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Notizia della settimana dal 23/04/00 al 30/04/00

V A M P I R I

 

Nella superstizione popolare un vampiro è un essere che succhia il sangue dei vivi e che comunemente si crede sia l'anima senza pace di un eretico, di un criminale o di un suicida che lascia il suo luogo di sepoltura.

La credenza nei vampiri risale all'antichità. Gli antichi popoli della Mesopotamia temevano che i cadaveri che non ricevevano adeguata sepoltura sorgessero dalla tomba per attaccare i vivi e succhiarne il sangue. La parola « vampiro » è di origine ungherese e significa probabilmente «strega» o «diavolo». I racconti dell'orrore della letteratura popolare occidentale in cui figurano i vampiri derivano dal folclore slavo, anche se storie analoghe si trovano pure nel folclore greco e in quello cinese.

La leggenda del vampiro è spesso associata alla paura della morte e della notte. Era opinione comune che i principali candidati al vampirismo al momento della morte fossero le persone che non avevano condotto una vita «normale» streghe, suicidi, illegittimi, scomunicati poiché si aveva la sensazione che la terra non le avrebbe accettate in quanto inadatte. 

 

Le superstizioni slave vogliono che il cadavere, ancora assetato di vita, lasci nottetempo la tomba per succhiare il sangue delle vittime, costituite prima dai parenti e poi dagli altri. Tutte le vittime a loro volta diventano vampiri. Se non torna alla sua tomba prima dell'alba, il vampiro diventa impotente.

Quando si apre la tomba di un presunto vampiro, si trova che il cadavere non è decomposto e ha delle tracce di sangue intorno alla bocca. Per porre fine alla sua attività bisogna trafiggergli il cuore. Fra gli altri mezzi di difesa vi sono certe piante, certi incantesimi e certi simboli sacri.

 

 

Un altro aspetto della superstizione è che i vampiri possono avere dei rapporti sessuali con i vivi.  

I vampiri sono stati associati spesso anche alle pestilenze e alle epidemie, specie a quella dell'Europa sud-orientale nel tardo '600 e nel primo '700. 

 

 

Gli occultisti hanno spiegato il vampirismo facendo riferimento al corpo astrale gemello di ogni persona, il quale alla morte dovrebbe lasciare la sua controparte fisica. Nel caso dei vampiri, il corpo astrale rimane intrappolato nel corpo fisico morto e cerca il sangue (il fluido vitale) per nutrirlo.

Il  romanziere  irlandese Bram  Stoker creò nel  1897  la  popolare figura di Dracula basandosi sui misfatti dell'infame principe Vlad, detto «l'impalatore», un personaggio romeno dei Quattrocento. Vlad non era un vampiro ma si dilettava a impalare le vittime a un palo a punta.

 

Tratto da  "Almanacco universale delle cose più strane e misteriose"  edizioni Arcana

 

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