Protezione Civile di Gradisca d'Isonzo (Gorizia)

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L’istituzione di un distretto per la Destra Isonzo, con sede nella città della Fortezza, è l’obiettivo che si è posto l’assessore Fulvio Terralavoro
Sinergie tra i comuni per migliorare la protezione civile
Nei programmi di aggiornamento per i volontari è previsto anche un corso per l’utilizzo dei fuoristrada

dal Piccolo del 21/01/2003
Istituire un distretto di Protezione civile per la Destra Isonzo, con Gradisca nelle vesti di comune capofila del movimento. Rimane questo l'obiettivo più immediato per la squadra comunale della protezione civile nell'anno appena iniziato.
«La collaborazione con i centri limitrofi è a buon punto - spiega l'assessore Fulvio Terralavoro - Ora l'ultima parola spetta naturalmente ai singoli comuni e alla Regione, ma a quanto mi risulta il progetto è visto di buon occhio e potrà vedere la luce». La sinergia fra comuni riguarderebbe nella fattispecie le squadre di Protezione civile di Villesse, Romans, Farra e Mariano.
«Credo che la collaborazione possa svilupparsi su più direttrici - continua Terralavoro -. Innanzitutto per ciò che concerne le azioni di intervento, Ma anche una gestione congiunta delle risorse a disposizione potrà portare molteplici benefici. Per quanto riguarda Gradisca, essa può rivestire il ruolo di comune coordinatore in virtù delle strutture a sua disposizione, non ultima la sede operativa situata all'ex Irfop che abbiamo inaugurato lo scorso anno».
Per quanto concerne l'attività interna alla squadra, una priorità è quella di riorganizzare la compagine: «Non perché siano necessarie delle ristrutturazioni, ma per una maggiore funzionalità: credo che un'ulteriore suddivisione in due sottogruppi specifici sarebbe maggiormente razionale. Vedremo insomma di ripartire le varie competenze. L'anno appena trascorso è stato indubbiamente ricco di esperienze per i volontari che hanno partecipato ai soccorsi dopo le sventure di San Giuliano e del pordenonese. Un'altra cosa che continuerà sicuramente è la collaborazione con le squadre amiche di Monrupino e Rigolato».
Ci sarà anche il consueto appuntamento con la formazione dei volontari: a partire dalla fine di febbraio, per sei settimane saranno organizzati i consueti incontri di aggiornamento. «La filosofia rimane la stessa - dice Terralavoro -: da un lato la preparazione pratica, dall'altra quella teorica, sui temi della gestione del gruppo, della valorizzazione delle risorse umane».
Un argomento piuttosto originale che riprende il lavoro svolto due anni or sono, tanto da attrarre l'interesse anche fuori dal territorio provinciale. I primi tre incontri (dal 25 febbraio, come detto per sei settimane, ogni martedi alle 20.30) saranno tenuti dal Gruppo furistradistico isontino sull'utilizzo dei mezzi off-road. I restanti saranno appunto appannaggio del perito industriale Renato Elia sul tema «Il sistema-gruppo».

11/01/2003 - Protezione Civile al lavoro a Gradisca d'Isonzo , e non solo , per fronteggiare l'emergenza maltempo , che ha colpito l'Isontino . Alcuni volontari del gruppo di Prot. Civile del nostro Comune , si sono resi disponibili immmediatamente , per aiutare lapopolazione colpita da un'ondata di gelo , bora e neve , che non si vedeva da alcuni anni . I volontari si sono affiancati ad alcuni dipendenti comunali , nello spargere sale e valutare lo stato in cui alcune via della Città era messe .


Gradisca: la Protezione civile
è un esempio di funzionalità


dal Messaggero Veneto del 23/12/2002

GRADISCA. È stato un 2002 davvero intenso quello della Protezione civile di Gradisca: un anno di momenti felici, come l’inaugurazione della sede presso l’ex Irfop, ma anche di momenti di mobilitazione in seguito a eventi drammatici, come il terremoto in Molise e l’alluvione nel Pordenonese. Ecco quindi che l’amministrazione comunale, in occasione delle festività natalizie, ha voluto dare alla compagine gradiscana il giusto ringraziamento per l’opera svolta, ricevendo i volontari a palazzo Torriani.
L’occasione è stata propizia anche per riservare il giusto tributo a Francesco Villan e Cesare Patti (ai quali è stato consegnato un attestato), i due volontari che si sono recati in Molise a dare man forte durante i terribili giorni del terremoto, ma anche ai quattro che nelle scorse settimane si sono recati nel pordenonese colpito dall’alluvione, Cesare Intilla, Giuseppe Mazzarella, Aldo Chini e il già citato Francesco Villan.
L’incontro in Comune è stato aperto dall’assessore Fulvio Terralavoro, che ha ricordato quanto di buono è stato realizzato negli ultimi tre anni, dalla logistica all’operatività, passando per la formazione, che grazie ai corsi teorici e pratici (previsti anche nel 2003) testimonia la continua crescita della Protezione civile gradiscana. Sempre in ottica 2003 prevista una rivisitazione dell'organizzazione interna del gruppo, l’acquisto di nuovo materiale e la collaborazione con le squadre dei comuni limitrofi per il discorso dei distretti locali.
Il sindaco Gianni Fabris, invece, ha ricordato la storia della Protezione civile, che affonda le sue radici nel 1976, l’anno del terremoto in Friuli, e ha ribadito l’importanza della compattezza della squadra per il raggiungimento degli obiettivi. Chiusura a sorpresa del caposquadra Francesco Villan, che è andato controcorrente, invocando «maggiore grinta, maggiore volontà».
Giuseppe Pisano


