Quando
una stella grande tre volte più del nostro Sole muore, implode
ripiegandosi su se stessa per formare un Buco Nero. Questo avviene perché
più è grande la massa dell'astro, più sarà elevata la densità e
la forza attrattiva gravitazionale, a tal punto da inghiottire ogni corpo
celeste nelle vicinanze e perfino la luce stessa. Ogni corpo celeste in
verità potrebbe divenire un Buco Nero, se compresso più di un certo
limite, detto raggio di Schwarzschild (dal nome dell'astronomo tedesco dei
primi del '900 che scoprì per primo il fenomeno). Anche la Terra potrebbe
divenirlo, se si dovesse comprimerla fino a farle avere un raggio di 0,88
cm! Ciò non potrebbe mai accadere spontaneamente per il nostro globo, ma
è cosa del tutto normale per altri astri. Il centro di un Buco Nero è
detto "Orizzonte degli Eventi", ed è il punto più estremo,
dove "tutto" è nullo ed infinito nello stesso tempo. Più ci si
avvicina a questo, più il tempo rallenta, fino ad essere infinito nel
mezzo. Questo però vale per un osservatore esterno che vedesse un
qualsiasi oggetto dirigersi verso un Buco Nero. L'oggetto stesso,
ammettendo che fosse un uomo o una sonda spaziale, non percepirebbe nessun
rallentamento del tempo, ma arrivato sull'Orizzonte degli Eventi, verrebbe
letteralmente stirato fino a diventare uno spaghetto. Solo in certi casi,
potrebbe resistere per qualche attimo, o qualche ora (dipende dalla massa
iniziale dell'astro da cui ha preso origine il Buco Nero), tanto da poter
vedere cosa c'è dall'altra parte, oltre l'Orizzonte degli Eventi. |