Fratture
che si estendono per chilometri come rette tracciate con un righello e si
incrociano come svincoli autostradali. Colline che si snodano con
altrettanta perfezione geometrica. Solo una decina di crateri da impatto
di meteoriti quando dovrebbero essere molti di più. E perfino una specie
di faccia scolpita nel ghiaccio. sono tante le stranezze della superficie
di Europa, una delle lune di Giove, svelate dagli strumenti di bordo della
sonda Galileo. E stanno creando non pochi grattacapi agli scienziati. |
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Sentinella
extraterrestre
Europa è
da sempre considerata un corpo celeste un pò speciale. E' il candidato
numero uno, nel sistema solare, a ospitare la vita. Sotto la superficie
ghiacciata di Europa è probabile infatti che ci sia acqua allo stato
liquido: una condizione propizia alla nascita della vita. La presenza
d'acqua d'altronde, è considerata probabile da molto tempo: ne parlava il
famoso scrittore di fantascienza Arthur C. Clarke, già trent'anni
fa, in uno dei suoi romanzi più famosi, 2001 Odissea nello spazio.
Le recenti scoperte fatte dalla sonda Galileo stanno però
rendendo ancora più affascinante questo satellite di Giove. I ripetuti
sorvoli effettuati da Galileo (l'ultimo dei quali a soli 587 km dalla
superficie) consentono oggi di osservare strutture che non sono più
grandi di 20 metri. E questo minuzioso rilevamento delle "rughe"
e dei segni più scuri presenti sulla superficie ghiacciata ha fatto
sbizzarrire la fantasia degli scienziati, alla ricerca di spiegazioni per
la loro formazione (sulle riviste specializzate continuano ad apparire
articoli).
Condotte
artificiali?
La più
sorprendente tra tutte è quella avanzata da Boris Rodionov, cosmofisico
dell'Istituto di ingegneria e fisica dell'università di Mosca. Secondo
Rodionov quelle che sembrano essere lunghe fratture naturali, in realtà
sono strutture artificiali: opere di ingegneria di una civiltà molto più
evoluta della nostra, che vive sotto i ghiacci di Europa. La rete di
elementi che si osservano sulla superficie del satellite di Giove, secondo
Rodionov, è simile a ciò che si può osservare su foto da satellite che
riprendono gli |
oleodotti
che attraversano i terreni ghiacciati della Siberia. Ciò starebbe a
indicare che sotto Europa esiste unafittissima rete di condotte
artificiali lunghe centinaia di chilometri, e in alcuni casi larghe 200
metri, poste su più piani. Secondo Rodionov la rete di strutture è così
regolare che non si può parlare di caso. Inoltre vi sono aree dove il
ghiaccio è così liscio che starebbe a indicare "interventi di
riparazione". Rodionov ha inviato la sua ipotesi anche al Jet
Propulsion Laboratory della Nasa, dove giungono le immagini inviate dalla
sonda Galileo e, sempre stando a Rodionov, le sue idee sono state definite
interessanti. |
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