il sacrificio di sangue: testimonianze antichissime dimostrano che l’uccisione ed il pasto di animali si accompagnava ad un rituale preciso che aveva come elemento principale,la raccolta delle ossa della vittima e la loro conservazione in un luogo sacro. All’ interno di varie caverne sono stati trovati cimiteri di orsi, dove le ossa di questi animali erano custodite gelosamente.