Questa discussione non ha lo scopo di presentare il know how della falsificazione fotografica; piuttosto, si propone di fornire delle linee guida per riconoscere le falsificazioni o farsi aiutare a riconoscerle.
Per dare un minimo di organicità a questa guida, conviene distinguere quattro classi di falsi, non in base a come sono realizzati, ma in base al procedimento richiesto per smascherarli.
Come si smascherano? Semplice, anche se sono fatti ad arte, prima o poi qualcuno mostrerà la foto originale, oppure cercheremo di rintracciarla in base alla notorietà dell'evento: quanto più questo è noto, meno durerà la vita del falso. Per esempio, il falso sopra proposto (con Churchill e Truman), per quanto di fattura discreta (si faccia attenzione alle ombre, che ricalcano l'originale, ed allo sfondo) si riferisce ad una circostanza troppo nota per renderlo credibile...
L'originale della foto sopra, scattata nel 1919 nella Piazza Rossa, ritrae Lenin e Trotsky insieme che festeggiano l`anniversario della Rivoluzione Russa. Qui è presentata una foto ritoccata (Trotsky è stato "cancellato"), che si trova all`interno di un libro pubblicato dall'Unione Sovietica nel 1967 in memoria di Lenin... uno dei tanti esempi di come la propaganda Sovietica metteva al corrente il "presente" eliminando dalla propia memoria storica tutto quel che non si doveva ricordare.
Come si smascherano? Beh, nel caso proposto, la contraffazione è grossolana (la foto ritoccata, è molto più scura dell'originale e priva di dettagli: al tempo la tecnologia non permetteva di meglio), ma in generale questo tipo di falsi è più difficile da riconoscere: si deve sperare che il Sistema non funzioni a dovere. Comunque, sempre citando Orwell, con il bispensiero ci si può convincere che il vero sia il falso e viceversa. Così, se la foto è legata ad un particolare orientamento politico-culturale a prova di critica, la foto imbarazzante, quella vera, difficilmente salterà fuori e, forse, sarà paradossalmente considerata un falso.
Qui abbiamo la celebre foto "trovata" dalla Fbi che costituì una delle prove per cui Oswald venne accusato di fronte alla Storia dell'assassinio di J. F. Kennedy. Nella foto, Oswald impugna con una mano un fucile e con l'altra mostra un giornale comunista.
Come si smascherano? La foto di Oswald è stata riconosciuta dagli esperti come falsa. D'altra parte, oggi si sarebbe potuto ottenere un falso molto più difficile da smascherare.
In caso di dubbio, gli esperti cercano di raccogliere il maggior numero di dati possibili su dove la foto è stata scattata ed in quale occasione: mese, giorno e ora, sia pure approssimate, possono fornire informazioni sulle condizioni di luce; inoltre, questi particolari possono anche essere utili per rintracciare eventuali testimoni.
Uno degli argomenti sul quale è molto facile reperire informazioni in rete, è la supposta non veridicità della missione Apollo XI, culminata con lo sbarco di due astronauti sulla Luna. In sostanza, la documentazione fotografica fornita dalla Nasa, a testimonianza della sua titanica impresa spaziale, sarebbe una collezione di falsi prodotta in uno studio fotografico appositamente allestito.
Dilungarsi per avvalorare la veridicità delle immagini ufficiali fornite dalla Nasa equivale a perdere tempo: chi non vuol credere alla veridicità dell'impresa continuerà a considerarla tale e continuerà a credere agli alieni di Roswell ed alla lunga mano della Cia.
Qui, con un esempio particolare, ci limiteremo a sottolineare che il contesto in cui sono state effettuate le riprese è del tutto estraneo a quello terrestre e, piuttosto di cercare di dimostrare che le foto sono false, si dovrebbe cercare di capire perché sono vere!
In questo caso, la fotografia a destra, una delle tante, è stata screditata. Gli "esperti" concordano che la foto non è falsificata, ma quello che è falsificato è il contesto. In sostanza, una fotografia vera testimonierebbe un falso costruito in uno studio appositamente allestito. Per avvalorare la tesi del falso, si osserva come si veda chiaramente che il piede del Modulo non presenta alcuna traccia di polvere: come è possibile che durante l'allunaggio la polvere sollevata non si sia posata sul piede?
