Protezione Civile di Gradisca d'Isonzo (Gorizia)

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La squadra comunale è intervenuta nelle scuole in occasione del 6 maggio
Protezione civile sotto la pioggia

il Messaggero veneto 05/05/2002

Loro non c'erano, ventisei anni fa: forse ne hanno sentito parlare dai genitori o dai nonni, o forse hanno scoperto solo oggi cos'è successo in quel lontano 6 maggio 1976 in Friuli.
Stiamo parlando degli alunni della scuola elementare "Dante Alighieri", che ieri mattina hanno preso parte a una prova di evacuazione dell'edificio scolastico promossa in tutta la regione dalla Protezione Civile, proprio per ricordare il tragico evento di ventisei anni fa.
A complicare i piani ci si è messa ieri mattina la pioggia scrosciante, che ha costretto a effettuare la prova all'interno della scuola: i bambini hanno concluso infatti l'evacuazione fra le quattro mura della palestra, dove hanno poi ascoltato con grande attenzione e curiosità le parole dell'assessore Fulvio Terralavoro che, dopo aver spiegato ai fanciulli il ruolo della Protezione Civile, ha ricordato «la drammatica giornata del maggio 1976, che costò la vita a molte persone. E' importante però ricordare che in quell'occasione nacque la Protezione Civile Regionale, una realtà che attualmente vanta 220 squadre comunali, attive con circa 8000 volontari. A Gradisca siamo in tutto una ventina, e diamo vita ad una compagine attiva, che da poco ha inaugurato la sua nuova sede».
La parola è poi passata al segretario della compagine gradiscana, Carlo Rusciano, il quale ha ricordato agli alunni come «con quest'occasione i ragazzi hanno toccato con mano cosa bisogna fare in caso di emergenza, cioè scappare, ma mettendo in pratica un piano ben preciso d'evacuazione, senza farsi prendere dal panico». Spazio poi ai volontari della Croce Verde Gradiscana, con la quale la Protezione Civile ha stabilito da tempo un'intensa collaborazione, per una simulazione di soccorso in caso d'incidente.
Da ricordare infine che un gruppo di volontari della Protezione Civile di Gradisca, guidati dal caposquadra Francesco Villan, ha condotto la prova d'evacuazione dell'edificio all'Istituto Agrario di via Roma.
Gi.Pi.

E nell’Isontino la pioggia
disturba l’esercitazione


IL PICCOLO 05/05/2002

Esercitazione e simulazione per la Protezione Civile, ma anche sensibilizzazione e divulgazione nei confronti dei più giovani: magari guastata in parte dalla pioggia, ma la tradizionale giornata di «allertamento ed evacuazione» promossa dalla base regionale della Protezione civile (220 squadre, ottomila volontari) si è svolta regolarmente anche in alcuni istituti isontini anche se diturbata dalla pioggia.
La scelta della giornata di ieri, per l'incontro dimostrativo dei volontari con gli alunni, non è casuale: il 6 maggio 1976 la regione veniva scossa da un terribile terremoto mai dimenticato. Fra gli istituti isontini coinvolti, oltre a molti del capoluogo, la scuola elementare «Dante Alighieri» e l'Istituto tecnico agrario «Brignoli» di Gradisca d’Isonzo, l'istituto comprensivo di Cormons (la scuola media «Pascoli», le elementari «Nievo» e «da Feltre» e la «Torre» di Capriva del Friuli) e quello di Doberdò («Voranc», «Butkovic-Dolmen», «Veta»), che però ospiteranno la prova domani mattina in quanto le scuole al sabato sono chiuse.
La simulazione d'emergenza sismica constava della messa in pratica da parte delle compagini comunali di un razionale piano d'evacuazione dell'edificio pubblico, abbinato, come nel caso di Gradisca, ad una simulazione di pronto intervento della Croce Verde su un ipotetica vittima. Poi la presentazione, ai giovani ed attentissimi ragazzi, di attività e competenze di Protezione civile.
L'assessore gradiscano Fulvio Terralavoro ha così commentato la giornata d'allertamento: «È importante che sin dalle scuole venga fatta conoscere la realtà della Protezione Civile, che in regione è nata appunto in un momento drammatico come quello del terribile sisma del '76: Pc è una forma di cittadinanza attiva che va diffusa più possibile, per l'appunto, fra i cittadini di domani».
l.m.


