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Jambo7

...insieme a "Libero Mondo"

Sabato mattina, ore 7.15 ci diamo appuntamento sul piazzale del Comune. Siamo in otto, inutile prendere due macchine, osserva qualcuno, quindi optiamo per il furgone di Ruggero, che però dovrebbe portarne sette di persone!!

Ci vogliono 2 ore e mezza circa per raggiungere Bra dove ha sede "Libero Mondo", la cooperativa (centrale d'importazione dei prodotti equo e solidali) che andremo a visitare. Durante il tragitto, per restare svegli, cominciamo a parlare di "ipotetica comunità" formata dai membri di ...Pace Fatta, in qualche casale sperduto nel mezzo della natura. Federica decide di dividere i compiti di ciascuno: Silvia stirerà per tutti quanti (notare la faccia di Silvia!), Monica cucinerà torte (mangeremo solo quelle? replica Enrico), Ruggero e Gianluca coltiveranno la terra e ...insomma ognuno avrà il suo compito e non dovrà mancare il telefono dice Valeria (ma che comunità è?). Certo è tutto uno scherzo ma la compagna circostante ci induce a riflettere sulla vita che conduciamo in città e ci fa venire voglia di "mollare tutto" e di rifugiarci nella quiete di ritmi cadenzati dalla natura.

Eccoci arrivati, sono passate velocemente le ore di viaggio. Ad accoglierci troviamo Luca ed Emanuele, due ragazzi che gestiscono il magazzino, gli ordini e tutto ciò che ruota intorno alla cooperativa. Luca comincia a mostrarci il grande magazzino, la parte espositiva e l'ufficio. Uno spazio molto ampio è dedicato all'artigianato, la coopertiva segue circa 30 progetti dislocati in vari Paesi del sud del mondo dai quali importa direttamente i prodotti, Vi è inoltro lo spazio degli alimentari (giustamente più contenuto). Periodicamente alcune persone vanno nei luoghi dove ci sono questi progetti per controllare il lavoro che svolgono e dare eventuali suggerimenti, Viceversa alcuni membri dei progetti stessi vengono in Italia per conoscere le centrali d'acquisto e per organizzare serata informative.

Libero Mondo, ci spiega Luca, ordina una volta l'anno e pagando subito il 50% dell'ammontare ai vari vari produttori ed il restante alla consegna. Questo permette alle piccole cooperative produttrici di comprare la materia prima per produrre le varie commesse. Si tratta di ordini molto consistenti per abbattere i costi del trasporto, che sono veramente molto elevati. A gestire tutto ciò ci sono tre persone assunte da Libero Mondo ed alcuni altri volontari. Oltre al magazzino, Libero Mondo ha organizzato anche un laboratorio/pasticceria dove Maurizio "il pasticcere" con alcuni ragazzi portatori di handicap assunti dalla cooperativa, producono i biscotti, gli snack, o la pasta dell'equo ed inscatolano anche alcuni prodotti. Ed è proprio Maurizio a mostrarci ed illustrarci il suo "gioiello": laboratorio artigianale perfettamente in ordine e pulito. E' proprio da lì che escono i famosi baci di dama che vendiamo al banchetto equo e tante altre leccornie!

 Ma non perdiamo tempo e dopo aver salutato Maurizio, Luca ci accompagna alla loro bottega che si trova proprio nel centro di Bra. Si tratta di un negozio bellissimo, antico e variopinto, per cui pagano un affitto molto esiguo che permette loro di "sopravvivere". Sono ormai le 13.30, è ora di chiudere e Luca ci passare dal retro. Nel sottoscala notiamo che esiste un piccolo locale un po' vecchiotto. "E' lì che abbiamo cominciato. Il magazzino si trovava proprio lì" osserva Luca. Ed a quella visione subito mi scaturisce una riflessione sui nostri garage dove immagazziniamo la merca e sulle nostre case che sono la nostra "sede di ...Pace Fatta". Noi crediamo fermamente nel commercio equo, in un commercio alternativo. Le speranze non muoiono e noi di speranze ne abbiamo molte e l'esempio di Bra ci conferma tutte le nostre aspettative.

Siamo andati a Bra per visitare una centrale acquisti di prodotti equi e Libero Mondo ci ha dato soprattutto una grande lezione di umanità con una grande voglia di "fare", di sperimentare e di coinvolgere direttamente le persone più svantaggiate offrendo loro un posto di lavoro "più equo".

La nostra visita a Libero Mondo è terminata ma non la nostra giornata. Giovanna e Davide (amici di Ruggero e Roberta) ci accolgono con la loro famiglia nella loro cascina dove producono prodotti biologici. Ci offrono un pranzo molto succulento: polenta, funghi e verze e la torta di nocciole...una delizia per il nostro palato. E dopo pranzo una visita alla cascina ed una passeggiata nella quiete della campagna circostante ci fanno proprio venir voglia di non abbandonare quei luoghi così "riposanti".

Sono le 17.30 e, dopo un buon the caldo, ci rifugiamo nel furgone di Ruggero per tornare a casa.

Grazie Luca, grazie Emanuele, grazie Maurizio e grazie a Giovanna ed alla sua famiglia: ci avete regalato una bellissima giornata!

Monica

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Aggiornato il 31/07/01 .