1.m. Bilancio
e certificazione
Alcune definizioni Innanzitutto è necessario definire alcuni termini: Conoscenza: sapere acquisito su un tema determinato: ragioneria, inglese, meccanica…. Competenza: una combinazione di qualità personali e conoscenze professionali che permettono di svolgere bene un ruolo professionale Qualifica: insieme di competenze o conoscenze legalmente riconosciute che abilitano allo svolgimento di una determinata professione o mansione. Riconoscimento: un procedimento attraverso cui un soggetto riconosce a una persona il possesso di determinate conoscenze, competenze, qualifiche, che la persona spenderà presso il soggetto che le ha riconosciute (es:
Certificazione: un procedimento in cui un soggetto esterno certificatore riconosce a una persona il possesso di determinate conoscenze, competenze, qualifiche, che la persona spenderà dove meglio crede. (es: il British Council riconosce a una persona un determinato livello di conoscenza dell'inglese) Bilancio (in Italia): un intervento strutturato di consulenza di orientamento che aiuta il cliente a definire con maggior consapevolezza le proprie capacità, conoscenze/competenze e aspirazioni professionali, al fine di progettare e mettere in atto percorsi professionali pienamente soddisfacenti nell'arco della propria vita.
Come si riconosce/certifica: ci sono vari sistemi. Ad esempio:
Per quali motivi si chiede un riconoscimento o una certificazione
In generale le procedure per il riconoscimento delle conoscenze/competenze acquisite sono utili per favorire la mobilità geografica, professionale e scolastica/formativa. Chi deve valutare conoscenze o competenze: sono possibili due sistemi fondamentali:
Bilancio e certificazione delle competenze Secondo alcuni esperti durante lo svolgimento di un bilancio si dovrebbero sempre certificare le conoscenze o competenze possedute dal cliente, preferibilmente in strutture apposite, i cosiddetti Centri di bilancio di competenze. Bilancio e riconoscimento/certificazione di conoscenze/competenze non sono la stessa cosa. Ha senso collocarli sotto lo stesso tetto affidandoli a un organismo unico se quando c'è l'uno si ha anche l'altro, cioè se lo svolgimento del bilancio richiede sempre il riconoscimento/certificazione delle conoscenze/competenze e, viceversa, se lo svolgimento di una procedura di riconoscimento/certificazione delle conoscenze/competenze richiede sempre un bilancio. In caso contrario si creano malpratiche e diseconomie. L'esperienza dimostra che la necessità di questo abbinamento si verifica assai di rado. Per due motivi. A. Spesso il riconoscimento/certificazione delle conoscenze/competenze è richiesto da persone che hanno già chiaro in mente un obiettivo professionale (che non hanno cioè bisogno di orientamento). In questi casi non ha senso fare un bilancio e non ha senso chiamare bilancio il procedimento di riconoscimento/certificazione. Alcuni esempi:
B. La certificazione di conoscenze/competenze durante il bilancio condotto con le persone in cerca di prima occupazione o disoccupate (che costituiscono la stragrande maggioranza di coloro che richiedono il bilancio) è di scarsissima utilità. La fase iniziale del bilancio prevede l'esame, condotto da parte del cliente, delle proprie capacità, conoscenze/competenze e aspirazioni professionali, ma ha poco senso analizzare in maniera estremamente approfondita o addirittura certificare conoscenze e competenze, per tre motivi:
In conclusione, pur essendoci bisogno in Italia di procedure per il riconoscimento di conoscenze/competenze, non ha senso legare tali procedure al bilancio, o addirittura collocarle sotto uno stesso tetto. I due strumenti devono restare distinti. L'evoluzione del bilancio di competenze 'dall'autovalutazione alla certificazione' auspicata a un recente convegno (1) ci sembra pertanto fuoriluogo.
Note: 1. Il bilancio delle competenze, l'evoluzione in Europa tra l'autovalutazione e la certificazione, Genova, 22 gennaio 2001.
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