Terracotta età classica, Museo Archeologico Nazionale, Firenze

La Mater Matuta fu rinvenuta all'interno di una tomba a camera scavata nella roccia con l'ingresso decorato da due leoncini. All'interno della statua, oltre alle ceneri della defunta, furono rinvenuti una piccola oinochoe attica a testa femminile, uno spillone d'oro con la capocchia decorata a pulviscolo, un anello d'oro con figura di guerriero e iscrizione etrusca e due orecchini a spirale. Questo monumento è uno dei più significativi della produzione chiusina di statue cinerarie in pietra fetida: i resti del defunto erano conservati in una cavità praticata sulla sommità del busto, che veniva chiusa dalla testa lavorata a parte. Appartiene a un gruppo di figure femminili sedute su un trono di tipo orientale con braccioli a forma di sfinge; ripetono lo schema del medio arcaismo della figura maschile seduta con funzione onorifica; questo è l'unico caso in cui la donna ha un bimbo in braccio; piuttosto che immagini divine o divinizzate, si tratterebbe di donne raffigurate nel loro fasto opulento di mater familias. In questa statua, come nel coperchio d'urna proveniente dalla stessa necropoli, è evidente la piena recezione della classicità attica, mediata con ogni probabilità attraverso le città greche dell'Italia meridionale.

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Aggiornato il: 17-12-02.