VALUTAZIONE
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VERIFICA E VALUTAZIONE

 

Valutare è un atto di conoscenza che abbraccia diverse fasi e deve essere considerato parte integrante del P.O.F che ogni ordine di scuola deve proporre al territorio di competenza come programma formativo e come progetto di vita scolastica.

Dopo la riforma del 1977 legge 517, la valutazione non è più una mera registrazione di competenze conseguite dall'alunno ( giudizi sanzionatori fini a se stessi), ma diventa nella scuola, una fase organica della programmazione educativa e didattica, elaborata dagli Organi Collegiali.

La valutazione, cioè il confronto fra risultati ottenuti e risultati previsti si propone lo scopo di regolare il processo di formazione alle risultanze via via rilevate, e di guidare l'alunno a sviluppare le proprie capacità. Da ciò si desume che la valutazione:

- deve essere un processo formativo e continuo;

- si fonda su criteri e deve valorizzare le mete raggiunte e non puntare esclusivamente a censire lacune ed errori;

-  l' oggetto di valutazione non è solo l'alunno, ma tutti i soggetti coinvolti nel processo formativo educativo: insegnanti e famiglie;

- la valutazione è elaborata collegialmente e deve essere trasparente e condivisa da tutti coloro che sono coinvolti nell'azione educativa;

- i risultati saranno considerati feed - back di insegnamento - apprendimento; tale percorso non è pertanto lineare, ma circolare, in quanto è necessario un interscambio tra programmazione generale e programmazione dei Consigli, onde verificare in modo collegiale la validità di quanto programmato e l'avvicinarsi progressivo dell'alunno agli obiettivi fissati, con lo scopo di avere sotto controllo l'intero progetto d'intervento e, se necessario, equilibrarlo.

 

CRITERI

 

Per quanto riguarda i criteri generali cui uniformarsi per la valutazione, il Collegio Docenti stabilisce di prendere in considerazione una serie di elementi che interferiscono con il processo di apprendimento:

- prove differenziate di tipo trasversale e monodisciplinari, da attuarsi all'inizio dell'anno scolastico - osservazioni sistematiche;

- colloqui con gli insegnanti degli anni scolastici precedenti per far emergere le conoscenze e le capacità possedute dall'alunno;

- colloqui con i genitori con scansione bimestrale, come previsto dal calendario scolastico. Per impostare un piano educativo e di formazione culturale per l'alunno e per comprendere e valutare adeguatamente i risultati finali, bisogna rifarsi alla sua situazione di partenza. La rilevazione accurata della situazione iniziale di ogni singolo alunno fornisce una informazione completa per impostare il processo educativo-formativo prevedendo interventi opportuni che potranno comunque essere modificati o ampliati. Le osservazioni sistematiche raccoglieranno tutti gli elementi emersi dalle verifiche periodiche, non solo in relazione all'acquisizione dei contenuti culturali, ma anche alle abilità raggiunte dagli allievi. Esse consentiranno nello stesso tempo agli insegnanti di misurare l'efficacia della propria azione educativa, forniranno indicazioni utili per correggere errori e apportare le necessarie modifiche alla programmazione.

VERIFICA E VALUTAZIONE

 

Per quanto riguarda la valutazione, essa avrà anche carattere informativo, cioè fornirà agli alunni stessi e alle famiglie informazioni dettagliate sul processo di apprendimento, sottolineando i progressi o ritardi in relazione agli obiettivi prefissati.

Seguirà la valutazione sommativa che terrà conto del livello globale di maturazione di ciascun alunno sia in relazione agli apprendimenti, sia all'evoluzione della personalità.

