il filmato dell'autopsia di un falso alieno

Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe..
Mark Twain


Nel 1995, decine di milioni di telespettatori di oltre 30 Paesi sparsi in tutto il mondo hanno visto, e in molti casi creduto, il filmato dell'autopsia di un alieno rocambolescamente ottenuto da un cineoperatore. Il filmato, acquistato e commercializzato dalla Merlin Production, una piccola compagnia di distribuzione video posseduta dal documentarista Ray Santilli, sarebbe stato girato a Roswell (New Mexico) nel 1947.

Da allora, una miriade di esperti si è "avventata" sul filmato, adducendo varie prove che tra testimonianze, contraddizioni ed inconguenze, ne dimostrano la non genuinità. Qui di seguito, commentandone la validità, sono sommariamente riportate le incongruenze rilevate.

l'autopsia

Secondo alcuni medici esperti, l'aspetto antropomorfo del presunto alieno sarebbe inverosimile. Per esempio, nel 1995, il dr. Paul O'Higgins, anatomo-patologo, dell'University College di Londra, in un intervista rilasciata al quotidiano inglese The Observer, dichiarò che « le probabilità che un alieno evolutosi su un altro mondo sia così simile a noi sono astronomicamente remote. (...) a giudicare dal film, l'autopsia è stata condotta in un paio d'ore. Eppure queste si suppone siano creature aliene. Avrebbero rappresentato un'opportunità senza precedenti per la scienza. Ci vorrebbero forse far credere che sono state sezionate nel volgere di un pomeriggio? Io ci avrei impiegato settimane per condurre una simile autopsia ».

In effetti, questo tipo di dichiarazioni non possono confutare l'autenticità del filmato. Il presunto alieno può ragionevolmente avere un aspetto antropomorfo: si tratta della della cosiddetta "evoluzione convergente". In parole semplici, l'evoluzione di una specie intelligente dovrebbe portare allo sviluppo di una mano dotata di pollice opponibile e ad una stazione eretta.
Anche la breve durata dell'autopsia, giudicata da un anatomo-patologo dopo mezzo secolo di progressi medici, non può costituire un elemento di confutazione... basterebbe ricordare la leggerezza con cui negli anni '50 si facevano esperimenti nucleari al "punto zero" (cioé in prossimità dell'esplosione di una bomba atomica al fine di valutare l'operatività delle truppe impegnate nel teatro militare).

effetti non troppo speciali

western electric 1916 (ultimo telefono da parete prodotto)ultimo modello di telefono da parete prodotto dalla Western Electric nel 1916
Esperti di effetti speciali, quali Trey Stokes (The Abyss, The Blob, Il ritorno di Batman, Robocop 2, ecc.), e Cliff Wallace della Creature Effects nei Pinewood Studios di Londra, hanno fatto notare che il "cadavere" visibile nella pellicola è verosimilmente un manichimo antropomorfo. Trey Stokes, ha anche riportato le opinioni di 15 colleghi dell'industria cinematografica a proposito del filmato. Tra questi, Stan Winston (Predator, Jurassic Park), il quale in una intervista rilasciata a Time ha confermato la sua opinione che si tratti di un falso. Nessuno degli esperti in effetti speciali ha ammesso che vi possa essere anche solo la remota possibilità che il filmato sia genuino.

In realtà, anche questo tipo di riscontri negativi fra "colleghi" non può tout-court confutare la genuinità del filmato. Per esempio, in Jurassic Park i dinosauri sono molto credibili e sembrerebbero reali se non sapessimo che... sono estinti. Però, se con gli stessi dinosauri, utilizzando una videocamera amatoriale, fosse stato realizzato un filmato in un remoto angolo della forsta tropicale amazzonica, sarebbe stato molto difficile confutarne la genuinità.

l'ineffabile filmato

Nel gennaio del 1995, si disse che il filmato doveva includere una scena dell'autopsia con la presenza del Presidente Truman che, insieme ad altre persone, da una finestra di vetro, avrebbe assistito all'autopsia.
Nessuno ha mai visto nulla di tutto ciò. Quello che è stato mostrato è assai poco spettacolare, e sarebbe stato piuttosto facile da realizzare. Secondo Trey Stokes, l'intero filmato dell'autopsia dell'alieno si sarebbe potuto realizzare con appena 50.000 dollari,

telefono da parete 19561956: torna in produzione il telefono da parete
Ray Santilli ha dapprima dichiarato di aver ottenuto, dal presunto cineoperatore militare autore del filmato, "15 pellicole da 10 minuti ciascuna". Più avanti ha modificato la versione: si tratta invece di "22 pellicole da 3 minuti ciascuna". Santilli ha affermato che il filmato era su pellicola "del 1947, a 16 millimetri, in nitrato". La Kodak, tuttavia, non ha mai prodotto pellicole a 16 millimetri in nitrato.

