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Cronos

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di Giorgio Pastore

Gli Universi Paralleli

Cronovisione
Anacronismi Fantasmi
La Macchina del Tempo  Casi Fortiani
I Buchi Neri Fattore Oz
Ufo e Viaggi nel Tempo Scomparsi nel Nulla
Il Triangolo delle Bermuda Wingmakers
Philadelphia Experiment Sogni e altre Dimensioni

        Da quando ho avuto la consapevolezza di aver compiuto il mio primo vero errore, mi sono chiesto se fosse mai stato possibile poter tornare indietro nel tempo, viaggiare attraverso gli anni, i secoli, i millenni, nel passato e nel futuro per poterlo correggere. È difficile dare una risposta a questa domanda. Tuttavia, potremmo ipotizzarne le conseguenze (nei limiti del sapere umano e con un pizzico di immaginazione), perché sotto certi aspetti, tornare nel nostro passato significherebbe anche poterlo modificare, quindi, inevitabilmente, modificare il nostro presente, il futuro.

Per fare un esempio, supponiamo che Tizio torni indietro nel tempo, magari nel ‘700, e per uno spiacevole caso, si trovi a dover duellare con Caio, che, a sua insaputa, è un suo avo. Tizio uccide Caio. Cosa succede a questo punto al primo? Se Caio muore, Tizio non nascerà mai, ma allora, visto che Tizio già esiste, questi scomparirà all’istante? Si polverizzerà? Scomparirà e basta? Questo è un paradosso. È uno dei tanti problemi concettuali derivanti dal fatto di poter viaggiare nel tempo. Ma non dobbiamo pensare che solo uccidendo Caio, Tizio possa cambiare il futuro. Egli lo cambia già soltanto nel momento che vive in quell’era e conosce certe persone, compra abiti ed oggetti destinati ad altri, parla con persone che non appartengono al suo tempo. Oppure mettiamo il caso che Tizio parta oggi diretto nell’anno 1492 con l’intento di fermare Cristoforo Colombo. Noi studiamo la storia così come ci viene presentata nei libri. Ma se Tizio riesce davvero nella sua impresa e Colombo non scopre l’America, cosa succede ai nostri libri di scuola? Scompaiono tutti i capitoli riguardanti la scoperta dell’America? È scompare il concetto di “America” dalle nostre menti? E scompare anche tale concetto dalla mente di Tizio? Perché, a tal punto, l’America non sarebbe mai stata scoperta nemmeno per lui… Così che Tizio si ritroverebbe nel 1492 senza sapere il perché. Questo è un altro paradosso. E ce ne sarebbero molti altri. Per questo si è ipotizzata una soluzione a questi paradossi, che però porta ad altri problemi. 

l  Gli Universi Paralleli  y  

 

La soluzione è che possano esistere diversi universi paralleli. Cos’è un universo parallelo? È un universo che può essere quasi identico al nostro oppure totalmente l’opposto, e si pensa possano esisterne un numero infinito, perché infinite sono le varie possibilità da considerare. Ad esempio, un universo molto simile al nostro potrebbe essere quello in cui tutto è come lo conosciamo, tranne una cosa. Stamattina il Tizio del nostro universo si è svegliato e si è messo una camicia bianca. In un altro universo però la maglietta di Tizio era nera. Quindi la differenza che intercorre tra il nostro universo e l’altro è davvero minima. Ma in un altro universo le cose potrebbero andare diversamente e tutti noi potremmo avere le antenne, e ci potrebbero essere fiori che mangiano le persone o noi tutti potremmo avere la pelle verde, o io potrei essere analfabeta, Tizio potrebbe non aver mai avuto nemmeno una camicia, Tizio potrebbe anche non essere mai esistito, e così via all’infinito.

Se Tizio, a questo punto, tornasse nel passato, e per sua sciagura, gli capitasse di cambiare il corso della storia, inevitabilmente finirebbe in un universo parallelo, ma lui non se ne accorgerebbe, continuando a vivere in quel mondo come se niente fosse. Solo tornando nel presente, si renderebbe conto di essere finito in un altro mondo, perché il presente nel quale finirebbe non sarebbe il suo presente, ma quello che lui stesso ha creato, modificando il passato. E probabilmente, non potrebbe più ritornare nel “suo” presente, cioè nel suo universo, perché tornando ancora nel passato con l’intento di rimettere le cose a posto, ritornerebbe nel passato di quell’universo, e non nel passato da cui lui è arrivato, continuando così a saltare da universo ad universo senza poter più ritornare nel proprio e forse anche andando di male in peggio.