 

STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE

 

Gli strumenti della valutazione sono:

1) il registro dei verbali del Collegio dei Docenti che documenta le decisioni adottate dal Collegio che diventano il punto di riferimento per l'impostazione dei progetti educativi riguardanti le singole classi. Il Collegio stabilisce inoltre i criteri da tener presenti in sede di valutazione degli alunni indicando i valori a cui tendere per promuovere la formazione della personalità dei ragazzi;

2)il registro dei verbali del consiglio di classe e di interclasse che costituisce la documentazione guida, ma che è anche vincolante dell'azione educativa da svolgere nelle singole classi;

3)il registro personale del professore che è il documento della programmazione del singolo docente; in esso sono esplicitati gli obiettivi operativi, l'attività didattica, le osservazioni sistematiche sul livello di apprendimento e di maturazione dei ragazzi, le assenze, le attività di consolidamento e recupero;

4)il registro giornale di classe che è lo strumento che contiene la registrazione delle lezioni svolte dai singoli docenti, delle assenze, dei compiti assegnati, del comportamento dei ragazzi. Esso diventa anche un mezzo di comunicazione immediata tra docenti.

VALUTAZIONE

Il Collegio dei Docenti ritiene opportuno individuare i seguenti modelli di giudizio cui attenersi per una valutazione omogenea nella scuola primaria.

ELEMENTI DA VALUTARE

COMPORTAMENTO

PARTECIPAZIONE

SOCIALIZZAZIONE

INTERESSE

IMPEGNO

CONOSCENZE DI BASE (per il primo quadrimestre)

CONOSCENZA CONTENUTI

LESSICO

AUTONOMIA OPERATIVA

GRIGLIA

Corretto e responsabile - Vivace ma sostanzialmente corretto - Vivace e non sempre corretto - Particolarmente vivace, ha qualche problema di autocontrollo

Partecipa alle attività proposte: attivamente - solo se sollecitato - in modo superficiale - saltuariamente - raramente.

Ha buoni rapporti con compagni e docenti - Ha qualche difficoltà di inserimento nel gruppo classe.

In possesso di una (valida - buona - adeguata - sufficiente - accettabile - non sufficiente ) preparazione di base.

Individua, con l'aiuto dell'insegnante, gli elementi essenziali di un testo: con sicurezza, - con qualche difficoltà.

Espone quanto appreso in modo: chiaro e coretto - chiaro ma non sempre corretto - solo sulla base di quesiti semplici.

utilizza un lessico: appropriato - sufficientemente adeguato - non adeguato - elementare.

Sa applicare le conoscenze acquisite in situazioni nuove - sa applicare le conoscenze acquisite in situazioni note - procede solo sulla base di sequenze rigidamente assegnate.

Nel complesso la sua preparazione risulta...

ESAMI

Giudizio del colloquio

Durante il colloquio l'alunno ha esposto( con chiarezza - non sempre in modo chiaro - in modo confuso) e con un lessico (elementare - accettabile - adeguato -appropriato) i contenuti richiesti che ha dimostrato di conoscere in modo ( superficiale - sufficiente - preciso - circostanziato - completo).

Ha dimostrato altresì una (scarsa - mediocre - buona ) capacità di collocare gli avvenimenti e i fatti esposti nel tempo e nello spazio e di individuare ( con sicurezza - con qualche difficoltà) connessioni tra fatti.

GIUDIZIO FINALE D'ESAME

 

Il candidato, nelle prove d'esame, ha dimostrato di conoscere in maniera (settoriale - essenziale - soddisfacente - approfondita - completa ) gli argomenti trattati che ha esposto in modo chiaro ( anche se non corretto - e corretto ) utilizzando un lessico ( elementare, accettabile, adeguato, appropriato.) Ha evidenziato inoltre una (precaria, incerta,  certa,  sicura) capacità di rielaborazione completando le conoscenze acquisite con riflessioni personali (puntuali, comuni, non sempre puntuali)  Oppure ( anche se sono mancate delle riflessioni personali).

Ha raggiunto ( perfettamente - pienamente - globalmente - sommariamente ) gli obiettivi prefissati. Il livello di maturazione raggiunto è ( nel complesso - pienamente ) adeguato