Per quanto riguarda l'autenticazione della data in cui fu girato il filmato, Santilli ha sottoposto pezzi di pellicola con gli appropriati codici Kodak del 1947, però questi erano presenti o sui frammenti iniziali di pellicola, che sono completamente neri (il leader), oppure su frammenti contenti immagini non identificabili: quindi entrambi del tutto inutili a fini probatori.
Infatti, il criterio richiesto dalla Kodak per un test valido è che venga messo a disposizione un frammento di pellicola con immagini chiaramente identificabili come appartenenti al filmato dell'autopsia. Questa richiesta è indispensabile per garantire che il frammento provenga proprio dalla pellicola in questione e non da una qualsiasi altra pellicola del 1947.
La datazione è resa possibile dai continui progressi tecnologici, grazie ai quali la composizione chimica delle pellicole Kodak è stata variata negli anni, e così la data approssimativa di produzione di un determinato frammento di pellicola, può essere determinata analizzandone la sua composizione chimica (tenendo conto dell'inevitabile variazione nel tempo) e confrontandola con le registrazioni delle formule chimiche delle pellicole prodotte dalla Kodak nei diversi anni.

Approfondite verifiche, tuttavia, hanno dimostrato che a nessuna televisione, sia francese, inglese, o di qualsiasi altra nazionalità, e neppure alla Eastman Kodak Company, è stato mai dato neppure un singolo frammento "con immagini" del presunto filmato dell'autopsia aliena. Oltre tutto, il solo modo con cui tutti, nessuno escluso, hanno potuto vedere le sequenze dell'autopsia, è tramite copia video. Per quanto se ne sa, nessuno ha mai vista proiettata da pellicola 16 millimetri.

Per completezza, è necessario aggiungere che, poiché la Kodak non rilascia mai la formula di qualsiasi sua pellicola, un'autenticazione della data di produzione eventualmente condotta da altri laboratori o istituzioni sarebbe di valore discutibile. D'altra parte, anche una autenticazione della Kodak non avrebbe un valore probatorio definitivo: è possibile che sia stata ricuperata una pellicola vergine la cui qualità, certamente deteriorata col tempo, avvalorerebbe la scarsa definizione del filmato.

la home-technology dei rottami di Roswell

Invece della drammatica scena originalmente descritta da Santilli con il terreno collinoso, una gru, un'astronave rotta in più frammenti, uomini in uniforme, equipaggiamento militare, ecc., il filmato ripreso sul "sito dei frammenti" consiste in una risibile paccottiglia di materiale - posto su due piccoli tavoli di legno - sul quale non vale la pena soffermarsi: per essere i resti di un'astronave extraterrestre che dovrebbe riflettere un livello trascendentale di sofisticazione tecnologica, c'è veramente molta tecnologia simile alla fantascienza dei B-movies anni '50.

parte del catalogo storico della Bellparte di un poster celebrativo della Bell System Telephone Story (sono mostrati i soli 12 modelli prodotti dal 1913 al 1964)

le smentite dei cineoperatori di guerra

Parte essenziale della disciplina militare, alla quale i cineoperatori di guerra non fanno eccezione, è la stretta obbedienza alle procedure prescritte. E non potrebbe essere diversamente in quanto è un reqisito indispensabile per l'efficacia delle operazioni militari.
Tre noti cineoperatori di guerra (Dan McGovern, Bill Gibson e Joe Longo) hanno visionato il filmato dell'autopsia e le fotocopie delle etichette poste sulle scatole delle pellicole, fornite da Santilli e teoricamente dategli dal cameraman che sarebbe "rocambolescamente" entrato in possesso del filmato poi ceduto a Santilli.

I tre ex cine-operatori militari hanno concordato che dal punto di vista delle appropriate procedure militari applicate in quel periodo e che necessariamente si sarebbero dovute seguire, lo scenario raccontato dal presunto cameraman di Santilli è privo di senso. Il cameraman afferma di essere stato di guarnigione a Washington D.C. e di essere stato inviato in aereo il 1 giugno 1947 a Roswell, New Mexico. Tuttavia McGovern, Gibson e Longo hanno tutti confermato che vi erano cameraman qualificati con possibilità di accesso a livelli di segretezza top-secret presso installazioni militari di tutti gli Stati, New Mexico incluso. Uno o più di questi cineoperatori sarebbe stato immediatamente inviato sul luogo, sia per i filmati che per le fotografie, da una locale installazione militare come quelle di Roswell o Alamogordo, piuttosto che da Washington D.C.

Nel 1947, i militari utilizzavano tre tipi di pellicole, 16 millimetri a colori, 35 millimetri bianco/nero, e 16 millimetri bianco/nero. Per progetti importanti o molto speciali (come avrebbe dovuto essere l'autopsia di un alieno) si utilizzava la pellicola da 16 millimetri a colori. Inoltre McGovern, che filmò un certo numero di autopsie, è sicuro che tutte le procedure mediche venissero girate a colori. Egli ha anche affermato che per importanti procedure mediche si utilizzavano due cineprese, entrambe in posizione fissa. La prima era montata su un treppiedi adiacente al tavolo operatorio o autoptico. La seconda era in alto, montata sul soffitto.