Protezione civile:
arriva da Roma
lo “stato maggiore” Protezione civile:
arriva da Roma
lo “stato maggiore”


dal Messaggero Veneto del 09/05/2002
Lo “stato maggiore” della Protezione civile di Roma sarà ospite, oggi, all’ultima giornata della Conferenza mondiale sul rischio nel mondo della montagna, in corso da martedì scorso nell’aula magna del polo universitario di via Alviano, in contemporanea con le sessioni di Milano, Mendoza, Kathmandu e Nairobi.
A Gorizia arriveranno, infatti, il professor Bernardo De Bernardinis, direttore dell’ufficio pianificazione, valutazione e prevenzione dei rischi del dipartimento della Protezione civile, il dottor Elvezio Galanti, coordinatore reggente dell’ufficio emergenze dello stesso dipartimento, e il dottor Agostino Miozzo, responsabile dell’ufficio volontariato e relazioni istituzionali del dipartimento romano. Le loro testimonianze contribuiranno ad arricchire il quadro che in queste giornate di convegno i vari e illustri relatori (docenti, esperti e ricercatori italiani e stranieri) hanno articolato attorno al complesso tema del rischio in montagna, un argomento che interessa da vicino anche la nostra regione.


Protezione civile, poteri alla Regione
Protocollo unico in Italia. Prova di emergenza in 270 scuole

dal Messaggero Veneto del 05/05/2002    
UDINE – Un protocollo d'intesa, unico in Italia, tra la Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della protezione civile e la Regione Friuli-Venezia Giulia, volto a garantire una maggiore autonomia regionale nel coordinamento degli interventi a seguito di eventi calamitosi. È stato firmato ieri nel salone del Parlamento del castello di Udine dall'assessore regionale alla Protezione civile Paolo Ciani e dal capo del Dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso, nell'ambito del convegno “Rischi naturali e protezione civile”, organizzato per ricordare il terremoto che ha sconvolto il Friuli nel 1976.
Nella stessa occasione, tra l'altro, oltre a dare vita ad una evacuazione simulata che ha coinvolto 270 scuole della regione, è stato ribadito il ruolo d'avanguardia della nostra regione.
«Si tratta di un accordo storico - afferma Bertolaso -, il primo dall'esistenza del Dipartimento della protezione civile e dall'entrata in vigore della legge nazionale specifica (225/92). La firma del protocollo non è occasionale: è il frutto di un lavoro iniziato lo scorso ottobre. La speranza è che altre regioni si sentano stimolate a portare avanti una struttura operativa simile a quella del Friuli-Venezia Giulia».
«Con questo Protocollo - dichiara - Ciani - la Regione (con il centro funzionale regionale di Palmanova) è riconosciuta come coordinatore degli interventi nel caso di catastrofi naturali, e la Protezione civile non dipenderà più dalle prefetture, che dovranno salvaguardare l'ordine pubblico. È un ulteriore passo avanti, in riferimento a quanto la nostra regione ha saputo dimostrare sul fronte della protezione civile».
Il documento, oltre a sancire una più stretta sinergia tra il Dipartimento e la Regione, individua anche una collaborazione in relazione alla sperimentazione congiunta di sistemi tecnico-scientifici di monitoraggio, di telecomunicazione, di protezione e prevenzione, da attuare in ambito regionale e da diffondere al resto d'Italia.
«In questo - chiarisce il direttore regionale della protezione civile Guglielmo Berlasso - siamo la regione capofila. Il nostro obiettivo è di realizzare entro un anno un sistema di interconnessione unico (a banda larga) per la protezione civile, per portare le informazioni dal Dipartimento al Centro di Palmanova e alle sedi comunali e, viceversa, dalla periferia al centro». È possibile che sia esteso anche alle altre realtà regionali che si occupano di emergenza (118, guardia forestale, eccetera) e in futuro a livello nazionale.
Sempre entro un anno, riferisce l'assessore Ciani, al centro funzionale regionale di Palmanova sarà trasferita la sede amministrativa (con la chiusura di quella di Trieste). Questo, invece, l'impegno finanziario dall'87 al 2002 in regione: 617 miliardi di vecchie lire per danni totali a opere pubbliche; 277 miliardi per opere conseguenti a grandi eventi (anche contributi statali) e 111 miliardi per opere di prevenzione per eventi minori. Sono state 1713 le operazioni di pronto intervento e oggi operano oltre 6 mila volontari della protezione civile.
Ma quali sono i maggiori rischi naturali in regione? Principalmente, evidenzia Ciani, quello sismico (per affrontare il quale è stata realizzata una carta del rischio sismico, con un preciso studio geologico territoriale) e quello idraulico (è in fase di sviluppo la relativa carta).
Nel corso del convegno, inoltre, si è parlato anche dei Piani di bacino, dei rischi acquiferi, idrogeologicici, in ambiente costiero e lagunare. E, infine, proprio dal salone del Parlamento del castello è partito il segnale convenzionale per una evacuazione simulata, che ha attivato 270 scuole regionali e numerosi volontari della protezione civile.
Laura Pigani


