Il
calamaro gigante (Architeutis dux) fu descritto per la prima volta nel
1857 dallo scienziato danese Johan Steenstrup. Il più grande esemplare di
cui si hanno notizie misurava 22 metri. All’inizio degli anni ’30 la
nave cisterna Brunswick fu attaccata per tre volte da un super –
calamaro, tra le isole Samoa e le Hawaii. L’animale finì tra le eliche
e fu fatto a pezzi.
Artigli.
Nel 1977 la nave militare USA Stein fu tirata in secco per riparazioni.
Gli operai scoprirono che il rivestimento del sonar era lacerato.
Conficcati nel materiale isolante furono trovati artigli lunghi 4 cm.,
appartenenti ad un Architeutis. L’incontro tra questi animali e l’uomo
è però improbabile: raggiunta la superficie, dove l’acqua è più
calda, il loro sangue perde la capacità di trasportare ossigeno,
causandone la morte.
Clyde
Roper, dello Smithsonian Institution di Washington, sta organizzando una
spedizione a tremila metri di profondità nelle acque della Nuova Zelanda,
dove gli Architeutis sono stati avvistati. |