 

Fig.1
      1-      Il nostro presente. Tizio da qui decide di andare indietro nel tempo.  
      2-      Il nostro passato. Tizio decide di cambiarlo, poi riparte per tornare alla sua casa del suo presente.  
      3-      Il presente dell’universo creato da Tizio. È qui che si ritrova il crononauta, in un presente alternativo, da lui stesso creato modificando il passato. Allora decide di ritornare nel passato per aggiustare le cose.  
      4-      Ma si ritrova nel passato di questo nuovo universo parallelo. Se Tizio modifica anche questo passato, modifica ulteriormente il futuro finendo al punto 5.  

5- Il presente del secondo universo (parallelo al nostro).

 

Se ciò fosse possibile, potrebbe anche avverarsi quindi l’opposto, cioè, un Sempronio di un altro universo parallelo al nostro, potrebbe benissimo viaggiare nel tempo e finire nel nostro passato. Molte volte, studiando i libri di storia, mi sono imbattuto in personaggi così misteriosi, sotto certi aspetti innovativi, da immaginare che potessero essere arrivati nel nostro passato da un mondo diverso dal nostro. Personaggi come Gerberto d’Aurillac, ovvero Papa Silvestro II, Nostradamus, il famoso veggente, Dante, il poeta o magari lo stesso Gesù. Chi furono veramente queste persone? Furono persone come noi o magari crononauti provenienti davvero da un altro universo parallelo? E se così fosse, come arrivarono nel nostro passato? Il nostro passato conserva molte prove della venuta di persone da altri universi paralleli. Queste prove sono per lo più oggetti che gli studiosi chiamano anacronismi.

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d  Anacronismi  c

 

Per anacronismo intendiamo sia un fatto che avviene in un tempo in cui non poteva avvenire, sia un oggetto ritrovato dagli archeologi in strati di terra molto più antichi di quanto dovrebbero essere. Quindi, per usare un altro termine, un anacronismo è un fatto o un oggetto “fuori dal tempo”, ovvero, inserito in un contesto temporale che non è il suo. La nostra preistoria, così come la nostra storia, è colma di anacronismi.

Qui di seguito, riporto alcuni tra gli anacronismi più importanti.

 

MAPPA LUNARE DI 5.000 ANNI FA

Si tratta di un reperto straordinariamente dettagliato, ritrovato nel 2001 a  Knowth, fino a poco tempo fa un'anonima cittadina irlandese. Oggi è famosa perché vi è stata scoperta una mappa della Luna antica di 5000 anni. Lo straordinario reperto è costituito da un insieme di graffiti e incisioni praticati con schegge di quarzo sul soffitto di un tumulo funerario. La sepoltura in questione si trova all'interno del complesso di Newgrange, nella contea di Meath, la più antica struttura architettonica irlandese, risalente ad oltre 5000 anni fa, in pieno Neolitico. La luna, fin dall’antichità, era venerata dai popoli celtici. Era vista come un dea madre che dava loro sicurezza. Così cominciarono a studiarla. La tomba con la mappa sono state scoperte dal professor Philip Strooke, dell'Università dell'Ontario occidentale in Canada, il quale, durante un sopralluogo nella zona di Knowth, notò la straordinaria somiglianza delle nostre attuali mappe lunari con quella riportata sul soffitto della costruzione. L'archeologo, sovrapponendo le tracce dei graffiti presenti sul soffitto del tumulo ad una moderna mappa lunare, ha riscontrato la somiglianza. All'interno del vano funerario, in corrispondenza del punto dove era stato deposto il defunto, sono state ritrovate altre raffigurazioni di stelle e mezzelune. Ciò fa ritenere che gli astri possedessero una forte valenza per le popolazioni che abitavano questi luoghi. La scoperta desta stupore soprattutto per lo straordinario dettaglio, difficilmente raggiungibile con osservazioni ad occhio nudo dalla Terra. Ma allora, come fecero quei popoli primitivi a studiare la superficie lunare? Il cannocchiale fu inventato da Galileo Galilei solo nel XVII sec. Dopo Cristo.

 

LA MAPPA DI PIRI REIS

 

La mappa di Piri Reis è un documento realizzato a  Costantinopoli nell'anno1513 d.C dall’omonimo ammiraglio della flotta ottomana e scoperto solo nel 1929 nell'antico Palazzo Imperiale di Costantinopoli.