A Palmanova il centro operativo
della Protezione civile regionale


DA PICCOLO DEL 28/04/2002


PALMANOVA - Palmanova diventerà centro regionale della Protezione civile. È previsto un ampliamento dell'area, già acquisita dalla Regione, dove attualmente, nell'ex asilo nido comunale, è attivo il centro operativo. Il programma di ampliamento, attraverso una variante al piano regolatore, che porterà dagli attuali 17 mila metri quadri a 64 mila mertri quadri l'area interessata è stato presentato al Consiglio comunale della Fortezza dall'assessore regionale Paolo Ciani e dal direttore generale della Protezione civile Guglielmo Berlasso.
Ciani ha illustrato le direttive regionali che riguardano Palmanova. Ha sottolineato la posizione baricentrica della città stellata rispetto a tutto il territorio e ha dichiarato che la situazione delle comunicazioni è ottimale. Proprio per queste considerazioni, è stato deciso di trasferire nella Fortezza l'intero organico della Protezione civile. Nell'area 750 metri quadrati costituiranno un corpo per accogliere tutti gli uffici. Sarà poi creato un eliporto e un hangar per elicotteri sia regionali che nazionali con annessi magazzini. Altri 3.500 metri quadri saranno destinati al polo scientifico-tecnologico in collaborazione diretta con il ministero dell'Interno. Al proposito, come ha annunciato Paolo Ciani, verrà firmato un protocollo d'intesa tra Ministero e Protezione civile regionale. I consiglieri all'unanimità hanno accolto questa nuova realtà con entusiasmo perchè consentirà un grande sviluppo della città e, visto l’enorme potenziamento della Protezione civile, il sindaco Alcide Muradore ha indicato come una delle priorità ora per l'Amministrazione comunale sia quella di creare possibilità abitative per i numerosi operatori regionali che lavoreranno a Palmanova. Ma non sarà interessata l'area prettamente assegnata alla Protezione civile a creare nuove prospettive: il direttore generale Berlasso ha puntualizzato anche sull'utilizzo della dismessa caserma di Ialmicco «Vinicio Lago». In questo sito verrà allestito un centro di ricovero e stoccaggio di mezzi e attrezzature per le emergenze non solo regionali ma che coinvolgono l'intero Triveneto, ora poste a Valmaura. All'ex caserma inoltre verrà istituito un centro di formazione sull'emergenza. Dunque, Palmanova è in grande sviluppo e, come ha sottolineato l'assessore Paolo Ciani, in pochi anni vi sono le chiare prospettive affinchè la città stellata splenda di luce propria.
Alfredo Moretti