Anche la tecnica del cameraman di Santilli, secondo i tre cineoperatori, è inconsistente con le procedure e i metodi rigidamente protocollati usati all'epoca all'epoca dai cameraman militari. McGovern, Gibson e Longo considerarono di pessima qualità il film di Santilli e neanche lontanamente compatibile con gli standard militari.

Secondo l'etichetta fornita da Santilli, la pellicola utilizzata era una Kodak "High Speed Super-XX Panchromatic Safety Film". Per McGovern, Gibson e Longo, con una Bell and Howell Modello 70 (la cinepresa usata dal presunto cameraman), la profondità di campo sarebbe stata assai buona utilizzando quel tipo di pellicola. Di conseguenza, anche nelle mediocri condizioni di illuminazione del filmato dell'autopsia, la qualità delle immagini sarebbe dovuta essere eccellente. Ma evidentemente non è andata così. McGovern ha concluso che il filmato di Santilli è stato girato in modo «deliberatamente sfocato cosicché nessun soggetto sia visibile in dettaglio».

In effetti una ripresa non a fuoco è la condizione essenziale per produrre un falso: gli attori non devono essere riconoscibili per evitare che qualcuno di essi, prima o poi, possa essere riconosciuto o si presenti spontaneamente. Per questa ragione, si opera in campo lungo, oppure coprendo l'obiettivo con una calza di nylon, oppure direttamente fuori fuoco, oppure evitando di riprendere i volti delle persone (in questo caso i "medici" erano protetti da una tuta che celava anche il volto), o riprendendo le persone attraverso una vetrata ( mettendo a fuoco sulla vetrata, automaticamente i soggetti ripresi risultano fuiri fuoco).

criteri di conferma

Molti esperti in varie discipline hanno accusato il filmato dell'autopsia aliena di essere solo una frode supportata da un'abile campagna di marketing basata sull'ingenuità del pubblico.

A questo punto, è necessario sottolineare che se, a dispetto di tutte le discrepanze qui riassunte, Ray Santilli e soci fornissero un campione adatto di pellicola alla Kodak e anche se, contro tutte le aspettative, la pellicola risultasse autenticata come prodotta nel 1947, sarebbe ancóra necessario autenticare la sorgente ultima del filmato - il cineoperatore. Senza la sua identificazione, per quanto convincente, nessun test di laboratorio potrebbe costituirebbe una sicura autentificazione del filmato.

Se il filmato fosse stato veramente genuino, Santilli avrebbe ottenuto un enorme guadagno accettando di sottoporlo alla verifica della Kodak e rivelando, sia pure con le necessaria garanzie di riservatezza, alcuni particolari che permettessero di avvalorare la presenza del cineoperatore che rocambolescamente sottrasse parte del materiale classificato TOP SECRET.
Tuttavia, se effettivamente il filmato si fosse dimostrato genuino, il ritorno economico sarebbe stato elevatissimo per l'immediato, ma con problemi di copyright in quanto ottenuto in modo fraudolento. Come risultato, paradossalmente sarebbero sùbito esaurite le discussioni sulla genuinità del filmato, alle quali si sarebbero sostituite discussioni specialistiche e meno spettacolari. Invece, la diatriba sulla genuinità, oltre a favorire la diffusione di serie televisive, continua a popolare moltissime pagine web, consultando le quali si apre un banner pubblicitario, si sollecita l'acquisto di libri sulla fisiologia degli extraterrestri, si allunga la permanenza del collegamento alla rete, ecc.

il filmato dell'autopsia non è genuino!

Mi avete deluso. Come se, avendo trovato il Santo Graal, vi avessi visto scritto su "Made in Japan".
Ida Omboni e Paolo Poli


Quanto riassunto finora, costituisce solo una raccolta di indizi per negare o quantomeno dubitare della genuinità del filmato. Manca una prova certa.
Durante la lettura di questa pagina, avrete notato che è stata illustrata con le immagini di telefoni da parete. Perché?

Nella pagina dedicata ai falsi fotografici, questi sono stati classificati per comodità in quattro categorie. Ora, guardate questa foto, con un particolare sottolineato da un circolo colorato in rosso...








un fotogramma dell'autopsia dell'alieno






flash animato


Bene, chiedetevi e rispondete: come può un telefono da parete del 1956... trovarsi in un filmato del 1947 ?!

nemesi

copyright Marcello Guidotti, 2002
Questo articolo, che prende spunto da un articolo di Kent Jeffrey (Santill's Controversial Autopsy Movie), può essere liberamente pubblicato su qualsiasi supporto o rivista, purché con limitati adattamenti e con citazione della fonte e l'indirizzo di questo sito.
Le fotografie dei telefoni da parete sono reperibili in Internet senza indicazione di copyright; per il fotogramma della sala autoptica, trattandosi di un falso (o comunque di un'immagine la cui credibilità è basata sull'ingenuità del pubblico), il concetto di "pubblico dominio" dovrebbe essere ritenuto soddisfatto.