In essa è raffigurata la costa occidentale dell'Africa, la costa orientale del Sud America e la costa settentrionale dell'Antartico. Ciò sorprende, visto che l’Antartide fu scoperto solo nel 1818. Inoltre, nella carta, la Terra della Regina Maud è sgombra dai ghiacci, cosa che secondo gli studiosi ortodossi sarebbe stata possibile solo migliaia di anni fa.
Il vero enigma rappresentato da questa carta geografica non è tanto l’aver disegnato un continente scoperto circa tre secoli dopo, ma averlo rappresentato senza la coltre di ghiaccio che lo ricopre da almeno 8000 anni. Piri Reis per disegnare la sua mappa utilizzò altre carte, originariamente depositate con ogni probabilità nella Biblioteca Imperiale di Costantinopoli, ma esse andarono perdute. Un caso molto simile è rappresentato da un'altra carta geografica, quella di Buache, del  1737, a quanto pare, copiata da antiche carte greche. Anch'essa mostra l'Antartide privo di ghiacci, così come era nel Paleolitico.

Come facevano gli antichi a conoscere la linea costiera dell’Antartico? Dove sono finite le carte sorgente disegnate da questi? E soprattutto, chi erano questi antichi che già migliaia di anni fa conoscevano la topografia?
Erano forse uomini del futuro venuti nel nostro mondo da un altro universo?

 

LE SFERE METALLICHE DEL SUDAFRICA

 

Sudafrica. In tempi recenti, vennero rinvenute delle sfere metalliche con scanalature lungo tutta la loro circonferenza, conservate in un blocco di pirofillite, alla quale venne assegnata un'età di 2,8 miliardi di anni. Chi viveva sulla Terra prima ancora dei dinosauri?

 

LA PILA DI BAGHDAD

 

Un famoso esempio di anacronismo è la famosa pila conservata al museo di Baghdad e antica di 2000 anni. Fatta di terracotta, alta 15 cm, la pila ha l’aspetto di un vasetto rivestito internamente da uno strato di pece, predisposto a contenere un cilindro di rame contenente a sua volta un bastoncino di ferro isolato con un tappo d'asfalto. Tale reperto, simile ad altri, conservati nei musei iracheni e berlinesi, sarebbe ancora oggi in grado di produrre energia elettrica. Chi conosceva tale scienza nel mondo antico?

 

GLI INGRANAGGI DI ANTIKITERA

 

Ancor più sconcertante fu la scoperta, nel relitto di una nave affondata qualche secolo prima di Cristo nel Mediterraneo, del meccanismo di Antikitera. Esso venne rilevato in una pietra vecchia parecchie centinaia d'anni. Sottoposta all’esposizione di raggi X, la pietra rivelò al suo interno una serie di ingranaggi simile al meccanismo interno di un orologio. Una tecnologia impossibile per quei tempi.

 

IL CRANIO DI BISONTE

 

Qualche decennio fa, Sotto i ghiacci siberiani, fu scoperto un cranio di bisonte vissuto in Siberia nel Giurassico. Esso presentava un perfetto foro circolare sulla fronte, opera di un proiettile d’arma da fuoco. Fu questo colpo ad ucciderlo. Ma chi adoperava armi da fuoco al tempo dei dinosauri?

 

L’ENIGMA DEI DINOSAURI

 

Se prendiamo in considerazione la scienza ufficiale, i dinosauri avrebbero dovuto dominare la Terra nel periodo di tempo che va dai 120 ai 64 milioni di anni fa circa, mentre la scienza fa risalire la nascita dell'uomo solo a 2, massimo 3 milioni di anni fa, ma con tutta probabilità, gli scienziati si sbagliano. In molti casi sono state rinvenute orme umane nello stesso strato in cui erano contenute orme tridattili appartenute ai sauri. La superficie della Terra è formata da vari strati di terreno, e più si va in profondità, più si dovrebbero ritrovare reperti antichi (secondo la scienza ufficiale – tecnica archeologica della stratigrafia). Ora, se ascoltassimo gli scienziati ortodossi, impronte umane le potremmo (e dovremmo) ritrovare solo in strati di terreno risalenti ad un massimo di 3 milioni di anni fa, quindi relativamente superficiali, ma non è così. La scienza qui si contraddice. Sono state rinvenute impronte in strati di terreno molto più profondi e, inverosimilmente, anche ossa di dinosauri in strati molto più superficiali e, in certi casi, addirittura quasi in superficie, che spuntavano dal terreno (in Siberia). Una domanda nasce spontanea: È  l'umanità ad essere più antica di quanto si pensa o i dinosauri ad essere molto più recenti di quanto affermano i libri di storia? In un caso o nell'altro la storia sarebbe comunque da riscrivere. Ci sarebbero molti esempi da riportare a riguardo, ma per non soffermarmi troppo ne esporrò soltanto alcuni. A Glen Rose, nel Texas, c'è il "Dinosaur Valley State Park" nella zona del Paluxy River, dove senza troppa fortuna è possibile rinvenire orme di sauri e di esseri umani affiancate negli stessi strati di terreno. Chi camminava (e in alcuni casi portava anche calzature!) assieme ai dinosauri (ed in certi casi, anche molto prima della loro venuta), parecchi milioni di anni fa? Si tratta forse delle impronte di uomini venuti qui da un altro universo?