CORSI DI FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO

PER I VOLONTARI DELLA SQUADRA DI PROTEZIONE CIVILE , ORGANIZZATI DALL'ASSESSORATO ALLA PROTEZIONE
CIVILE DEL COMUNE DI GRADISCA D'ISONZO

ogni mercoledì dalle 20.30 alle 22.00
Palazzo del Monte di Pietà , via Dante 29


- UNA BASE SICURA : 03.04.2002 , relatore : Renato Elia

- UNA BASE SICURA : 10.04.2002 , relatore : Renato Elia

- UNA BASE SICURA : 17.04.2002 , relatore : Renato Elia

- UNA BASE SICURA : 24.04.2002 , relatore : Renato Elia


- CONDIZIONE DI STRESS ACUTO: 08.05.2002 , relatore : Segatori Adriano

- RESIDUO DI CONDIZIONE POST-TRAUMATICA: 15.05.2002 , relatore : Segatori Adriano


RENATO ELIA : perito industriale , da anni svolge attività di relatore
e di formatore per enti pubblici e privati .


SEGATORI ADRIANO : medico psichiatra , dipendente A.S.S.n2 ISONTINA .


I progetti della Croce Verde: dalla nuova sede alla creazione di un gruppo di istruttori
Soccorso, nasce il pool d’esperti
Strategica anche la collaborazione con la Protezione civile

dal Piccolo 9/04/2002

Crescono le responsabilità ed il raggio d'azione della Croce Verde gradiscana, che proprio per questo motivo presto dovrebbe pure disporre di una nuova sede. L'ente volontaristico ha visto aumentare, nel volgere di pochi anni, il numero di trasporti sanitari (estesisi anche in ambito nazionale e persino estero) e quello delle assistenze ad eventi sportivi. Ma la novità più eclatante è senz'altro la costituzione di un gruppo di istruttori di tecniche Bls (Basic Life Support) e Bls-d (tramite l'uitilizzo di defibrillatore), fondamentali per la divulgazione dei principi d'intervento in ambito di rianimazione cardio-polmonare. Un ambito che ai volontari gradiscani di Croce Verde sta molto a cuore, se visto il buon successo della raccolta natalizia di fondi «Salviamo una vita assieme» istituita con l'Unità parrocchiale cittadina per contribuire all'acquisto (assai costoso, oltre diecimila euro) di un defibrillatore.
«Uno strumento - spiega il responsabile Flavio Bello - indispensabile per un rapido ed efficiente intervento di soccorso». Ed allo scopo di ottimizzarne l'utilizzo, l'Ente è in procinto di trasferirsi in una sede adeguata ad ospitare un ambulatorio con tanto di infermiere professionale e spazio per incrementare la frequenza e la qualità dei corsi di formazione.
La nuova sede, pur venendo mantenuta anche quella di Palazzo Monte di Pietà per il lavoro amministrativo, dovrebbe essere situata sempre in pieno centro. Tornando all'attenzione per un'opera di soccorso sempre più tempestivo ed efficace, è da notare come gli istruttori della Croce Verde gradiscana parteciperanno assieme a 15 alunni della scuola media cittadina a «Corri con il Quore (si, scritto proprio in questo modo...) nella Bavisela 2002», iniziativa collaterale all'evento podistico triestino che ha coinvolto circa 500 ragazzi nell'apprendimento della rianimazione cardiopolmonare.
«Ma il nostro ente si propone di essere sempre più attento alle sfumature locali: l'apertura alle altre realtà volontaristiche è fondamentale - continua Bello - Penso all'amicizia con Protezione Civile e Gruppo Fuoristradistico Isontino che ci ha portato all'esercitazione-simulazione del febbraio scorso sul Torre, nella quale per la prima volta abbiamo testato un'ambulanza fuoristrada, acquistata recentemente grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Gorizia».
Luigi Murciano


