Periodo punico
 
 
 

Nel territorio di Ortueri sono pochi i segni della presenza cartaginese: se si pensa infatti ai toponimi di natura semitica, non sappiamo ancora chiaramente se quei nomi sono precedenti o seguono l'invasione del 550 a.C.
Mentre si svolgeva l'occupazione punica lungo le coste sarde, da sud a nord e a nord-est, avvenne anche la penetrazione verso est, cioè in direzione del campidano. Raggiunsero quindi Malurza (luogo ricco di robbia) in territorio di Ortueri e proseguirono verso il nuraghe Zeraccu Mamuda, passando tra le dimore di Accoro da una parte, e di Trigaccori e Licorì dall'altra, arrivarono alle zone di Carrasale e Talerzì e Pedra Maera.
Oltre questi toponimi, altri nomi come:

lo zipiri, dai "ciuffetti" che formano il rosmarino;

la zinniga, il (giunco);

nassargiu, lo sbarramento di acque;

nassa, il cestello ad imbuto;

napa, la membrana sottile degli intestini dell'addome;

mastruca, soprabito di pelle che veniva e in qualche luogo viene ancora usato dai pastori;

zimmùca è il penzolo che era situato all' estremità di un bastone e serviva per trasportare il cacio fresco.

Per il periodo esaminato, non si trovarono nel territorio di Ortueri ripostigli o depositi di monete ma molti esemplari coniati in rame e in bronzo.

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