Come si smascherano? Allora, premettiamo che alla Nasa lavorano fisici, ingegneri, matematici, esobiologi, medici, astronomi, geologi, informatici, psicologi, esperti mediatici e fotografi. Pensare che queste figure d'indubbia professionalità abbiano commesso tutti gli errori attribuitigli è, se non fazioso, sinonimo di ingenuità. Inoltre, l'allora URSS disponeva di scienziati altrettanto accreditati che difficilmente si sarebbero lasciati ingannare. Il solo pensare che possa aver avuto luogo una cospirazione di queste dimensioni è semplicemente paranoico. Piuttosto, più ragionevolmente, si può pensare ad un'operazione di screditamento (si ricordi che nel 1969, si era in piena "guerra fredda") che continua ancóra oggi. E questa riflessione è un primo approccio per far dubitare che la foto possa essere falsa.
Però, effettivamente la polvere non c'è...
Non c'è polvere perché sulla Luna non c’è atmosfera. Dunque, la polvere sollevata dai gas di scarico non rimaneva sospesa nell’aria, per poi spostarsi e depositarsi lentamente trascinata dai moti convettivi dell'aria riscaldata. Non essendoci atmosfera, la polvere (sulla Luna, una piuma, un sasso o un granello di polvere raggiungono il suolo contemporaneamente) seguiva delle traiettorie balistiche (paraboliche) centrifughe rispetto al modulo lunare, ricadendo più lontano dopo pochi secondi. Detto diversamente, il Lm sollevava lo strato di polvere sottostante, scaraventando le singole particelle verso l’esterno lungo traiettorie balistiche: il comune impolveramento terrestre prodotto da una nuvola di polvere dispersa in aria per minuti od ore era impossibile.
In buona sostanza, questo tipo di "falsi" che tali non sono, mettono in evidenza una situazione paradossale: molte persone sono più disposte a credere ad incredibili ed improbabili documentazioni fotografiche di dischi volanti piuttosto che a dimostrate e del tutto possibili fotografie di eventi reali.
A volte, si ha un falso che si cerca di accreditare per vero. A parte le innumerevoli foto di dischi volanti, di yeti (sasquatch, bigfoot, aboninable snowman, abominevole uomo delle nevi), e degli alieni di Roswell, una cospicua mole di fotografie e filmati riguarda il mostro di Loch Ness (simpaticamente noto come Nessie).
Dal 1933, anno in cui nelle acque del lago di Lock Ness, sarebbe stato avvistato un misterioso animale acquatico, il famoso "mostro di Lock Ness", sono state diffuse una miriade di leggende e racconti su questa creatura ormai diventata un'istituzione, oltre che un business. In questo caso, le varie testimonianze sono indirettamente supportate dalla possibilità che si tratti di un Plesiosauro, ovverosia un grosso animale preistorico (a destra, nella foto - per gentile concessione del Parco della Preistoria). In effetti, poiché un solo esemplare sopravvissuto è poco credibile, il lago dovrebbe essere popolato da questi mostri. Tuttavia, questo piccolo "particolare" non sembra preoccupare i moltissimi curiosi che, armati di attrezzature fotografiche, cercano di catturare l'agognata immagine e nel contempo alimentano il business.
Il Plesiosauro, vissuto circa 150 milioni di anni fa nell’Era mesozoica, era un rettile carnivoro che viveva nell’acqua. Il suo corpo affusolato aveva quattro arti a remo; il collo lunghissimo, che arrivava fino a 13 metri, gli permetteva di poter afferrare meglio le prede, prevalentemente pesci; la testa piccola aveva una mandibola munita di affilati denti aghiformi. Il dinosauro galleggiava grazie ai suoi polmoni pieni d’aria e, per poter rimanere sott’acqua inghiottiva ciottoli come fanno i coccodrilli. Quando nuotava sembrava un uccello perché il movimento delle pinne ricordava quello delle ali. Per poter nuotare agilmente, con due sole due paia di pinne, verosimilmente muoveva il corpo in sù e giù come i delfini. Sono stati ritrovati molti fossili di Plesiosauro in diversi paesi: Germania, Svizzera e, naturalmente, Gran Bretagna.
Questi falsi dovrebbero rientrare nella categoria dei falsi "ad hoc", ma generalmente sono talmente improbabili che smascherarli richiede solo un minimo di attenzione. In generale, l'indizio di falsità è dato da oggetti che non dovrebbero esserci (p.e. una macchina del 1962 in una foto del 1957, oppure un telefono da parete del 1956 in un filmato del 1947), oggetti con dimensioni non compatibili con gli altri particolari (per questa ragione sono sospette le foto riprese in sfondo libero: cielo, mare, deserto) e, naturalmente, le ombre.
Di questa tipologia, fanno parte le numerose foto di dischi volanti scattate negli anni '50. Quel che è incredibile, è che i dischi volanti di volta in volta fotografati, avevano forme talmente diverse da far pensare ad un'industria ben più movimentata di quella automobilistica...