Nuova “casa” alla protezione civile


Un punto d'arrivo, ma al tempo stesso un punto di partenza per le iniziative future: è la nuova sede della protezione civile di Gradisca, situata in uno dei locali dell'edificio che fino a qualche anno fa ha ospitato le scuole dell'Irfop in via Bressani. Un'inaugurazione, quella di ieri mattina, baciata da una bella giornata di sole, alla quale hanno preso parte diverse autorità locali. Apertura d'obbligo del sindaco Gianni Fabris («Dobbiamo ringraziare la Regione per aver accolto le richieste della nostra squadra di protezione civile, che ha potuto così dotarsi di nuovi mezzi e di questa dignitosa sede. Una squadra, la nostra, che è cresciuta nel tempo, e che necessitava di nuovi spazi come questi»), seguito a ruota dall'assessore Fulvio Terralavoro («Questo è il risultato di mesi d'impegno di un gruppo di volontari che fa della prevenzione e della salvaguardia dell'ambiente un punto di forza») e dal responsabile regionale Guglielmo Berlasso («L’Isontino, purtroppo, è investito ciclicamente da fenomeni alluvionali, ma la protezione civile è sempre stata pronta a dare una mano con attività di pronto intervento»).
La cerimonia è proseguita con i ringraziamenti del caposquadra, un emozionato Francesco Villan, e con la benedizione del parroco, don Maurizio Qualizza, preludio al fatidico momento del taglio del nastro del primo cittadino.
La nuova casa della protezione civile gradiscana si estende su circa 300 metri quadri, nei quali trovano posto la segreteria, una sala riunioni e un ampio spazio destinato ai mezzi e alle apparecchiature in dotazione. Il resto dell'area ex-Irfop, a ogni modo, resta un'autentica cattedrale nel deserto, tanto che il sindaco Fabris si augura che prima o poi «l'immobile resti in gestione all'amministrazione comunale».
Alla giornata hanno preso parte anche numerose compagini di protezione civile provenienti dal resto della provincia e della regione: Gorizia, Sagrado, Monrupino, Villesse, oltre ai volontari della Croce Verde Gradiscana, al Corpo della Guardia Forestale provinciale e alla sezione di Gorizia dell'associazione dei Radioamatori Italiani, che in mattinata ha dato vita ad un'esercitazione che ha coinvolto i centri operativi delle squadre di protezione civile locali, la Prefettura di Gorizia e la sala operativa di Palmanova.
Giuseppe Pisano


Protezione civile:
oggi la nuova sede


dal Messaggero Veneto del 23 marzo 2002

La protezione civile di Gradisca trasloca e presenta ufficialmente oggi la sua nuova sede in via Bressani, dove erano ospitate le scuole dell'Irfop. Vi troveranno posto la segreteria e gli uffici per le riunioni, ma ci sarà spazio anche per gli automezzi e i materiali in dotazione alla compagine gradiscana: certo una sistemazione più consona, oltre che più ampia, rispetto alla vecchia sede nel palazzo del Monte di Pietà, che non sarà definitivamente abbandonata, dato che ospiterà i corsi di formazione e aggiornamento al via il prossimo 3 aprile. Tra i volontari c'è, come logico, soddisfazione per questo passo: «Siamo arrivati a questo momento molto importante per tutta la comunità - ha detto l'assessore Fulvio Terralavoro -, molto sentito dalla squadra, con il quale si va a coronare il lavoro degli ultimi anni nei quali la protezione civile di Gradisca è stata impegnata su più fronti, dimostrando di essere una delle squadre più attive della zona per iniziative, idee e promozioni».
L'appuntamento odierno è fissato per le 10.30: all'inaugurazione della sede, a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini, saranno presenti diverse autorità regionali e provinciali.
G.P.


