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Notizia della settimana dal 13/08/00 al 20/08/00

GLI ULTIMI MOSTRI DELL'OCEANO (seconda parte)

Un super-calamaro contro la Brunswick

 

Il calamaro gigante (Architeutis dux) fu descritto per la prima volta nel 1857 dallo scienziato danese Johan Steenstrup. Il più grande esemplare di cui si hanno notizie misurava 22 metri. All’inizio degli anni ’30 la nave cisterna Brunswick fu attaccata per tre volte da un super – calamaro, tra le isole Samoa e le Hawaii. L’animale finì tra le eliche e fu fatto a pezzi. 

Artigli. Nel 1977 la nave militare USA Stein fu tirata in secco per riparazioni. Gli operai scoprirono che il rivestimento del sonar era lacerato. Conficcati nel materiale isolante furono trovati artigli lunghi 4 cm., appartenenti ad un Architeutis. L’incontro tra questi animali e l’uomo è però improbabile: raggiunta la superficie, dove l’acqua è più calda, il loro sangue perde la capacità di trasportare ossigeno, causandone la morte. 

Clyde Roper, dello Smithsonian Institution di Washington, sta organizzando una spedizione a tremila metri di profondità nelle acque della Nuova Zelanda, dove gli Architeutis sono stati avvistati.

Calamaro di 9 metri trovato tre anni fa nelle reti di pescatori neizelandesi

 

Notizia e foto  tratte da  "Focus"   editore A.Mondadori"  

 

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