Molti reperti fossili inerenti sono conservati nel "Creation Evidences Museum", a Glen Rose. Nel 1927, in Nevada fu riportata alla luce un'orma umana provvista di calzatura in uno strato di terreno antico 160/195 milioni di anni (40 milioni di anni precedente i dinosauri!). In Australia, sono state rinvenute orme umane pietrificate di grandi proporzioni a pochi metri da quelle di un brontosauro. Casi simili li possiamo riscontrare anche in Turkmenistan, Africa, Germania e in America.

 

ANACRONISMI EGIZIANI

 

Anche l’Egitto presenta molti anacronismi. Con quale scienza, gli antichi faraoni poterono costruire i loro imponenti monumenti, le piramidi e la Sfinge?

Ad esempio, ancor oggi gli archeologi si chiedono cosa usassero in passato gli egiziani per produrre fori perfetti nella roccia. Se ne sono trovati parecchi, tutti perfetti. Sembrano prodotti da un trapano elettrico con punta di diamante, l’unico capace di perforare la dura roccia, eppure, l’attrezzo era sconosciuto in quei tempi. Inoltre, su certe pareti di piramidi e templi, sono presenti certe incisioni raffiguranti misteriosi arnesi dall’uso sconosciuto e degli oggetti simili a lampadine, con tanto di elettrodi e cavi. Gli egiziani conoscevano forse l’elettricità? E, in tal caso, da chi appresero questa scienza?  

 

EXCALIBUR

 

Excalibur, la mitica spada di re Artù, non è stata mai ritrovata. Effettivamente, non si sa con certezza se lo stesso re Artù sia esistito realmente (si pensa possa essere stato un generale romano del VI secolo d.C.). Tuttavia, dietro ad ogni leggenda c'è sempre uno sfondo di verità storica. Alla sua mitica spada viene attribuito un potere straordinario, capace di annientare ogni nemico. Artù, con la spada datagli dal mago Merlino, era invincibile. Si diceva fosse stata forgiata direttamente dagli dei. 

Mettiamo il caso che Excalibur in realtà non sia stata una vera spada, ma in realtà, un'arma anacronistica per quei tempi. Magari un'arma da fuoco. Al tempo non ne esistevano (sarebbero state inventate solo nel XVI secolo) e non esisteva il termine "pistola" o "arma da fuoco", per cui gli uomini del tempo potevano chiamare "spada" qualsiasi arma potessero impugnare. Merlino, l'uomo che la tradizione ci mostra essere un druido, mago, consigliere di re Artù, potrebbe essere stato un viaggiatore del tempo ed aver portato dal suo futuro un arma invincibile, l'Excalibur, e abbastanza conoscenze da poter compilare un libro di profezie, come effettivamente fece. 

 

IL FULMINE DEGLI ANTICHI

 

Si dice, infatti, che gli Etruschi e i Romani tentarono di usare la tremenda forza del fulmine contro i loro nemici (non si sa esattamente come). Andò male a Tullo Ostilio che rimase folgorato, ma Porsenna riuscì bene a domare tale forza e se ne servì per liberare i suoi sudditi da un mostro chiamato, per una bizzarra coincidenza, Volt.

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a  La Macchina del Tempo  w

 