GRADISCA Volontari tra i banchi in vista dell’inaugurazione della nuova sede operativa
Protezione civile all’ex Irfop
Aspettando l’investitura del coordinamento distrettuale

Gradisca dal Piccolo 04/03/2002

L’assessorato alla Protezione Civile del comune di Gradisca ha reso noto il calendario dei corsi di formazione e aggiornamento per volontari. La serie di appuntamenti, come nella scorsa edizione, è aperta non solo ai componenti della locale compagine, ma anche a quanti fanno parte di squadre operanti in altri centri isontini e non soltanto, visti i recenti rapporti di amicizia instaurati in provincia di Trieste e Udine e sanciti dalla massiccia esercitazione pratica sul Torre con oltre 90 partecipanti da tutta la regione.
Ancora una volta, gli appuntamenti predisposti a Gradisca (Palazzo Monte di Pietà di via Dante Alighieri) non difettano certo quanto ad originalità dei contenuti: non si tratta infatti soltanto di incontri improntati sulla preparazione pratica, bensì verranno trattati anche aspetti psicologi del volontariato. In tutto le serate saranno sei, sempre al mercoledi dalle 20.30 alle 22: i primi quattro incontri (sempre il mercoledi, dal 3 al 24 aprile prossimi) saranno curati da Renato Elia, perito industriale che da anni svolge l’attività di educatore e relatore per enti pubblici e privati, e avranno come titolo «Una base sicura», ovvero sui metodi di gestione e salvaguardia di un centro operativo, con la conseguente organizzazione del comparto di volontari. Un tema che la squadra gradiscana seguirà con particolare attenzione, vista l’imminente inaugurazione della nuova sede operativa di via Bressani (in uno stabile dell’ ex Irfop); inaugurazione che potrebbe fare rima oltretutto con un ruolo di coordinamento distrettuale di Protezione Civile per la cittadina della Fortezza. La nuova base operativa della Pc gradiscana sarà presentata alla cttadinanza il 23 marzo. Gli ultimi due corsi (8 e 15 maggio) avranno come relatore il medico psichiatra dell’Ass Adriano Segatori, il quale dapprima parlerà sul tema «Condizione di stress acuto», e infine di «Residuo di condizione post-traumatica».
Luigi Murciano


Protezione civile
In novanta all’esercitazione con fuoristrada

Gradisca - Il Messaggero Veneto 25/02/2002

E’ stata un'esercitazione perfettamente riuscita per la Protezione Civile di Gradisca d’Isonzo che, come annunciato, insieme al Gruppo Fuoristradistico Isontino ha dato seguito in modo concreto ai corsi di guida dei fuoristrada tenuti nel marzo del 2001 con il passaggio alla fase pratica. Il tutto prevedeva esattamente una prova con l’utilizzo dei fuoristrada, una spiegazione tecnica dei mezzi presenti, una spiegazione teorica e l’utilizzo pratico del verricello: queste dunque le fasi salienti del raduno svoltosi sabato mattina sul torrente Torre, nella zona di Villesse, alla presenza di squadre di volontari provenienti da ben tre province diverse, per un totale di una novantina di partecipanti.
Oltre a quella di Gradisca, erano infatti presenti le squadre della protezione civile di Duino Aurisina, Muggia, Monrupino, Villesse, Sagrado, Gorizia e Villa Vicentina, gruppi con i quali erano stati allacciati buoni rapporti di collaborazione già in occasione dei corsi teorici tenuti lo scorso anno.
Soddisfatto dell'iniziativa l'assessore comunale di Gradisca, Fulvio Terralavoro, che dice a commento della giornata: «Abbiamo sicuramente riscosso un buon successo per questa che è la prima iniziativa di tale tipo in provincia di Gorizia. Un grazie sentito lo dobbiamo rivolgere al Gruppo fuoristradistico, che ci ha fatto da guida, ed alla Croce Verde Gradiscana, che ha tenuto ai partecipanti una spiegazione sulle tecniche di primo soccorso. E' dunque un'iniziativa che pensiamo di riproporre anche l'anno prossimo».
Il più imminente appuntamento di rilievo per la Protezione Civile di Gradisca è intanto fissato per il 23 mazro prossimo, con l'inaugurazione della nuova sede, situata in via Bassani, nella struttura che in passato ha ospitato l'Irfop. / Giuseppe Pisano


Il giorno 23 FEBBRAIO 2002 , organizzato dall'Assessorato alla Protezione
Civile del Comune di Gradisca d'Isonzo ( in collaborazione con il Gruppo
Fuoristradistico Isontino ) , si terrà una PROVA DI GUIDA ED UTILIZZO DEI
MEZZI DI P.C. .
L'orario è 08.30/14.00 , ed il ritrovo presso la sede di via Bressani .
SIETE INVITATI A PARTECIPARE NUMEROSI .

