M12 (NGC6218)Ammasso Globulare |
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Costellazione | Ofiuco | ||
Ascensione retta | 16h 32.5m |
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Declinazione | -13° 03' | ||
Distanza | 19600 a.l. |
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Mag. visuale | 9.2 | ||
Ø (') | 13 | ||
Shapley | Classe VII |
Newton Ø 412 mm.
f/4.3 dell'O.R.S.A., autori: Giorgio Puglia e Carmelo Zannelli, 15 minuti su Fuji Super G 800 Plus. |
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Vel. radiale (km/s) | 5.5 | ||
Cl. spettrale integrata | F7 |
Messier scoprì quest'ammasso globulare l'11 maggio 1764, e lo descrisse così: "Nebulosa scoperta nel Serpente, tra il braccio e il lato sinistro di Ofiuco: questa nebulosa non contiene alcuna stella, é rotonda e la sua luce é debole; vicino a questa nebulosa c'é una stella di nona magnitudine. M. Messier l'ha riportata sulla seconda Carta della Cometa osservata nel 1769...Rivista il 6 marzo 1781."
Come é accaduto per molti ammassi globulari, Messier e Bode lo trovarono non risolvibile in stelle, e l'oggetto fu risolto per la prima volta da Herschel nel 1783.
Si trova a circa 3.4° a NO da M10. Con un binocolo si possono osservare entrambi nello stesso campo. M10 ed M12 sono due globulari quasi gemelli: il primo è solo un po' più grande e impercettibilmente più luminoso.
M12 è così poco denso che in origine lo si credeva un tipo di oggetto intermedio tra gli ammassi globulari e i più densi ammassi aperti, come, ad esempio, M11 . Oggi, invece, sappiamo che i due tipi di ammassi sono completamente differenti come età e come tipo di popolazione stellare.
Proprio perché è assai meno concentrato di altri ammassi globulari, M12 è molto interessante da osservare, perché può essere facilmente risolto anche in piccoli telescopi. Limmagine che ne presentiamo, ripresa con il Newtoniano da 412 mm. dellO.R.S.A., consente di osservare la particolarissima forma di questo ammasso che, a chi scrive, ricorda quella di un ragno.
Transito sul meridiano. - Il 14 giugno M12 transita sul meridiano di Palermo alle 22h 21m 34s
Il numero di variabili trovato in M12 è di 13 (Sandage). La sua distanza è stimata in circa 18000 anni luce: a tale distanza, il suo diametro apparente di 14.5 minuti d'arco corrisponde ad un'estensione di circa 75 anni luce. Secondo Becvar, circa 100 anni luce. L'ammasso si dirige verso di noi alla velocità di 16 km/sec.
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