Sappiamo che l'impronta
della civiltà dei Romani introdotta nella nostra isola, lasciò
segni profondi nella lingua, nelle leggi, nel costume e nella religione.
Le terre che troviamo a mezzogiorno del nostro paese, furono anch'esse
luogo di penetrazione per la civiltà romana.
Nel caso specifico di Ortueri la colonizzazione romana dovette seguire
la via della penetrazione punica: dai territori del Flumeneddu (affluente
del Tirso) e da quelle zone che una volta furono di Barbagiana e oggi
di Allai. I Romani occuparono le terre a nord-est, e si stabilirono
a Travi e ad Alas Ruinas, principalmente in Pranu è Laccos
(la piana dove si ritrovarono
molti sarcofaghi con incise sul coperchio di pietra le iniziali D M,
dedica agli Dei Mani).
Poi si stabilirono nei territori di: Carrasale, Accoro, Sa Pedra
Accuzza, Ortola, Barbarighinos, Trigaccori, Pedra Litterada, Lassài
o Pranu de Sa Cresia, e in seguito nelle zone di Procchile
Campu e di Pranu Lari.
Terreni dissodati, resti di stoviglie, mattoni, qualche moneta, sono
tutte testimonianze, che il passaggio dei romani ha lasciato. Il documento
più significativo di questa occupazione romana in Ortueri, lo
troviamo in Pedra Litterada: una pietra con epigrafe, preziso
titolo funerario, entrato a fare parte del patrimonio storico internazionale.
La zona di Pedra Litterada conservò fino al 1932 la pietra
di trachite, dal peso di alcuni quintali, e tutt'intorno i resti di
una vasta necropoli con lastroni di copertura, con testate di colonne,
fregi, pietre lavorate, tutti materiali trasportati, che servivano per
costruire le case colonniche.
L'iscrizione dice:
D M
ACAREL TOR
TE QI VIXIT
ANNIS LXXIIII
FECERVNT FILII
P B M
L' epitaffio è
pagano, perché è intitolato agli dei Mani, le lettere
sono alte tre centimetri, stampate in carattere lapidario romano. In
ACAREL TOR vediamo il nome (AVLUS o AVRELIANVS), la cittadinanza (CARELitanus)
e la discendenza TORquati TErentianus. Il pronome QVI non è più
scritto con questa sua forma classica, ma secondo la pronuncia Ki. ANNIS
(invece di ANNOS) non è del vero periodo classico al quale sono
riferibili le tre iniziali conclusive P (atri) B (ene) M (erenti). Le
lettere, e lo stile sembrano di epoca non inferiore al 280 d.C.
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