Esercitazione
sul Torre
con la Protezione
civile

dal Messaggero Veneto 23/02/2002
Protezione Civile e Gruppo Fuoristradistico Isontino ancora a braccetto, e questa volta si passa dalla teoria alla pratica: dopo i corsi teorici d'educazione ed istruzione sull'uso dei fuoristrada tenuti nel marzo scorso al palazzo del Monte di Pietà, questo pomeriggio si arriverà all'uso pratico di mezzi (in genere Bremac e Jeep di tipo Pick-Up) in dotazione alle varie squadre di Protezione Civile della zona.
L'esercitazione avrà luogo nei pressi di Villesse, sul torrente Torre, con inizio alle 8.30 e conclusione prevista intorno alle ore 14.
All'incontro, organizzato dalla squadra di Protezione Civile di Gradisca, parteciperanno una decina di squadre provenienti da tutta la regione, con il coinvolgimento di un folto numero di partecipanti.
Il prossimo 23 marzo alle ore 10.30, inoltre, la Protezione Civile inaugurerà ufficialmente la sua nuova sede di via Bressani, nella vecchia sede dell'Irfop, mentre dal 3 aprile è previsto l'inizio di una nuova serie di corsi.
G.P.




Comune di Gradisca d'Isonzo

Assessorato alla Protezione Civile

invito a


INAUGURAZIONE SEDE PROTEZIONE CIVILE
GRADISCA D'ISONZO


Sabato 23 Marzo 2002 alle ore 10.30
presso ex sede Scuola Irfop , via Bressani


Richiesta la promozione a centro di coordinamento delle squadre di diversi Comuni
Protezione civile, sede del distretto
I volontari intanto andranno a scuola guida di fuoristrada

il Piccolo 05/02/2002

Gradisca potrebbe diventare sede di un Distretto di Protezione Civile, secondo le volontà recentemente espresse dalla base regionale che ha sede a Palmanova. È questa la novità più importante emersa durante la consueta assemblea di inizio attività 2002 della compagine. I vari poli distrettuali ricalcherebbero territorialmente la già esistente suddivisione dei Centri operativi misti per radioamatori, e vedrebbero Gradisca fare da riferimento per i Comuni di Villesse, Farra, Sagrado, Moraro, Romans e Fogliano-Redipuglia.
Un attestato di responsabilità per la squadra della Fortezza, che durante l’assemblea guidata dall’assessore Terralavoro e dal coordinatore Villan ha deciso di contattare i responsabili di Pc degli altri Comuni interessati per vagliare disponibilità, tempi e modi dell’operazione. Nel corso della serata sono stati ufficializzate altre comunicazioni della Regione: il finanziamento da seimila euro per l’acquisto di attrezzatura (due motopompe) e l’invito a procedere alla cosiddetta «scrematura» generale delle liste in tutto il territorio: ovvero la comunicazione al coordinamento regionale dei nomi di volontari realmente partecipi e attivi della vita di squadra, allo scopo di creare un nucleo realmente unico e costante di Pc pur nelle sue varie diramazioni locali. L’approvazione della nuova serie di corsi teorici, della prima esercitazione pratica di guida di fuoristrada (collaborazione col Gfi Isontino) e della divulgazione dei valori di Pc nelle scuole completano il quadro di una squadra impegnata su più fronti.
Luigi Murciano

Protezione Civile di Gradisca d'Isonzo (Gorizia)