BREVI
Lettera a Bush dei medici italiani
In occasione della ‘Giornata mondiale della terra’, celebrata il 22
aprile scorso su iniziativa dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente
e di analoghe organizzazioni internazionali, i medici italiani hanno sollecitato
il presidente degli Usa, George W. Bush a rispettare l’impegno di ridurre
del 7% il livello di emissioni di anidride carbonica, assunto dagli Stati
Uniti a Kyoto nel '97. L’invito è contenuto in una lettera che è
stata sottosrritta, a nome di tutti i medici, dal presidente della FNOMCeO,
Giuseppe Del Barone.
Si ribadisce con forza che la salute è e deve rimanere una priorità
nell’ambito delle scelte sia politiche che economiche dei governi.
Le dichiarazioni del Ministro
dell’ambiente Willer Bordon sull'effetto serra
Cellulite "spauracchio" del "gentil sesso"
Dichiarazioni del Presidente della Società Italiana di
Medicina Estetica, Carlo Alberto Bartoletti
Nella ‘lista nera’ delle donne italiane, il primo posto è occupato
dalla cellulite.
Sulla quale deve ‘essere fatta chiarezza’.
“Bisogna innanzitutto capire se si tratta di adiposità localizzata,
che non è cellulite, ma è proprio del sesso femminile, deve
star lì, perché definisce e rende armoniosa la silhouette,
e spesso ‘antiene’ i tessuti. In questi casi sono efficaci metodi sperimentati
come la mesoterapia con farmaci ‘sciogli-grasso’, terapie ad ultrasuoni
che attraverso micro-bolle ad alta energia aggrediscono il tessuto grasso
sottostante. Diversa è invece la pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica
(la cellulite vera), un processo degenerativo cronico di origine vascolare,
che si manifesta con gonfiori, irrigidimento, micro e macro-noduli sottocutanei.
Essendo un processo cronico non si può controllare con qualche pasticca,
ma occorre un programma ad hoc: mesoterapia con farmaci vascolari anti-edemi
e vaso-attivi, massaggi manuali di drenaggio linfatico, pressoterapia e
nuove metodiche, come la carbossiterapia, che si stanno rivelando efficaci”.
La falsa cellulite
“Un inestetismo clinico tipico di glutei, fianchi e della zona interna
di cosce e braccia. Un rilassamento cutaneo con scivolamento del tessuto
verso il basso, causato da dimagrimenti improvvisi ed eccessivi, dalla
mancanza di muscolatura che ‘sorregge’ o da errati trattamenti medici e
fisioterapici. In questi casi (che rappresentano dal 20 all'80% del totale),
è sufficiente fare ginnastica o eventualmente aumentare di peso”.
Agopuntura, omeopatia, fitoterapia, medicina cinese
Otto progetti nelle ASL della Toscana
Firenze, 14 aprile
Le Aziende Sanitarie Locali toscane ‘aprono’ all’agopuntura, all’omeopatia,
alla fitoterapia e alla medicina cinese.
Ottocentocinquanta milioni di lire sono stati stanziati dalla Regione
per realizzare otto progetti promossi da altrettante aziende sanitarie.
La Asl di Lucca (50 mln) aprirà un ambulatorio di medicina cinese
e potenzierà l’attività esistente di medicina omeopatica,
estendendola alla pediatria.
La Asl di Pistoia sta per inaugurare un ambulatorio di medicina naturale
(30 mln), mentre a Prato viene finanziato (90 mln) “L’albero della salute”,
un laboratorio permanente di educazione alla salute multiculturale.
A Livorno il progetto prevede l’integrazione delle medicine tradizionali
con quelle non convenzionali (40 mln); ad Arezzo apriranno i battenti centri
di agopuntura e omeopatia medico-veterinaria (150 mln); a Grosseto nascerà
un ambulatorio di agopuntura energetica tradizionale cinese (40 mln); a
Viareggio sarà realizzato il progetto Hypericum (50 mln), anch’esso
basato su nuovi ambulatori di medicina non convenzionale.
Infine, i servizi già operativi fra Firenze, Prato e Pistoia
saranno ampliati e integrati con nuove attivita' (300 mln), fra cui il
ricorso all’agopuntura contro l’alcoldipendenza (20 mln).
In Toscana, è al lavoro da circa due anni una Commissione regionale
nominata dalla giunta per la durata del Piano sanitario 1999-2001.
E’ stato inoltre affidato alla Asl 10 di Firenze l’incarico di censire
le strutture più significative presenti in regione e condurre un’indagine
sulla domanda di medicine non convenzionali.
(Red-Dam/Adnkronos Salute)
Università di Pisa
Omeopatia veterinaria
La FIAMO informa che il 7 aprile, presso la Facoltà di Medicina
Veterinaria dell’Università di Pisa si è tenuto un “Incontro
con l’Omeopatia Veterinaria” organizzato in collaborazione con l’A.I.V.O.
(Associazione Italiana Veterinari Omeopati).
Con la presentazione e la conduzione del Preside Alfredo Buonaccorsi,
sono stati effettuati diversi interventi da parte di Professori Universitari
di Medicina Veterinaria e di veterinari e medici rappresentanti di associazioni
omeopatiche.
Farmaci
No alla vendita "on line"
Roma, 26 mar
No alla vendita di farmaci su internet.
Lo ha ribadito il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti
(Fofi), Giacomo Leopardi, sottolineando come il commercio on line
si traduca in una “semplice vendita, senza informazioni né garanzie,
mentre per le medicine sono necessari la dispensazione professionale e
il consiglio del farmacista”.
Ricordando la ‘grande preoccupazione’ espressa dall’Organizzazione
mondiale della sanità e la denuncia del Consiglio per il controllo
narcotici dell’Onu, Leopardi elenca i maggiori problemi legati alla vendita
di farmaci nella rete: assenza di garanzie sulla provenienza e la qualità
del farmaco, mancanza di ricetta medica, fogli illustrativi in lingua straniera,
nessuna garanzia nella conservazione dei farmaci, niente avvertenze sulle
controindicazioni, assenza di farmacovigilanza.
(Com-Dam/Adnkronos Salute)
Omeopatia
Cura alternativa una volta su due
Roma, 28 mar
Gli italiani di fidano delle medicine alternative, prima fra tutte
l’omeopatia.
E’ quanto risulta da un sondaggio effettuato sul web dal portale internet
Staibene.it in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche
Secondo i risultati, l’omeopatia è scelta come cura alternativa
nel 58,2% dei casi, seguono la fitoterapia (23,1%), e la medicina tradizionale
cinese (5,5%).
Sono il 13,2% quelli che con queste pratiche “non vogliono avere
nulla a che fare”, mentre il 9,9% ha manifestato una diffidenza totale,
contro il 57,1% di coloro che si “si fidano completamente”.
Si fidano ‘poco’ il 33% dei partecipanti.
In linea generale, comunque, il 74,7% lamenta “un insufficiente
livello di informazione sui metodi di cura alternativi alla medicina tradizionale”.
Si cura solo con la medicina tradizionale il 57,2% dei partecipanti,
ma di questi il 33% è disposto, o manifesta curiosità, a
ricorrere a cure alternative.
(Com-Gap/Adnkronos Salute)
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