Fin da piccolo, uno dei miei sogni era quello di inventare una macchina del tempo. Ho sempre trovato affascinante l’idea di poter viaggiare nel passato e nel futuro come Marty, Doc o l’eroe di “Time Machine” di H.G.Wells. Pensavo che solo nei film fosse possibile tale cosa, ma mi sbagliavo. Oramai siamo nel 2002. L’uomo ancora ne ha di strada da fare in campo tecnologico, ma è anche vero che molta strada è stata fatta. Se pensiamo a che livello di tecnologia si trovava l’umanità all’inizio del ‘900, e se pensiamo a che livello si trova invece oggi, potremmo immaginare a che livello sarà tra altri cent’anni. L’uomo è partito dai transistor, ed ora è arrivato ai microcips. Presto anche questi saranno sorpassati, ed anzi, ci sembreranno obsoleti pezzi da museo. Ciò che oggi facciamo era impensabile all’inizio del XX secolo. Alcuni scienziati affermarono: “La televisione? È un’invenzione che non farà molta strada!” Ma a quanto pare, si sbagliavano. Altri dicevano: “Andare sulla Luna? È pura fantascienza!” Eppure ci siamo andati, ed anzi, tra poco andremo anche su Marte! Questo ci dimostra che non dobbiamo mai pensare una cosa impossibile solo perché ci sembra irrealizzabile. Oggi magari lo è davvero, ma tra cent’anni… Chissà che ci sarà tra cent’anni! Probabilmente useremo il teletrasporto per andare al mare in estate! Oggi tale cosa ci sembra fantascienza, ma l’esperienza ci ha insegnato che la fantascienza, a volte, anticipa la realtà. In tal senso lo scrittore Julies Verne viene considerato quasi un profeta. Ma arriviamo al dunque. Pochi giorni fa ho letto su internet una notizia che, devo dire, mi ha commosso. Era intitolata: “Inventata la Macchina del Tempo, la fantasia diventa realtà”.

Non riuscivo a credere ai miei occhi. Andai subito a verificare la notizia su altri motori di ricerca e anche questi ne parlavano. Non era uno scherzo. Era vero.

La notizia si riferiva agli esperimenti dello scienziato russo Vadim Chernobrov, ingegnere astronautico che affermava di aver compiuto esperimenti con cavie animali dall’esito positivo. In pratica, Chernobrov è riuscito a spedire nel futuro di circa due minuti un topolino e a riportarlo indietro. L’esperimento si è svolto così:

1-     Chernobrov ha spedito nel futuro di due minuti, un topolino, mettiamo il caso alle 8.00 am.

2-     Lo scienziato, alle 8.01, si è visto ritornare indietro il topolino con un nastrino rosso legato al collo.

3-     Ore 8.02: Compare dal nulla un topolino (ce n’è già uno nella gabbietta). Lo scienziato gli lega al collo un nastrino rosso e lo rimanda indietro nel passato, all’ora 8.01.

L’esperimento, in tal modo, è riuscito. Dalle ore 8.00 alle ore 8.01, non era presente nessun topolino. Mentre, per un breve periodo dalle ore 8.02, lo scienziato è in possesso di due topolini, ma uno lo rimanda nel passato di quasi un minuto. E cosa sarebbe successo se alle 8.02, comparso dal nulla il topolino, lo scienziato avesse deciso di non rispedirlo più nel passato ma di tenerselo? Se nella sua mente fosse stata forte tale convinzione, probabilmente, alle 8.01 non avrebbe visto nessun topolino ritornare indietro col nastrino rosso. Come funziona questa macchina del tempo? Ancora esattamente non si sa, perché l’invenzione è ancora in lavorazione, ma si basa sull’elettromagnetismo. Si tratta di una capsula dalla forme di un uovo intorno a cui ruotano degli elettromagneti molto potenti, capaci di creare una specie di ponte spazio-temporale. Probabilmente, in base alla velocità ed alla potenza di questi, lo scienziato può “governare il Tempo” all’interno della capsula. Chernobrov sarebbe tanto sicuro della propria invenzione da aver già prescelto il primo crononauta della storia. Ivan Konov, un giovane programmatore di Computer che a detta Chernobrov è in eccellente forma fisica e con una psiche estremamente forte. "Se mai gli capitasse di vedere la fine del mondo - dice Vadim - avrebbe abbastanza sangue freddo per raccontarlo". E di sangue freddo, di sicuro, ne dovrà avere a volontà, anche perché, come già detto in precedenza, se gli dovesse capitare di cambiare il passato, automaticamente si ritroverebbe in un altro universo parallelo, dal quale non potrebbe più ritornare indietro. Se si trovasse l' 11 Settembre 2001 a New York, e gli venisse in mente di far evacuare le due Twin Towers, probabilmente diventerebbe un eroe di livello mondiale, ma non potrebbe più ritornare nel suo futuro. Partirebbe da quel tempo per un futuro che non è il suo, per un futuro in cui non ci sono mai state vittime dell’attentato alle torri. Magari rivedrebbe il suo amico Chernobrov, ma sarebbe il Chernobrov di quell’universo, mentre quello del suo universo, non lo rivedrebbe mai più. E probabilmente, in quell’universo, potrebbe trovare un secondo Konov, o un Konov potrebbe anche non essere mai esistito. Un vero incubo da cui non potrebbe più ritornare indietro.

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                                                                                       GIORGIO PASTORE

 

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