Il grazie degli amministratori per l’aiuto dato alle popolazioni del Molise e del Pordenonese
La protezione civile è una realtà

dal Piccolo del 22/12/2002

La squadra comunale di Protezione civile è stata ricevuta a Palazzo Torriani dal sindaco Gianni Fabris e dall'assessore Fulvio Terralavoro, che hanno voluto ringraziare una realtà in costante crescita sul territorio comunale. Terralavoro ha ricordato i tre anni di percorso compiuto: «Dalla formazione all'operatività sul territorio, ne abbiamo fatta di strada. La Protezione civile è ritornata un grande patrimonio della cittadina e della sua amministrazione, di cui è quasi un ’’braccio’’. L'apertura della nuova sede è stato un grande traguardo che deve adesso stimolarci per il futuro, anzitutto per riprendere un discorso che ci sta molto a cuore, e cioè il conferire un ruolo di capofila distrettuale alla compagine cittadina».
Prova della maturità raggiunta dai volontari gradiscani è stata la partecipazione ai soccorsi dopo gli eventi calamitosi avvenuti in Molise ed in provincia di Pordenone. Il Comune ha voluto ringraziare pubblicamente il caposquadra Francesco Villan e Cesare Patti, che hanno vissuto l’esperienza molisana, e lo stesso Villan, Aldo Chinni, Cesare Intilla e Giuseppe Mazzarella per l'attività prestata a Pordenone dopo le piene di Noncello e Meduna.
Luigi Murciano


Il giorno 27.11.2002 , alle ore 10.00, tre Volontari del Gruppo di Protezione Civile di Gradisca d'Isonzo, si sono recati a Pordenone per portare soccorso alle persone colpite dalla grave alluvione e dall'esondazione del Meduna e del Cellina


Gradisca. L’esperienza fra i terremotati raccontata da un gruppo di volontari della Protezione civile
Diario di solidarietà dal Molise
«La vita scorre triste e il freddo rende tutto più difficile»

    dal Messaggero Veneto del 13/11/2002

È proprio Francesco Villan a raccontare l’esperienza in Molise: «Siamo partiti nella mattinata di venerdì 1º novembre da Palmanova a bordo del nostro Bremach, e dopo un estenuante viaggio durato dodici ore siamo arrivati a destinazione, nella zona fra Campobasso e Termoli. Dopo alcune ore di riposo ci siamo recati a Petrella, dove abbiamo iniziato a piantare le tende in cui avrebbero alloggiato i terremotati: la necessità era quella di organizzare il tutto piuttosto velocemente, per dare a tutti un riparo. Durante la nostra permanenza sono arrivate anche le telecamere della Rai per un’intervista al sindaco locale, che ha avuto parole d’elogio per l’opera della Protezione civile del Friuli-Venezia Giulia. Il giorno dopo ci siamo spostati a Castellino, mentre in serata siamo andati a Rotello, dove siamo rimasti fino al martedì: in tutti e due i posti abbiamo allestito la tendopoli, e con i generatori abbiamo garantito l'energia elettrica».
C’è un pizzico di giustificato orgoglio nelle parole del coordinatore della Protezione civile gradiscana, che sottolinea come «il gruppo partito da Palmanova alla volta del Molise ha lavorato bene, dimostrandosi all’altezza della situazione». Ma le parole si velano di tristezza quando gli viene chiesto un ritratto della situazione lasciata nella zona colpita dal sisma: «Noi non abbiamo visto San Giuliano e gli altri paesi colpiti più duramente dal terremoto, ma abbiamo egualmente trovato gente con tantissima paura. Durante la nostra permanenza ci sono state un paio di scosse abbastanza forti, ma ciò che rende tutto più difficile è il grande freddo. Nelle tendopoli la vita scorre molto triste, soprattutto per gli anziani».
Giuseppe Pisano


Partiti da Palmanova alle 11.00 am
del giorno 1 novembre corrente anno.
Con una colonna di circa 70 mezzi provenienti da tutto il Friuli.
Arrivati in Molise alle 02.00 am del sabato.
In mattinata allestito il primo campo base a Petrella, in giornata è stato
completato grazie anche all' aiuto dei boy-scout del luogo.
Il giorno seguente allestito il secondo campo a Castellino del Biferno.
Nella stessa giornata trasferiti al campo base della protezione civile a
Rotello.
Colpiti da una ottima accoglienza nonostante le problematiche del luogo.
Ricevuti caldi ringraziamenti dal sindaco di Petrella per l' ottimo lavoro
svolto


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