Ciò ha permesso all’Istituto di avvalersi di una esperta esterna che con molta professionalità ha seguito il gruppo facendolo via via crescere.

Il laboratorio, aperto agli alunni delle seconde e terze classi della scuola media e agli alunni delle scuole medie superiori di Pollina e Finale, è stato frequentato inizialmente da 28 allievi, mentre nella fase conclusiva da 15: sono rimasti i più tenaci, i più motivati, i più disponibili a fare enormi sacrifici anche in piena estate.

Il nostro laboratorio si presentava così articolato: 7 alunni delle scuole medie superiori (liceo classico di Cefalù e Istituto d’Arte) e 8 alunni della scuola media; dunque un laboratorio complesso da gestire anche perché, essendo gli allievi  di Pollina e di Finale, durante le prove dovevano recarsi alternativamente nelle due realtà con difficoltà negli spostamenti.

Un grazie particolare va, quindi, ai genitori che hanno sostenuto i lori figli accompagnandoli.

Negli anni la cultura teatrale del territorio si è accresciuta sia per i laboratori che l’Istituto Comprensivo ha attivato, sia per l’ormai trentennale attività  del teatro Pietrarosa che ha lasciato e lascia un segno profondo.

Tutti i ragazzi del laboratorio, sin dalla scuola materna hanno avuto l’opportunità di fare attività teatrale, quindi il loro percorso formativo viene da lontano grazie all’impegno di tutti i docenti, che con molta professionalità li hanno avviati al magico spazio del palcoscenico.

A conferma di ciò il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo “A. Gagini” di Pollina individua nelle attività teatrali uno strumento insostituibile per il superamento delle difficoltà di apprendimento degli alunni diversamente abili e per potenziare le capacità espressivo-creative di tutti gli alunni.

D’altra parte la scuola non può non tener conto delle potenzialità del territorio e delle strutture scolastiche adeguatamente attrezzate all’attività teatrale.

Sotto la guida esperta di Stefania Sperandeo i ragazzi del laboratorio hanno avuto modo via via di scoprire la magia del “ fare teatro“.  E’ vero il teatro è un gioco, ma affinché gli allievi sul palcoscenico possano divertirsi devono essere messi nella condizione di farlo, insomma devono acquisire sicurezza.

La tecnica di recitazione, il movimento armonico nello spazio scenico per creare coreografie e per dare ritmo all’azione teatrale, la modulazione della voce, la gestualità, la ricerca di un linguaggio adeguato, le pause, l’espressività del volto  sono stati alla base delle attività del laboratorio ed hanno impegnato molto gli allievi-attori. Tutto ciò non come un mero fatto tecnico, fine a se stesso, ma al sevizio dell’opera da rappresentare. La motivazione è stata alla base del lavoro  perché i ragazzi motivati danno di più e sono in grado di calarsi più facilmente nella psicologia dei personaggi da interpretare. Il nostro lavoro Nella Memoria “Gioco Teatrale “ (ma non troppo) esigeva che i ragazzi sapessero passare da un contesto ad un altro senza interrompere l’azione scenica e sapessero trasmettere, senza l’interpretazione di un personaggio preciso, il messaggio del testo attraverso il linguaggio del corpo e l’arte della recitazione.

E’ stato proprio il nostro lavoro ad aprire la 2^ Edizione della Rassegna Teatrale “ Un Teatro per la scuola, la scuola per un teatro” , riscuotendo successo di pubblico e di critica.

Per avvicinare ulteriormente le due realtà di Pollina e di Finale, lo spettacolo è stato replicato presso il Parco Urbano di Finale.

Un grazie particolare va al nostro Dirigente Scolastico Prof. ssa Rosaria Gallotta per aver  sostenuto fortemente l’ iniziativa.

                                                                                              Il coordinatore del laboratorio 

                                                                                                   Prof. Antonio Raimondo